FEDERICO GARCIA LORCA
Quella mattina
cantavano già i grilli
sulla polverosa via di Viznar
chiese di pregare inginocchiato
ai cigli della strada
la Madonna del Pilar
ultimo viaggio
- al fianco due sicari -
sulla vecchia Ford che ondeggia
nella campagna ferita di Granada
un sassoso viottolo fra i campi
non v’è nulla di sublime
sulla morte d’un poeta
solo una fossa scavata alla rinfusa
nel bagliore di un cielo già squarciato
e davanti agli occhi
le ombre smarrite d’ulivi e di colline
parole libere come i fiumi di Granada
profanata libertà risorta
eterna
fedele e preciso fu il fucile
“oh, terra che mi accogli stringimi a te, Andalusia, madre mia”
tacque l’eco poi
sull’asfissiante profumo
impastato di menta
e di limoni
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Alkimias