LIMPIDA VOCE

Fà che la tua voce sia
come le fontane di Pier Paolo
sempre aperte a chi è assetato
fà che l'acqua scorra a gocce
gocce bianche e gialle e rosse
gocce di pensiero
palloncini sospinti verso il cielo
d'elio e di saggezza

cambierò lo giuro
io nella mia fragilità diventerò più forte
sentirò le cose sempre come acqua chiara
e sarà un delitto da pagare
limpida voce
limpida voce
che scorri sulla pelle a rivoli

infiniti

ALKI non credo che questa, l'avrebbe potuta scrivere Pier Paolo, forse, forse, uno di quei pischelli che lui "amava" in tutti i sensi e con tutti i sensi, uno di quelli più arguto, borgataro con gli occhi vispi, una buona favella e la maglietta striscie, forse...

Ma certo quando l'ho scritta, abitavo in un quartiere proletario e prolifico, avevo i capelli ricci (ancora oggi lì ho) e stavo incazzato come un cobra, il bersaglio erano i miei genitori, che guarda caso volevano farmi tagliare i capelli...

ora non so se la voce è limpida, anzi con le sigarette che fumo non credo affatto!, però e questo è certo sono incazzato come allora, oddio con il genitore rimasto non tanto più, ma non mancano di sicuro i soggetti, fai tu l'elenco se ti va, anche a mente, fa lo stesso!!

INCOMPRENSIONE COMPIUTA!

Una alta e dura muraglia
di viltà di incomprensione e dolo
lungo il mio cammino (s’é vero) si staglia
ed il patir di fame e voglie tutti m'han rimasto solo.

E spacco pietre aguzze
come se fossi donator di idee mozze
ma perché son nato io in 'sto fetido posto
o in altra parte avrei mai cangiato ciò c'ho mai proposto?

E ora ricomincio questa lagna nera
perché son dietro a parer dell'altri sempre alla solita chimera.

Ma perché non vi riunite
e ad uno ad uno mi raccontate le vostre vite rincoglionite?

Che non piaccia a voi di insegnar
se state sempre a sentenziar?

Forse ch'io vegeti su un altro pianeta?
o siete voi che non menate mai gli sforzi per guadagnar qualsiasi più bella meta?

E il pensier più bello (sì per dire) di tutti
è che mi state sempre accanto miei cari farabutti.

Son vile e codardo e cane
se poi mangio sempre al vostro odoroso commensale (adorno di pane).

Ma se di traverso mi vien fatta
di sicuro vi rimando in culo la vostra miserabile vita piatta!

E per me sempre sia gradita questa incompresa venuta
che dei casi miei voglio mostrar sempre bella e compiuta!




tutto sommato, anche con quel verso infantilmente antiquato, siccome sincera, la posto qui, tra quelle senza schema, a TESTIMONIANZA!

Ciao bellissima degli spazi infiniti

Questa è di Palazzeschi ma guardalo bene questo video.

c'è un chè di Pasolini che soffre, che dice, che tace, che sente.........


http://poesia.wikispaces.com/La+fontana+malata


l'acqua è sempre un mistero NET,
l'acqua la contieni limpida come una voce, o la fai scorrere nel canto della poesia
l'acqua è anche fontana pasoliniana, mite e dolce

Non è vero che non avrebbe potuto scriverla questa.
Almeno come percezione poetica (lui era integro in questa grande visione )


Quando la sera si perde nelle fontane,
il mio paese è di colore smarrito. (Pasolini)

o anche


Fontana d'acqua del mio paese.
Non c'è acqua più fresca che nel mio paese.
Fontana di rustico amore.(Pasolini)

Insomma questo per dire che l'oggetto della mia poesia
è la VOCE DELLA POESIA

mantienila viva
mantienila limpida
e se la libertà dell'acqua è quella di scorrere dove vuole
in qualche conca fertile essa si depositerà sempre

POETA MANTIENI VIVO LO SPIRITO LIBERO DELLA POESIA !

più o meno questo il senso

ALKI, davvero non so come dirtelo, il video non l'avevo mai visto prima, ma per me questa cosa che hai postato è una cosa che non si può valutare è immensa: GRAZIE!!

Il video anche se bello non lo trovo tanto originale, nel senso che ne ho viste di cose del genera nel reale,,,

Ma il recitativo m'ha fatto salire da ZEUS!!

Io adoro l'affabulazione, forte ossessiva, stordente, come quella che faceva Carmelo BENE!!

Mi piace ubriacarmi, farmi scoppiare la testa dall'affastellamento di parole che piano piano perdono il significato e mettono a nudo il puro significante: dove fonemi e immagini si confondono e ti trasportano in altre dimensioni: insomma un sentire lisergico!!!

Poi amo l'incendiaro anarco-futurista e omosessuale PALAZZESCHI, grazie a lui ed al suo LASCIATEMI DIVERTIRE, che io alle medie ho conosciuto la strada della poesia: quella che ti libera il cuore e la mente, prima era solo tortura mnemonica di cavalline storne varie che non ritornano (senza nulla togliere a G. Pascoli che è un dark di prima classe...)

QUINDI GRAZIE E GRAZIE!!
La serata ha preso un altra piega!!
Ciao splendida naiade e versa altra chiara acqua che mi disseterò!

Non è l'originalità del video che volevo rimarcare

l'originalità è come la poesia possa essere VOCE diversamente fruibile

come un PALAZZESCHI abbia potuto con una poesia che leggeresti in modo pacato dolce e blando mettersi dentro una poetica pasoliniana cambiandone la recitazione....

mentre un PASOLINI abbia potuto scrivere poesia di stile palazzeschiane.

la contraddizione poetica sulla VOCE LIMPIDA DELLA POESIA è in realtà una distorsione, qui.

Sì il video è bello proprio per quella 'contorsione vocale' eco poetico che è di una meraviglia assoluta, imperfetta e viva.

bye

Siete folli!
Mi piace questa sezione.

Alkimias...
ho letto per la prima volta "La fontana malata" quand'ero bambino, su un libro di italiano di mio fratello poco più grande di me, al periodo delle elementari. Mi rapiva quella lettura incolonnata, quell'onomatopea, la paura della morte... di una fontana. Solo un bambino può sentirsi coinvolto dalle difficoltà di una fontana, solo un fanciullino può veramente sospirare di sollievo quando quella fontana riprende il suo getto.

Non la rileggo da allora, ma appena ho letto il titolo mi è balzata subito alla mente. Mi hai fatto ritornare a quella mia ingenuità, a quelle sensazioni, a quel letto buio con l'abat-jour acceso, alla compagnia di mio fratello che me la fece leggere, dicendomi che era bella.

Già mi hai regalato tanto così.

Poi ho visto il video.... io sono uno studente di medicina, non ho una vocazione chirurgica, mi piace parlare con i pazienti, capire la loro sofferenza, capire come dire in modi diversi la stessa cosa a seconda del paziente.

E così con un'eco della mia fanciullezza che risuonava durante la recitazione "affabulante" della poesia si è associato alla mia attività attuale, il mio contatto con la sofferenza.

Da questo ibrido è nata un'emozione che non so descrivere.
Mi batte il cuore, grazie poetessa.

Aleksius

Gibbì ha scritto:

Siete folli!
Mi piace questa sezione.

Siamo fogli ?

Aleksius tu pure mi hai lasciato un commento che mi ha 'smosso'

per due motivi essenziali

il PRIMO è che fare (!) poesia è comunicare emozionipensieri e non la sola e pura lode o rigetto. Come Net anch'io penso che tutto ciò che sta dietro le cose anzi dentro necessiti a volte (non sempre) di una MOTIVAZIONE, una costruzione.
Per dire: anche un viaggio a più persone.
E se questo è un forum è pure una meraviglia estrarre dalla tela dei ragni il proprio filo per esporlo alla luce delle parole, del confronto, del convivio.

il SECONDO è che io non nutro stima in genere per i medici. Mi fanno sinceramente paura.
Negli ospedali ho sempre trovato gente arrivista, fredda, indifferente (tranne poche eccezioni)gente che copre errori su errori per proteggere l'integrità della 'casta'.
Sentire te, così giovane e sensibile mi fa anche ben sperare. Ho colto la tua significanza in ciò che sarà il tuo futuro lavoro. Ti dico una cosa sola, spero tu possa farne tesoro:
un medico è essenzialmente un angelo. Non t'insegnano alle accademie di medicina ad esserlo; là t'insegnano i rudimenti del mestiere, le nozioni, le azioni. Ti danno gli strumenti per diventare medico. Angeli ! sembra pretenzioso vero ? E allora perchè oggi, coi mezzi potenti della scienza si sbaglia così tanto e così spesso? Un angelo sa capire, com-patire col paziente, condividere e anticipare. Un angelo sa vedere prima. prima che accada il peggio.
E se il peggio accade potrà sempre dire. Io c'ero.....

ciao Ale, grazie per il tuo intervento. grazie.
Sono certa che tu saraiun angelo più che un medico

tu dici la voce della poesia, con la cura che ti riconosco, mi permetti pure un viaggio
(quello che in gergo tecnico si potrebbe definire interattivo) tra i miei pensieri senza forma, forse voci che cercano un luogo, e quelle altre voci.
Pasolini - la sua voce - intenso quel che dici, per me che lo leggo solo ora non senza difficoltà.

per anni ho vissuto quel luogo nefasto per lui come una specie di no...
prima per chi come me viveva al centro della periferia, oggi divenuta periferia della periferia, e secondo i racconti degli adulti lì finiva la civiltà. poi ho sentito questo posto strafatto di ruggine e sabbia.
la sua voce sì

ciao

cloffete cloppete clocchete ch ch ch...
E' giù nel cortile la povera fontana malata...

Non ricordo come sono incolonnati i versi, l'ho studiata in prima media! Ormai quasi un secolo fa

Ma ne ricordo i suoni onomatopeici.
Non entro nel merito delle vostre disquisizioni: mi ha colpito il riferimento a questa poesia che, all'epoca, era considerata "minore", non più di un'esercitazione, come un divertissement; poi, nel tempo, fu rivalutata come significante di un certo modernismo ermetico...