Memorie di un assassino
In questo viaggio
anni luce vicini,
con i francesi ed i gitani,
noi guardavamo
nobiluomini alzare coppe
d'amore sporco in
sporche mani;
E mentre un faro portava
al cuore ,
le mille unghie del capitan senza mano,
col suo pensiero
smarrito nel mare
piangevo al molo
i miei chicchi di grano,
di quel ruscello
la mia bambina
che ci nutriva seicento figli
coltivava i frutti di questo dolore
e ci mieteva
pochi solidi appigli
Nel vento aspro che
non sai dove porta,
e dove arriva
fra mille sirene ,
nel cuore infranto di mia sorella
trovammo il sangue delle mie vene.
E si scorpì che era ancora bagnata,
della sua vita coperta di sabbia,
che quando il tempo sputava sole
non c'era verso chisà
se n'era già andata.
E lei fuggiva sulla mia moto,
che profumava di odore di bile,
volava in cielo su un brivido caldo
ti raggiungerò anna,
fra un colpo di fucile.
Ed io fuggivo dalla mia mente,
sentendo il peso della luce fioca,
sperando in semplici paradisi
di cosce e mani
di rosa mora.
Ed il mio amore correva forte
nessuno al mondo lo superava,
forse per non voltarsi mai indietro
finì per perdermi per strada.
E lo scoprimmo senza ritegno,
su un dirigibile ancorato al molo,
sulle rotaie di questo inferno,
aldilà del deserto
giuro che ti trovo.
Non ci sarò mai per nessuno,
quando faremo
i nostri anni di piombo,
se giocheremo
con le dita nella luna
fingendo ancora
che sia questo il mondo.
Ma c'ero stato
a strappare la vita,
dagli occhi d'ebano delle matrone,
in nome del gelo e del mio coraggio,
e della notte che ci abbandona.
Sul mio destino poco da dire,
alla rinfusa nel mio intestino,
un solo scrigno io non l'ho regalato
nel caldo spirito mio da assassino.
E nell'ennesimo tornare avanti
la vidi senza la voce dei sant,i
forse perchè non c'erano benpensanti
forse perchè non eravamo in tant,i
ma per un giorno mi sentii solo
nel sentimento di avere nulla
e in questa morte della mia vita
sperai che il tempo non ci distrugga.
E ci consegni un amore scartato
dagli sguardi di ferro
e di cenere dei presenti
per sorvolare spirali di luce
nelle notti infami,
senza cancelli,
e quella morte
che mi braccava
da quando un giorno
le dissi dov'ero
nascosto nel bacio
del mio assoluto
mi tolse all'amore ,
a questo cielo.
Amorfou