Di quest’ombra contro il vetro
che poi è tulipano in lontananza
arancio, e poi ondeggia
come fiamma che illumina una strada.
E nutre e mi disseta.
Avanza spettro e mostrati
sei fiore …o la sua essenza?
Non chiedere permesso
invadi come ruga, il campo,
o il graffio di un lamento,
e sii forte e leggero
come grano in abbondanza.
Non sei ombra ne illusione
…ti si può toccare!!!
ma quelle non son spine?
o tempo da ingiallire?
gela la realtà
nel silenzio del dolore
e nel teatro che anima memorie.
Di quest’ombra e della sua essenza.
Elegante …ti si può afferrare.