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 Una lettera...

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4 partecipanti
AutoreMessaggio
thomka
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Numero di messaggi : 4
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MessaggioTitolo: Una lettera...   Una lettera... Icon_minitime13/12/2008, 21:51

Quella lettera sempre uguale.
Uguale a te, d'altronde, in tutte le sue forme.
E provo a scrivere con carta e penna, aspettando una risposta, la tua, che tarda ad arrivare.
Che forse, non arriverà mai più.
E quella lettera sempre uguale, sul comodino, a fianco alla tua foto.
Quella lettera bianca, ormai abusata dalle mie dita, dalle mie mani che più di una volta avrebbero voluto strapparla.
Foto e vecchie cartoline, profumi e petali dispersi in quel cassetto che, come un pozzo senza fondo, racchiude il meglio di te.
E tu, ora, come una moneta consumata, come una moneta falsa, di una lega a basso costo.
Sei così, ora.
Un ombra.
E le risate, e quei sogni ad occhi aperti.
Ed ho imparato a sorridere con te, ed ho imparato a piangere per te.
Nei giorni tristi e freddi, nei giorni riscaldati dal sole, ed in quelli di vento e temporali, nei quali camminavo a testa alta, mischiando con la pioggia, lacrime e pensieri.
Spazi vuoti in mezzo ai libri, dove una volta c'erano i tuoi; letti e riletti, a voce alta o sottovoce.
Ed ora vedo il nulla, buche nere e profonde, come ferite mai guarite, come stilettate in pieno petto.
Quei libri e i mercatini, nelle domeniche senz'auto, tra il freddo vaporoso dei nostri respiri, tra una cioccolata calda e quel negozio di sospiri.
Infagottati nei cappotti, tra cianfrusaglie e bancarelle, tra sogni antichi e cose belle.
Ed i pensieri vagano, corrono, come un'auto senza freni, come una pietra lanciata da una fionda.
E se ne fottono.
Di ogni conseguenza.
E quella lettera sul comodino, scritta un anno fa, sempre uguale.
Come il rancore, come l'amore, disseminato di mine, colorato di nero e di assurdo.
Perché forse, oggi, mi scriverai.
Forse.
Ed io cambierò solo la data.
Perché tanto, i pensieri, sono sempre gli stessi...
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


Numero di messaggi : 14694
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MessaggioTitolo: Re: Una lettera...   Una lettera... Icon_minitime13/12/2008, 21:58

Citazione :
Quei libri e i mercatini, nelle domeniche senz'auto, tra il freddo vaporoso dei nostri respiri, tra una cioccolata calda e quel negozio di sospiri.

Mi mandi immediatamente al tempo dell'austerity... Non so se sbaglio e se quella lettera fu scritta allora e se è ancora lì, sul tuo comodino, aperta e riletta ogni sera.
La data è cambiata e anche i pensieri?
Se sono rimasti gli stessi, un bel rimpianto, qui sopra.

Benvenuto, Thomka

Daniela
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Giampiero Pieri
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Giampiero Pieri


Numero di messaggi : 2332
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MessaggioTitolo: Re: Una lettera...   Una lettera... Icon_minitime13/12/2008, 22:04

Ed io cambierò solo la data.
Perché tanto, i pensieri, sono sempre gli stessi...


Benvenut -a / o Thomka.
Mi lascaia un po' perplesso questa tua frase di chiusura.
I pensieri cambiano, eccome se cambiano. Very Happy
Letta con piacere, a rileggeri presto.
Giampiero.
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thomka
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Numero di messaggi : 4
Data d'iscrizione : 13.12.08

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MessaggioTitolo: Re: Una lettera...   Una lettera... Icon_minitime14/12/2008, 19:16

Nulla a che fare con l'austerity Daniela! Si riferisce ai primi tentativi delle domeniche senz'auto nelle grandi città. Quando si tentava di lasciare le città ai pedoni. Poi, è diventata consuetudine...

Per quanto riguarda i pensieri che non cambiano, Giampiero ha ragione; cambiano eccome. Ma nella fattispecie, sono rimasti uguali, perchè quella lettera è identica alla prima volta che la scrissi. Nell'attesa di una risposta che non è mai arrivata. E se mai arriverà, la lettera è gia pronta. Con gli stessi pensieri.

Grazie del benvenut(o) :-)
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Maria
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Maria


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MessaggioTitolo: Re: Una lettera...   Una lettera... Icon_minitime15/12/2008, 00:16

PENSIERI UNO SULL'ALTRO ALLA SERA,
a mio papà il 18 luglio 1960, ore 23. (Ero più religiosa)

Data la buonanotte, piano piano, è un momento strano questo, ci si lascia ognuno per conto nostro, al nostro mondo, e piano piano entrata in camera, mi sono seduta sul letto a pensare ad oggi.
Oggi è uguale a ieri? Non so, l'animo mio dice di no.
Quando io ho dato il saluto, dopo non sono più io che sto un minuto in slenzio, è il mio intimo che mi fa sostare in silenzio a pensare, anzi per meglio dire, a giudicare la giornata trascorsa.
Il mio animo si riflette su sè stesso: non sono più io che chiudo gli occhi e penso.
Che penso? Cose di oggi o di domani o di ieri o di anni futuri e passati?
No, non sono uguali ieri e oggi, no perchè l'animo che si ferma ad ascoltare è sempre meravigliosamente diverso. Sono diverse le cose che lo fanno fermare, anche lo stesso canto di grilli di ogni sera d'estate di tanti anni. I grilli, la luna, le campane sono di oggi e di ieri, non di domani; forse è proprio per questo che l'anima si ferma ad ascoltare.
Domani.....domani?

La sera, forse è il momento più delizioso anche nella sua tristezza, di tutta la vita: la sera bisogna accoglierla in noi stessi come una cosa preziosa, con delicatezza, come se si sciupasse.
La sera, la notte sono le ore in cui il nostro essere non esiste più, tutto si perde nel pacato rumore della notte.

Il nostro essere va, ma il vivere entra.
Non è vivere quello di guardare in noi stessi?

Penso, fissando una sola mattonella, mi chiedo: cosa ho fatto oggi? E dal cuore sgorga la risposta.
La sera è solmente bella, se nelle nostre mani ci mettiamo le pene, le gioie, le spranze, i ricordi, i sogni, i dolori e li offriamo a Chi ci dà ogni sera la notte.

Oggi che ho fatto? Con gioia ho autato la mamma, ho studiato contenta, ho fatto compagnia ad un'amica, e poi con una felicità immensa, troppa, ho preso messa e mangiato di un cibo straordinario.
Tutto qui? Eppure sto riempendomi di rintocchi di orologio, pensando al suono dell'organo al momento della benedizione!

Perchè così? Non so: è la sera che mi chiama ad affondare il cuore, le mani e il viso dentro di te per le cose belle e per i ddesideri.

NOTE DELLA SOTTOSCRITTA. 1960, ero senza un futuro mio, avevo lasciato la scuola per una malattia, seconda magistrale, credevo ancora alla messa con annessi e connessi, ed avevo 19 anni.
E non avevo nessun futuro, se non fare la zia, e l'aiuto in casa.

Ho sempre, comunque, scritto questo tipo di lettere, di introspezione e simili. Pnsieri e parole che mi erano E SONO ANCORA dentro la mia anima ed essere.
BAH..... confused

Il pensiero del mistero , comunque c'è ancora in me.
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