Il movimento austrista crebbe con grande successo, anche grazie al fatto che alcuni austriaci lavoravano come fattorini nelle più potenti banche del mondo, e riuscivano sempre a mettere una buona parola per la loro causa, quando incontravano nei corridoi qualche persona importante.
Ottennero così in poco tempo una dichiarazione ufficiale da parte della corona inglese, nella quale veniva certificato di fronte al mondo il loro diritto ad un territorio nazionale.
Rimaneva solo un ultimo problema da risolvere: il loro libro sacro - peraltro molto preciso in mille circostanze – si era dimenticato di indicare dove si trovasse la famosa “terra promessa” di cui parlava. In realtà, la sua descrizione era così vaga, che qualcuno era arrivato a suggerire che si trattasse solo di una metafora, per indicare lo stato spirituale che ci attende dopo la vita terrena.
- Macchè spirituale !!!! – urlarono gli Anziani di Astrion - La terra promessa è chiaramente nelle Dolomiti, dove ebbe origine la nostra stirpe. Lo dice il nostro libro, quel libro è parola di Dio, e quindi dobbiamo rispettarla!
Decisero allora di mandare due emissari in nord Italia, per sondare il terreno con gli abitanti del luogo. Ma quando questi tornarono, avevano notizie tutt’altro che confortanti:
- Hanno detto che se vogliamo possiamo accomodarci nello spazio libero - riferirono gli emissari - Ma di sgomberare loro non se ne parla nemmeno. Dicono che sono lì da mille anni, e che non vedono motivo di andare via.
- Ma voi gli avete mostrato libro sacro? - chiesero gli anziani.
- Certo che gliel’abbiamo mostrato. Ma loro ne hanno tirato fuori un altro, molto simile al nostro, dove però la parte della terra promessa non c’è.
- Come non c’è? Mancherà la pagina, vuoi dire …
- No no, non c’è proprio. O meglio, loro ci hanno detto che non c’è. Sa, è scritto tutto in arabo, mica potevamo verificare.
- Se è scritto in arabo non può essere sacro! E’ chiaro che quel libro è un falso.
- No no, loro dicono che è autentico. Anzi, deve vedere come ci tengono. L’ha scritto un loro profeta, un certo Morpetto…
- Maffetto – lo corresse l’altro emissario.
- Ma quanti libri sacri ci sono? – mormorò qualcuno nelle retrovie.
- Un casino – gli rispose quello accanto, sottovoce – Qui pare che ogni popolo abbia il suo.
- Anche se ci fossero mille libri sacri - sentenziò l’anziano, che li aveva sentiti – c’è un Dio solo! E lui ha detto chiaramente che dobbiamo tornare alla Terra Promessa.
- Anche loro dicono che c’è un Dio solo – disse timido il secondo emissario.
- E’ allora? – gli chiese l’anziano, sempre più irritato.
- Beh, allora … abbiamo dedotto che si trattasse dello stesso dio, che evidentemente si è dimenticato di informarli di quel particolare.
- Comunque - suggerì il primo emissario - lo spazio libero è davvero enorme. Ci sono intere vallate ancora disabitate, e la gente dei luoghi sembra davvero simpatica e ben disposta. Non dovremmo avere grossi problemi a starci tutti comodamente.
- Va beh - dissero gli anziani – non è proprio la stessa cosa, ma intanto portiamoci avanti. Mandiamo qualcuno a stare fra loro, poi col tempo vedremo il da farsi.