A un bambino dai capelli buffi

Questa è una lettera che non avrà mai un francobollo, e nemmeno uno di quegli indirizzi con la chiocciolina, di quelle che fai un click ed è già arrivata al destinatario.
Questa è una lettera a me stesso, ma non a quello che, pensionato contro voglia, se ne sta mezzo sdraiato sul divano a battere i tasti del suo portatile, mentre le note della celtica “Annachi Gordon” riempiono la stanza.
Io scrivo al me stesso di tanti anni fa, quello che ho ritrovato bambino, con la riga nel mezzo come un damerino in sedicesimo. Una foto vecchia di sessantadue anni, Milano 1947 c’è scritto a mano sul retro, custodita gelosamente nella cerniera di una vecchia borsa di mia madre.
Facciamo il punto, bimbo mio, ora che hai doppiato le colonne d’Ercole. Quelle che ti fanno lasciare alle spalle il mare tempestoso della gioventù e poi quello tranquillo della mezza età, ora che vedi le onde infide dell’oceano della vecchiaia gonfiarsi davanti a te. Lì, come nelle antiche illustrazioni, ci sono i mostri, pronti a trascinarti negli abissi ad ogni istante.
L'ultimo legame col bambino dalla riga nel mezzo è stato reciso sessant’anni dopo, quando sei entrato in quella stanza d’ospedale dove t’aspettavi di trovare tua madre sofferente. Ma la trovasti già oltre il sonno, partita così silenziosamente per il suo ultimo viaggio che neppure un dottore, o un' infermiera, o l'inserviente delle pulizie, apparentemente l’unico a presidiare l’ospedale, se n’era accorto, e sei d ovuto andare tu ad avvisarli.
Dunque, bimbo dalla riga nel mezzo, dimmi: cosa hai combinato dopo essere cresciuto?
Certo, hai studiato, forse non tanto come avresti voluto, con quei sogni da ingegnere messi nel cassetto per tanti buoni motivi.
Ti ricordi come ti divertivi a costruire i tuoi accrocchi elettronici?
Radio, amplificatori, persino un tentativo di televisore e delle trasmittenti.
C’erano le valvole allora, e tu andavi in una discarica dove i militari della base Nato, sì proprio quella di Vicenza della quale oggi tanto si discute, gettavano di tutto, comprese delle meraviglie di valvole militari introvabili e perfettamente funzionanti. Una volta registrasti sul Gelosino a bobine un messaggio di buon compleanno di tua madre a tuo padre e la sera, a tavola, riuscisti a trasmetterlo dalla tua stanza alla radio accesa in cucina, facendo piangere di commozione entrambi, che ti già ti vedevano un gradino più in alto di Marconi.
Come dici? Non ti diverti più con quelle cose e i monumenti a Marconi possono stare tranquilli che nessuno li soppianterà? Allora forse hai fatto altro, i tuoi interessi erano tanti e a volte spericolati.
Avevi un cugino più grande, e con lui costruisti addirittura un piccolo missile, che poi s’innalzò di alcune decine di metri sul prato per ricadere, sibilando ed esplodendo, a pochi metri da una ragazza che in bicicletta percorreva il sentiero vicino. Sai che la poveretta si è portata nella tomba la convinzione che da giovane era stata attaccata da un ufo pieno di marziani malvagi? Invece il cugino decise che era meglio studiare sul serio prima di riprovarci. Infatti oggi basta cercare il suo nome su internet e viene fuori un fisico di fama internazionale, che non lancia missili ma applica la fisica alla medicina.
Tu invece a testa bassa a lavorare. Perdesti presto tuo padre, uomo dolce e totalmente inadatto alla vita attuale, legato com’era a valori obsoleti quale onestà, altruismo e onore. Ma non per nulla era un gentiluomo del sud, nato nel 1899, incredibile a dirsi ma si parla di due secoli fa, e che diede giovani eroi alla Patria. Già, anche quello fu uno dei suoi valori oramai caduti in disuso, pagato di persona sul Grappa e sull’Isonzo, ferite, medaglie e croci di guerra perdute in qualche cassetto, seppur sopravvissute a tanti traslochi, stanno a testimoniarlo..
Ma torniamo a te, giovanotto senza più la riga in mezzo, sostituita da una di lato a sinistra, che porti ancora oggi grazie ai capelli abbondanti che, a differenza di tanti tuoi sogni, non ti hanno abbandonato.
Tu dici che hai lavorato duramente e onestamente, che dopo oltre quarant'anni di competizione stressante, le multinazionali è noto che non regalano nulla, ti godi la meritata pensione. Hai dei figli, e pure dei nipotini, insomma non ti manca nulla e su quell'oceano di cui parlavo prima puoi navigare tranquillo sino a quando Dio, per chi ha la fortuna di credere, il Fato, o qualche deficiente col dito nervoso sul pulsante della fine del mondo, lo vorrà.
Non ti manca nulla. Ma ne sei proprio certo?
E allora, perchè scrivi?
Perchè hai ancora tanti sogni?
Perchè ti aggrappi ancora alle tue illusioni che piano piano, una alla volta, abbandonano la tua nave come piccole scialuppe abitate da gnomi, folletti e fatine incantatrici e spariscono tra un'onda e l'altra?
E perchè tu, mentre le saluti con un gesto stanco della mano, hai gli occhi che si riempiono di acqua salata?
Sono soltanto gli spruzzi dell'oceano, dici.
Addio, bambino dai capelli buffi, oggi è il tuo compleanno, "... ma la tua festa ch'anco tardi a venir non ti sia grave".

P.S foto autentica, la signora è mia mamma, anno 1947 e il bimbo... beh, indovinate!

che bella lettera che ti sei scritto !
buon complenno marinaio !!

Che ti sia dolce questo giorno, che sia dolce questo tempo mentre accarezzi un bimbo che ancora ti parla con quei capelli buffi! Auguri di cuore per tutto! Auguri a quel bimbo che ancora ti porta a sognare.

Solo ora sono riuscito, grazie a Daniela, a sistemare il testo con l'immagine.
Grazie alla nostra Admin e a chi ha già lasciato delle bellissime parole, Pio e Jalila

Mario, prova ora.
C'era un problema, pare che sia risolto (hanno ampliato i server presso i quali si appoggiano i ragazzi di Forum attivo. Se ci sono altri problemi, segnalatemi.

P.S. La foto vedo di hostarla più piccola perchè così sballa la pagina.
Quando le hostate, avete 3 possibilità:
320
640
1024

il 320 è la dimensione delle foto in portale, tanto per darvi una idea

poi passo a leggere ma ora non ci riesco.

ciao Mario Sotto La Neve

Jalila ha scritto:

Bellissimo, grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Auguri, Mario.
Che bello conoscerti anche così!




PS: Soglia oggi non c'è. Lo aggiungo ai miei.

...

Mario, lo so, gli auguri di buon compleanno devono essere fatti il giorno stesso.
Oggi è passato un giorno in più, non so se ha lo stesso valore ma per quello che mi riguarda sì e quindi te lo dico con tutto il cuore:
BUON COMPLEANNO, MARIO MALGERI!
Hai scritto una lettera bellissima, hai fatto il bilancio dell'esistenza di un uomo che io so avere un cuore grandissimo, uno scrittore, un mio amico.
Sarà sicuramente l'antinfiammatorio che stasera mi dà allergia agli occhi, vero?
Mario, grazie.
Tu lo sai il perchè.

Alla tua, MarioValdo!

bellissima lettera ti sei spedito, molto bella
rivedersi(lo faccio spesso io) è bellissimo

complimenti per il testo
e.....
posso sfiorarti dolcemente?
voglio lasciarti un mio bacio per il tuo compleanno anche se in ritardo
spero che arrivi lo stesso...auguri

Lucia

Sei un grande

___nat

Grazie, grazie, grazie.
Sono colpito e commosso dal vostro affetto, quasi quasi vorrei festeggiare il compleanno un po' più spesso per sentirmi coccolato così... :-)

Citazione :

già oltre il sonno

mariovaldo un turbinare di foglie al vento
oggi per la prima volta respiro
merci
l.

liesma ha scritto:

Citazione :

già oltre il sonno

mariovaldo un turbinare di foglie al vento
oggi per la prima volta respiro
merci
l.

Merci a te, ma le foglie al vento ohimè sono antiche...

Mario
perdonami!
Avevo stampato questa tua, per leggerla con calma, ma siccome sono un figlio del caos, ho smarrito il tuoi fogli nel fiume di carte che mi cisrconda ...
Avevo pensato: prima o poi ci torno, come faccio quasi sempre, specialmente, con i tuoi scritti ...
Poi scorrendo i commenti, ho visto che del tuo compleanno si tratta, allora,

te li faccio anche se in titardo: AUGURI SINCERI senza risparmio stavolta!

poi tornerò a leggerti, tanto la tua scrittura è senza tempo, sempre fresca e appetibile!

Scusa di nuovo
Net

Di quel bambino coi capelli buffi hai ancora gli gnomi e le fatine, e i folletti anche se tu, ostinatamente, continui ad immaginarli su una barchetta mentre vanno via, giusto per poter contribuire alla grandezza dell'oceano...
Ma quelle fatine e quei folletti son sempre dentro te o non sapresti scrivere di loro.
Io che amo le fate ed i folletti, e gli gnomi pure, ti ringrazio, perchè spesso ho paura di perderli e leggendoti vedo, invece, che rimangono con noi. Sempre.
Ti abbraccio.

Grazie Net, e cosa ti dovrei perdonare, di essere disordinato? Vedissi il mio studio e la mia scrivania!

Rubinia, sono io che ringrazio te, i miei folletti e le mie fatine ricambiano l'abbraccio

Ne aprofitto per ripassare. lascio puntini di qua e di là ma poi raramente riesco a mantenere la promessa.
Dai, OrsoMario, direi che infondo il tuo si possa definire un bilancio positivo, no?
Io non so le tue motivazioni interiori, ma sta di fatto che ogni tanto ci sforni delle belle pagine. Ti auguro di - mi auguro - che vorrai regalarcene sempre di nuove.
P.

Auguri, sinceri e di cuore.
Una lettera bellissima.

G&f e Lalla... che dire, grazie pure a voi per le parole gentili e gli auguri.
Quanto a me, se guardate il bimbo dai capelli buffi della foto e il mio avatar, non resta che riflettere su quanto il tempo cambi le persone...

le orecchie sono identiche
..tenerissime

l.

Arrivo in ritardo, bambino dai capelli buffi ma il mio augurio è caldo come può esserlo queelo di una sorella maggiore o, addirittura , di una mamma o. forse, nonn a. Un abbraccio. Franca.

Franca Bagnoli ha scritto:

Arrivo in ritardo, bambino dai capelli buffi ma il mio augurio è caldo come può esserlo queelo di una sorella maggiore o, addirittura , di una mamma o. forse, nonn a. Un abbraccio. Franca.

Franca, io sono trinonno, quindi sorella maggiore va benissimo.
Grazie di cuore, e ricambio l'abbraccio