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| | IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO | |
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+6Monica Porta turirubino Nuccio Pepe Giuseppe Buscemi Daniela Micheli PDG Lunedì 10 partecipanti | Autore | Messaggio |
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PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 17/2/2009, 23:50 | |
| Il cielo, che gravava minaccioso a pochi palmi dalle teste, sembrava una pancia d’asino rigonfia. E sotto quel cielo, anche quel mattino come sempre, Candido correva, da casa sua alla banca e di nuovo a casa, poi ancora via a precipizio per le mille incombenze che la vita, prodiga di affanni, gli riservava senza tregua con accanimento metodico implacabile: l’ufficio la famiglia il lavoro i bambini, e conti da pagare e tasse e commissioni varie, in una furente sarabanda che lo sballottava su e giù a un ritmo frenetico e uguale… Correva, correva impetuoso e veloce e intanto non parlava, non amava, non pensava: non ne aveva il tempo… Correndo incrociava gente, figure indistinte che correvano anch’esse ma in direzione opposta alla sua. E non poteva guardarle, percepirne l’espressione, intuirne le ansie i dolori le gioie, meno che mai parlare con loro. Troppa fretta… solo rumore di passi nervosi, lievi fruscii di abiti che si sfioravano distratti, confusi frammenti di vacui discorsi di moda-calcio-supermercati-automobili-ricette, appena avvertiti mentre sfrecciava davanti al carname umano fermo ad aspettare il tredici barrato… Correva, e di corsa il tempo passava : le ore volavano, i giorni già diventavano mesi che si sommavano a fare anni, lustri, decenni, ognuno identico al precedente e al successivo, tutti ugualmente grigi e vani… Ma lui correva… migliaia di chilometri per restare sempre allo stesso posto, per girare in tondo, per andare avanti e indietro lungo la sua piccola, infinita strada incontrando volti soliti eppure estranei, pestando piedi, chiedendo scusa, dicendo povere, vuote parole subito svanite nel latrato di un clacson. Sennonché, negli ultimi tempi Candido, alzando gli occhi al cielo forse per sbaglio (sicuramente per caso), aveva notato che in un certo punto della solita via su cui s’affannava ormai stanco, si ergeva un grattacielo altissimo, talmente alto che a fatica se ne scorgeva il tetto… Era solo il profilo di un palazzone, la sua immagine sbieca, un fotogramma confuso appena colto con la coda dell’occhio e già scomparso nella cieca corsa, dimenticato nel doloroso ansimo quotidiano. Tuttavia, corri oggi e corri domani, dapprima inconsapevolmente poi via via con sempre maggiore intenzione, col pretesto di riprendere fiato si fermava un attimo e sbirciava in su – sia pure di sfuggita – proprio nel tratto di strada dove si stagliava la vertiginosa sagoma del grattacielo. Non aveva balconi, non un cornicione, una grondaia, un acroterio o qualsiasi altra sporgenza che potesse minimamente intaccare la struttura perfettamente liscia e squadrata dello stabile. Era un parallelepipedo, un lunghissimo, enorme parallelepipedo di cemento armato rivestito di marmi che, colpiti dal sole, dardeggiavano abbacinanti riflessi ocra e cobalto. La superficie del grattacielo era poi percorsa in senso orizzontale da smisurati finestroni uniformemente incastonati a filo nelle lucide pareti marmoree, le quali ai piani superiori si facevano strette e oblunghe per lasciare il posto, ancora più su, a vastissime vetrate rette da sostegni d’acciaio e sormontate da altane corrusche di ferro e cristalli. E guardando ogni volta il maestoso, improbabile edificio, lo sorprendeva una sensazione indefinibile, una stupita ammirazione per quell’altissimo cuneo proteso arcigno nel cielo a dominare i bassi uffici case vie quartieri e condomini brulicanti di omini, piccole, nere formiche impotenti e veloci alla disperata ricerca… di un parcheggio… Non gli bastava più un’occhiatina fugace e trafelata : con crescente interesse si soffermava a rimirare lo sfavillìo dei vetri, a bocca aperta restava incantato dall’aggressiva facciata del palazzo, lucida lama conficcata nel cuore insensibile di quello stupido quartiere d’affari e nel suo che tra un po’ – pensava – gli sarebbe scoppiato a furia di battere all’impazzata sospinto da una trepida, inspiegabile emozione… Non scoppiò, ma lo costrinse a rallentare la corsa, a camminare, infine a fermarsi sempre più spesso, incurante dei ritardi in ufficio, proprio davanti al grattacielo, al suo massiccio portone di zinco brunito. Cominciò allora ad insinuarglisi nell’anima, sottile ma deciso, il desiderio di entrarvi dentro e di percorrerlo tutto per quanto era lungo, sino alla lontanissima cima che, sostituendosi al sole, lambiva le nuvole bigie accendendole di metallici bagliori. Finchè un giorno, fermatosi per l’ennesima attesa nel punto fatale, fissò lo sguardo verso il culmine della mastodontica prospettiva e gli parve d’un tratto di scorgere ad uno dei piani di mezzo – forse il trentatreesimo – una figura di donna affacciata all’unica finestra aperta, che guardava proprio lui e sembrava chiamarlo, rompendo con vaghi gesti delle braccia protese l’immobile armonia dell’intera costruzione. Non riuscì a capire chi fosse, che cosa volesse, se l’avesse scambiato per un altro. Ma no, la donna, quel volto indistinto ma che intuiva (chissà perché) di una bellezza ineffabile, ce l’aveva proprio con lui e continuava a chiamarlo con mute, assordanti parole. Chi era ? Dove mai l’aveva incontrata ? Cosa voleva ? Amarlo ? Odiarlo ? Ascoltarlo ? Candido non lo sapeva, però s’era accorto di lei e lei di lui : non confusi scalpiccìi di passi nella calca informe, non anonimi sguardi di persone indifferenti, ma due visi in reciproca ricerca, per volersi bene, per volersi male, comunque per trovarsi. Era forse Diana ?... Mah… da tanti anni non la vedeva… un’ombra del passato… erano due bambini quando… Basta : doveva andare, immediatamente salire verso quell’immagine che ancora lo invocava con fervore; era l’unico atto che contasse veramente per lui. Lo fece : col naso all’insù varcò il grande portone di zinco. Dentro, nessuno, solo grigie, nude pareti di granito. A passi incerti s’avviò verso il nero ascensore intarsiato con fregi d’ottone, che rapido iniziò a elevarsi ancor prima che premesse uno degli innumerevoli pulsanti : decimo, trentesimo, quarantesimo, sessantesimo, settantesimo e ultimo piano… Diana ? Non c’era. Ma l’ascensore continuò a salire : di slancio superò soffitte, abbaini e lucernari, sfondando infine con fragoroso boato il grande solarium avvolto di nubi. Com’era piccolo ora, sotto di sé, l’enorme grattacielo scintillante di vetri ed acciaio ! E la strada lunghissima su cui galoppava senza sosta una minuscola strisciolina appena accennata nello scenario della città. Finalmente non correva più, andava leggero in alto volteggiando placido e tranquillo con l’ascensore fluttuante nel vasto cielo… Adesso, chiuso in quell’angusta cabina che già stava ripiombando nel misero mondo, gli sembrava d’esser felice.
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| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 17/2/2009, 23:59 | |
| a domani | |
| | | Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 00:19 | |
| Mi è piaciuto parecchio, specie l'epilogo. A tratti mi ha ricordato Calvino e Marcovaldo. Solo, trovo un po' spinta la ricerca di sfumature attraverso l'uso di tanti aggettivi, spesso associati, o di qualche commento della voce narrante: mi paiono deviare dalla compattezza, dalla sobrietà e dal grigiore di fondo; tolgono anziché aggiungere. In effetti questo è un brano di quelli precisi, nei quali la revisione ha un ruolo determinante (e qui non ci sarà stato il tempo). Fra i brani meglio che ho letto in round. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 08:45 | |
| Bellissimo. Si legge tutto d'un fiato. Ricco di significato. Mi fa pensare alla solitudine e ad un pensiero di Giorgio Caproni. Ben scritto, ottima forma e contenuto. L'epilogo é veramente sospeso, come piace a me. Per ora, senza nulla togliere alle altre PDG, questo é il migliore racconto che abbia letto nel 2° round. m. |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 09:03 | |
| Buongiorno Ora leggo anche io, PDG | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| | | | Nuccio Pepe Top
Numero di messaggi : 1010 Data d'iscrizione : 13.12.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 11:56 | |
| Bella lettura. La solitudine specchio dei nostri tempi. Ma anche la capacità di alzare gli occhi, di crearsi una speranza, un motivo di esistere. Il finale la parte più bella del brano. | |
| | | turirubino Top
Numero di messaggi : 498 Data d'iscrizione : 03.02.09
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 12:18 | |
| Un racconto “di qualità”. Proporzionato, significativo, ben scritto, arricchito da un'apprezzabile ironia e capace di strappare più di un divertito sorriso... per lasciare infine il lettore a galleggiare in aria con i propri interrogativi e le proprie risposte. Un racconto che si farà ricordare. Complimentoni, PdG! | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 13:36 | |
| - Nuccio ha scritto:
- Bella lettura.
La solitudine specchio dei nostri tempi. Ma anche la capacità di alzare gli occhi, di crearsi una speranza, un motivo di esistere. Il finale la parte più bella del brano. Ti ringrazio Nuccio; hai centrato il tema del racconto : "l'affollata" solitudine della metropoli, la ricerca di una speranza. C'è poi l'aspetto onirico, surreale, che prende il sopravvento nel tessuto narrativo. Grazie e a presto, PDG | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 13:38 | |
| - turirubino ha scritto:
- Un racconto “di qualità”. Proporzionato, significativo, ben scritto, arricchito da un'apprezzabile ironia e capace di strappare più di un divertito sorriso... per lasciare infine il lettore a galleggiare in aria con i propri interrogativi e le proprie risposte. Un racconto che si farà ricordare. Complimentoni, PdG!
Grazie mille anche a te, Turi, troppo buono! Un abbraccio, PDG | |
| | | Monica Porta Top
Numero di messaggi : 1069 Data d'iscrizione : 26.06.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 13:42 | |
| Un racconto completo per struttura e contenuto. Aderente perfettamente all'incipit anche nel tono scelto ad esprimere lo stupore ben miscelato alla confusione e solitudine del protagonista. Un ottimo lavoro, PdG! | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 14:36 | |
| - Musa ha scritto:
- Un racconto completo per struttura e contenuto.
Aderente perfettamente all'incipit anche nel tono scelto ad esprimere lo stupore ben miscelato alla confusione e solitudine del protagonista. Un ottimo lavoro, PdG! Ti ringrazio tanto, cara Musa, per le tue belle parole, che mi giungono particolarmente gradite, a prescindere dal round, perchè non sto passando un periodo personale felice... tutt'altro... Quindi, doppiamente grazie per il tuo commento e un grande abbraccio, PDG | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 14:47 | |
| Ti ho letto. Pregherei te e tutti quanti di chiamarmi Candida da oggi in poi... | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 15:31 | |
| Ricordi la canzone di Mina: Brava, brava come sono sono brava!
Ecco, è tutta per te. Brava\o pdg.
Una descrizione metafisica eccellente
Una piccola cosa se permetti : troppi puntini di sospensione
_____nat | |
| | | Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 16:18 | |
| "moda-calcio-supermercati-automobili-ricette"Moda? Calcio... sì Supermercati... nì Automobili... hm Ricette? Per me la pdg è femminile... Moda... ricette... ancora ancora i supermercati E poi, prima, molto prima delle automobili ci sarebbero tette, culi e acrobazie sessuali. Forse. E magari i mutui. Ma di quelli, e affini, pdg ha scritto. Ne approfitto per salutare Piero (g&f), che fra un paio di giorni leggerà | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 17:10 | |
| - Daniela Micheli ha scritto:
- Ti ho letto.
Pregherei te e tutti quanti di chiamarmi Candida da oggi in poi... Grazie, "Candida" Daniela!! | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 17:13 | |
| - Natascia Prinzivalli ha scritto:
- Ricordi la canzone di Mina: Brava, brava come sono sono brava!
Ecco, è tutta per te. Brava\o pdg.
Una descrizione metafisica eccellente
Una piccola cosa se permetti : troppi puntini di sospensione
_____nat Brava tu, Natascia, e troppo buona nel commento! Terrò presente il consiglio di limitare i puntini di sospensione! Ciao, un abbraccio, PDG | |
| | | Margherita Bassi Top
Numero di messaggi : 531 Data d'iscrizione : 19.12.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 20:05 | |
| Ora leggo. Mi spiace per il poco tempo, ma domani ho un esame e mi trovo sovraffollata di impegni ;o) | |
| | | Margherita Bassi Top
Numero di messaggi : 531 Data d'iscrizione : 19.12.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 20:20 | |
| Mi ha ricordato la fabbrica di cioccolato di Dahl, quando Charlie, il nonno e il signor Wonka premono il fatidico pulsante dell'ascensore che li lancia su, in alto.... Mi è piaciuto molto il tuo racconto, PDG. Per niente scontato, ricco di significati... sottolinei in modo particolare come il nostro mondo ci stia un pò mangiando il tempo persino di alzare gli occhi verso il cielo, perchè se succede è solo per caso. Passano i giorni, i mesi, gli anni... e si corre, come se inseguiti da qualcosa... eppure ad un certo punto, forse non troppo tardi, ci si accorge che il tempo non va preso di corsa, ma è fatto di attese e di respiri profondi, di minuti "persi" a guardare un tramonto, e quei momenti in cui il nostro Candido si fermava sotto al grattacielo... quello si, era tempo vissuto. E lui lo sapeva, perchè si fermava sempre più spesso. Ad ascoltare il rumore del tempo. Il tuo racconto mi ricorda anche l'utopia di 1984 di Orwell, oppure quella di Fahrenheit 451 di Bradbury.
Fortuna che il cielo non scompare, anche quando ci dimentichiamo che esiste. A proposito, oggi c'era un cielo azzurro meraviglioso. Ho catturato un raggio di sole e l'ho messo in un barattolo, e lo do a te e alla tua storia, PDG.
Marghy | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 18/2/2009, 20:34 | |
| Rieccomi, PDG, per un toccata e fuga. Oggi mi sono firmata Candida perchè sei riuscito a descrivere lo stato di come mi sento certi giorni. Domani cambierò il percorso che sono solita fare, cercherò una strada dalla quale scorgere un grattacielo e catturarne un refolo di speranza. Mi sei piaciuta molto, PDG. Complimenti | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 19/2/2009, 16:26 | |
| Scusa il ritardo, ex PdG chiunque tu sia. Ho trovato splendido il racconto, per inventiva, immagini e scrittura. Un qualcosa fuori dagli schemi, che si stacca dagli altri come il grattacielo si staglia nel panorama. Senza che questo suoni a offesa per chi si è cimentato prima o si cimenterà dopo: il tuo racconto è semplicemente diverso, un vero piccolo gioiello. | |
| | | Giampiero Pieri Star
Numero di messaggi : 2332 Data d'iscrizione : 20.01.08
| Titolo: Re: IL GRATTACIELO - CLAUDIO ESPOSITO 28/2/2009, 18:37 | |
| - Gibbì ha scritto:
- "moda-calcio-supermercati-automobili-ricette"
Moda? Calcio... sì Supermercati... nì Automobili... hm Ricette?
Per me la pdg è femminile... Moda... ricette... ancora ancora i supermercati E poi, prima, molto prima delle automobili ci sarebbero tette, culi e acrobazie sessuali. Forse. E magari i mutui. Ma di quelli, e affini, pdg ha scritto.
Ne approfitto per salutare Piero (g&f), che fra un paio di giorni leggerà Ma grazie Gibbì. Accetto volentieri questa leggerissima spolveratina di sarcasmo... eh eh.eh. In effetti adesso non so come potrò farmi perdonare dalla PDG per essere passato così in ritardo. E proprio in vista di un brano eccellente in cui, personalmente, ravviso - soprattutto nella prima parte centrale - un che di Buzzati, senz'altro uno degli autori miei preferiti, almeno qualche anno indietro. Forse inopportuno, questo mio accostamento vuole essere invece un segno di aprezzamento. Perchè questo racconto piace, per la leggera aura surreale che - soprattutto nel finale - lo rende gradevolissimo. Promosso (a) ... Promossa! a pieni voti, granpenna d'inpuntadipenna!!! Piero. | |
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