La porta della MenteIdea spalancò la palpebra alla sola cosmogonia visiva
era necessità una vista sana e innoccente per afferrare quella luce segreta
Il cielo era una scultura di nuvole Barocche composte da mani che il caso, per sua natura, a volte inventa.
Si può immaginare il vento sulla punta di una matita?
L'altra dimensione è affare degli Dei, sentivo e interpretavo.
Il sentiero si fece culla per la nuvola, si fece albero e radici. Su quella Porta di Montagna c'era la chiave dei Colori
Entrai nel paesaggio primitivo, il cielo sembrava un eco con la sua Maestosa nuvola densa di bianco Titano
E i verdi vestivano le pietre come pelle e cicatrici di roccia piangevano verso il baratro a strapiombare l'infinito.
Arriverà l'idea e lo spaesamento?
( continua )