Almitra Newton Star
Numero di messaggi : 3776 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 09:11 | |
| L’acqua è un sedativo eccellente, e talvolta un rimedio necessario. Però fa marcio. Il fuoco, piuttosto, nero fumo, terra bruciata, il fuoco monda, quantunque abbia un carattere impulsivo. È una spirale, rapida, drammaticamente, dannatamente rapida. L’accendi ed è cosa fatta. Ti bastò un fiammifero per convincere la nostra palafitta a cantare e a danzare: in un lampo quella sciagurata si consacrò al fiato osceno della vampa e discinta se ne fece tastare e poi spolpare e fare scheletro. C’è negli scheletri una dignità, che tuttavia mi lascia indifferente.
Leggera e snella, la nostra era una casa libellula. Ciò che ci affascinava delle libellule, incantevoli e inaccessibili, era la miracolosa alterità della forma, quale soltanto certi insetti sanno sfoggiare; ce ne rapivano i colori, interi e primordiali, di vetro a piombo, di lucertola spaziale; e la sacralità condensata, di cattedrale gotica tascabile, di confetto teorico.
Impazzavi, nel mezzo della pira, tra svolazzi e ghirigori; smaniavi e ti accarezzavi: i fianchi, il petto, il collo, la testa, i capelli. – Brucia! – godevi, – brucia! – e ti lisciavi con tale dovizia che ti si immaginava sotto una doccia. Corsi dentro per tirati via dall’inferno. Ti agguantai. Mi guardasti angelica e mi ingaggiasti in un balletto anelastico, mentre la capanna si sfaldava e la temperatura si faceva complicata. Il mondo rosolava e noi danzavamo: guidavi tu.
Il mare al tramonto non m’è mai piaciuto. Cupo, appannato, stracotto e lasciato riposare, è brodo indigesto non più carne né pesce. Il mare al tramonto, pagliato e scivoloso, scialbo, non m’è mai piaciuto. I tramonti non mi sono mai piaciuti; sarà che detesto le vie di mezzo, sebbene sappia galleggiarvi. Ma tu, soprattutto tu, detestavi le vie di mezzo. E chissà, me lo chiedo ancora, chissà se davvero t’assomigliavo, se sguazzavo libero nel tuo miele di castagno o, come ambra surrogata, vi ero rimasto sigillato.
Proseguiva il nostro minuetto. Qualcosa mi scottò le spalle e mi disincantò; stroncai le danze e gli indugi e ti cinsi ferreo, ottenendo un morso sulla mano, un morso netto, tagliente, col quale ti divincolasti. Mi lanciai, allora, e ti placcai alle ginocchia: cadesti lunga e distesa sul pavimento e battesti forte la fronte. Ti presi in braccio, mentre masserizie e architetture arroventate ci stringevano d’assedio, e mi precipitai alla terrazza dalla quale volammo nell’acqua poco profonda. Ti dimenavi, scalciavi, ansimavi, ma io continuavo a stringerti a me. La casa nel frattempo si accasciò. – Tu non sai niente, – urlasti, – tu non capisci niente. Tu sei pazzo. Ti lasciai. Osservavi le macerie. Frizzavano, quando finivano in acqua.
I relitti più minuti si spostavano a branchi, come plancton di superficie in rotta obbligata. Alcuni lentamente mi aggiravano tastando il polso alla propria attitudine natatoria, con insolenza abbandonati all’ondeggiare. È carezzevole, l’andare alla deriva, benché inane. Affondare, del resto, non risulta un esito desiderabile: l’abisso è una voluttà da cui ritirare, da godere disorientati dopo averla scampata.
Macchinalmente muovevi verso il rottame fumante della nostra casa libellula. Eri di nuovo lì, solo che lì ora non c’era quasi più nulla. Il frigorifero, quello sì, era rimasto mirabilmente intatto. Ne spalancasti la porta e tirasti fuori il tetrapak col succo di ananas. Lo portasti sopra la testa e te lo versasti sul viso, sulla bocca aperta. Te lo spalmasti ben bene, sulle braccia, sul collo, sul ventre, e cominciasti a battere i piedi sulle pozzanghere che si andavano formando sul pavimento. Poi ti allontanasti. Il frigorifero, chissà perché, decise di svenire faccia a terra. Andasti sotto i pini e ti sedesti sulla carriola che avevamo adattato a fioriera, schiacciando buona parte dei gerani che insieme avevamo piantato. Tutta arancione di antiruggine, in quel paesaggio pur variegato, la carriola si stagliava perfettamente, come un giubbotto di salvataggio. Da un pezzo avevo comprato la pittura verde, ma a quella macchia di colore non avevamo più voluto rinunciare, sebbene non creasse il giusto contrasto coi gerani.
Fissavi l’orizzonte quando il sole già cominciava ad affondarvi. Me ne andai prima che fosse affondato del tutto. Ti lasciai lì, accucciata dentro la carriola, mentre, mormorando una melodia innocente, cullavi il tetrapak vuoto.
Così ti ricordo, in quiete. E così me ne andai, su due piedi.
(di: Gibbì) http://www.inpuntadipenna.org/decimo-round-f20/paesaggio-con-carriola-t4557.htm | |
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Nico Mar Star
Numero di messaggi : 2327 Data d'iscrizione : 25.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 09:51 | |
| è uno dei suoi miei preferiti. Si capisce? | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 10:26 | |
| IDEM COME NICO | |
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Almitra Newton Star
Numero di messaggi : 3776 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 11:22 | |
| Figuratevi io! | |
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Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 11:49 | |
| Io cuore Almitra. Io cuore voi. | |
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Nico Mar Star
Numero di messaggi : 2327 Data d'iscrizione : 25.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 14:05 | |
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Almitra Newton Star
Numero di messaggi : 3776 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 14:46 | |
| Ognuno ha la faccia che può... | |
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PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 21:00 | |
| Approvo pienamente questa scelta... Tra PdG...
Ultima modifica di La penna del giorno il 19/12/2008, 20:52 - modificato 1 volta. | |
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Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 22:08 | |
| Mannaggia pdg, arrivo tardi. Notte | |
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neferlabella Top
Numero di messaggi : 638 Data d'iscrizione : 20.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 12/12/2008, 22:13 | |
| una splendida pagina sempre
Nefer | |
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Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
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PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 19/12/2008, 20:51 | |
| - neferlabella ha scritto:
- una splendida pagina sempre
Nefer Risottoscrivo... Tra PdG... (ma, tanto, Gibbì non c'è! Sarà andato ai Caraibi o alle 6Celle, quello squaglionato - come dicono dalle mie parti) | |
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Monica Porta Top
Numero di messaggi : 1069 Data d'iscrizione : 26.06.08
| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì 23/12/2008, 21:12 | |
| "Confetto teorico". Due parole: un universo sottinteso. | |
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| Titolo: Re: PAESAGGIO CON CARRIOLA - Gibbì | |
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