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 Sempre cara mi fu la vostra stanza...

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4 partecipanti
AutoreMessaggio
Daniela Micheli
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Daniela Micheli


Numero di messaggi : 14694
Data d'iscrizione : 04.01.08

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MessaggioTitolo: Sempre cara mi fu la vostra stanza...   Sempre cara mi fu la vostra stanza... Icon_minitime21/6/2009, 14:16

Sempre cara mi fu la vostra stanza, ove i corpi vostri fanciulletti crebbero…
Ammetto, feci in passato i miei errori, soprattutto quando comprammo il letto a castello: mi piaceva, perché restava un poco di spazio al centro, con la scrivania da un lato e l’armadio a tutta parete, pareva la soluzione ideale e ottimale per il vostro sonno bambino.
Io e vostro padre non considerammo minimamente che rifare il letto del secondo piano, comportava il rischio di un ennesimo infortunio famigliare dall’esito funesto, con la mamma stramazzata sul pavimento, caduta come un angelo dall’alto. Egoisticamente, poi, non ci sfiorò che magari qualche abitante dei piani alti potesse svegliarsi per un urinario bisogno impellente e non avendo a disposizione alcuna luce, avrebbe rischiato di stramazzare anche lui, duplicando le cause di decesso per incidenti domestici.
Motivo per cui, un corpo fanciulletto, con un moto ribelle degno di un garibaldino, rifiutò il letto di sopra che rimase, per anni, desolatamente vuoto.
In compenso il divano della sala era ogni sera riempito da un corpo in via di sviluppo: per qualche tempo ci si riusciva a stringere, con abili mosse d’incastro, e colà straiati vi si poteva ammirare la madre da un lato e il figlio dall’altro, tutti intenti a guardare la TV in modo più o meno comodo.
Provvidenziale fu dunque la rottura dei tubi in bagno, che ci costrinse a prendere in mano la situazione e rottamare il maledetto letto a castello disabitato dei piani superiori: visto che si era in ballo, balliamo fino in fondo e mettiamo un po’ mani a questo arredamento che non viene toccato da decenni.
Finite le tubature con annessi e connessi, la vostra camera è quella che è adesso che ha il dono, se non altro, da essere davvero camera da letto e il divano ce lo possiamo godere un po’ tutti, senza che si debba, ogni sera, tagliare il mazzo di carte per vedere chi è il fortunato che viene sorteggiato a divanizzarsi.
Ora, ragazzi miei, datemi atto che ho fatto ciò che potevo con i complementi di arredamento: la scelta di dipingere l’armadio di un bel bordeaux, contrasta in modo delizioso con le pareti arancio vivo che è diventato il colore delle tende e dei copriletti.
Nulla da dire sulla vostra presenza e prestanza fisica, il riempire lo spazio nella vostra camera non si pone, siete due bestie grande e grosse che vedervi assieme, lì dentro, mi fa sentire piccola piccola.
Mi dispiace che non abbiate una camera per uno, lamentatevi con vostra nonna, non con me.
Comunque, ragazzi miei, quando la vostra camera è in ordine, mi piace moltissimo perché è solare, piena di luce.
Peccato che siano rarissime tali occasioni, davvero un avvenimento da segnare sul calendario a peritura memoria.
Generalmente, quando la porta è aperta e vedo ciò che c’è di là, chiamo a me il Sommo e mi ripeto, come un mantra, “non ti curar di loro, guarda e passa”.
Serve.
A volte serve.
Stamattina non ci sono riuscita: mi sono messa la mascherina, infilata i guanti di lattice, indossato abiti da lavoro e ho spalancato la porta, conscia del lavoro che mi avrebbe atteso.
Un respiro di incoraggiamento e via, a raccattare abiti sparsi in ogni dove, a vuotare portacenere stracolmi, a mettere le bottiglie di birra nell’apposito raccoglitore.
E’ pure successo un miracolo, se Gesù ci fosse avrebbe alzato l’indice e il medio in segno di vittoria: ho ritrovato – non dico dove – un bel po’ di calzini che si erano dati alla macchia da parecchio tempo, al punto che erano stati denunciati come morti presunti per sempre, accantonando in una piccola, tenera bara i loro fratelli.
Mentre rifacevo il letto del grande, mi sovveniva la stupida, cretinissima domanda del perché un ragazzo grande e grosso ha dei problemi di freddo così intensi da non volere togliere la coperta imbottita dal letto e tenere, poi, il condizionatore acceso al minimo, non c’erano i pinguini stamattina, si erano nascosti sotto il letto appena mi hanno sentito smacchinare.
Finito tutto quanto, restava ora un amletico dubbio: della pila di calzoni e magliette sulle sedie, quali dovevano prendere la via del cesto della biancheria sporca e quali, invece, necessitavano solo di un piegatura?
Dilemma presto risolto con un’annusatina alle maglie in questione: tutte profumatissime, come appena ritirate dallo stenditoio.
Bè, che voi, ragazzi miei, non abbiate paura dell’acqua lo so da tempo.
Non è da tutti avere dei figli che si fanno una media di tre docce al giorno, estate autunno primavera o inverno che sia, quindi il trovare delle maglie sporche o poco profumate sarebbe stato pressoché impossibile, visto che alle tre docce segue un cambio completo.
Ecco, ora so che rientrerete e resterete stupiti dal fatto che ho osato varcare la soglia del vostro mausoleo, che ci fa una raccolta completa di bottiglie di birra vuote provenienti dai paesi che avete visitato, prima o poi, me lo spiegherete.
Così come mi spiegherete, per davvero ché ci tengo particolarmente, se avete avuto degli insegnanti così poco professionali da non essere riusciti a farvi capire che i piatti sporchi non hanno le gambe, non vanno da soli in cucina.
Che i portacenere non si auto svuotano quando sono stracolmi, che i calzini non amano giocare a nascondino tra di loro, che si perdono e che poi piangono la dipartita del loro gemello.
Che le sedie, se troppo caricate dei vostri indumenti, possono cedere sotto il peso, magari spaccarsi.
Che non vi viene l’ernia al disco se, ogni tanto, mettete in fila i CD che troneggiano in bilico rischiando di cadere sulle vostre belle testoline.
Che vi voglio un mondo di bene, vi amo tantissimo, lo sapete e nulla potrà spezzare questo mio amore per voi, ma le vostre future mogli hanno idea di chi si metteranno in casa?
La mamma è sempre la mamma ma le mogli possono anche decidere di cambiare, soprattutto perché, a loro, non è caro come a me il vostro corpo fanciulletto partorito tra mille dolori.
Meditate, ragazzi, meditate.




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Gaetano Benedetto
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Gaetano Benedetto


Numero di messaggi : 1571
Data d'iscrizione : 01.03.08

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MessaggioTitolo: Re: Sempre cara mi fu la vostra stanza...   Sempre cara mi fu la vostra stanza... Icon_minitime21/6/2009, 16:34

di la verità, ti sei messa d'accordo con mia madre? Very Happy
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lalla
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lalla


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MessaggioTitolo: Re: Sempre cara mi fu la vostra stanza...   Sempre cara mi fu la vostra stanza... Icon_minitime21/6/2009, 18:48

Leggendo provo sollievo e consolazione.
Pensavo fossero solo i mei figi ad essere così straordinariamente "ordinati".
Stesso campo di battaglia.
Mio figlio a differenza del tuo , cara Daniela, all'epoca del letto al castello (anche a me pareva una bella soluzione) il posto in alto lo scelse con gioia. Quando la mattina dopo mi resi conto come si "lanciava" il piccolo Tarzan da lassù capii il suo entusiasmo.
Risultato dopo solo una settimana: rottura del radio al polso destro.
Oggi che sono "adulti" sulla porta della loro stanza c'è un cartello:Vietato l'ingresso, si prega non toccare nulla.
Tutto il resto mi calza a pennello, sento molto mio il tuo scritto.
Li adoro così come sono, amore di mamma ?
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Giampiero Pieri
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Giampiero Pieri


Numero di messaggi : 2332
Data d'iscrizione : 20.01.08

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MessaggioTitolo: Re: Sempre cara mi fu la vostra stanza...   Sempre cara mi fu la vostra stanza... Icon_minitime21/6/2009, 18:55

Su su Daniela non fare così.
Vedrai come li metteranno in riga le mogliettine apena li prenderanno in consegna.
Gli comanderanno cose assurde, e loro eseguirano zitti e muti.
I vetri.
tirar giù le tende.
Portare a pisciare il "loro" cagnolino, non appena ne avranno uno.
Mille altre piccole incombenze pechè si sa, il lavoro domestico va diviso (a questa regola vanno in deroga le mamme, si sa)
Della spazzatura non se ne parla, che io sappia non ho mai vista una mogliettina che scende il sacco la mattina...
Altro che vita militare! Molto felice
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MessaggioTitolo: Re: Sempre cara mi fu la vostra stanza...   Sempre cara mi fu la vostra stanza... Icon_minitime

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