Una stagione di fuoco

Avevamo mangiato in un ristorantino di legno che guardava sul mare turchino, accontentandoci di guardarlo da una bassa e larga finestra a vetri, chiusa perché si era ancora alla fine di marzo, ma abbastanza panoramica da riempirci gli occhi di tutto quell’azzurro. Poi però, una volta fuori, il sole ci aveva assalito alle spalle e colpito con quel suo raggio torrido delle ore 15 ora legale, quando, consapevole di dover da lì in avanti declinare, prova a buttar addosso il meglio del suo fuoco.
Cercammo così riparo all’ombra di una tenda da sole davanti a un barettino proprio sulla strada, coi tavolini fuori e qualche vecchierello seduto ad annusare la brezza marzolina. Avremmo preso il caffè per digerire quel po’ po’ di roba del pranzo di compleanno. Mio papà - il festeggiato - le sue figlie - tra cui io - e i nipoti tutti, ci trovammo ad occupare un tavolino e mezzo, quasi due, sconfinando in quello adiacente al prescelto. Un lieve movimento interrotto a metà per via della cervicale irrigidita e i due vecchietti – mio padre e l’avventore già seduto – si riconobbero: “Giovanni!” “Agostino!” e noi, a guardarli incuriositi.
Era tale Agostino un antico compagno dell’Istituto per Periti Agrari che mio padre aveva frequentato oltre 65 anni prima…ma la sicurezza con cui le pupille egregiamente fisionomiste di entrambi avevano eseguito il loro servizio, ci lasciava senza fiato. Sarà l’aria buona, o l’aver dovuto scampare ad una guerra, pensavamo fra noi di seconda e terza generazione, ma questi nostri padri sono davvero speciali. Sarà l’aver studiato insieme la peronospora sotto il sole a picco, ma il piacere di rivedersi è evidente, constatavamo anche. Agostino era su di giri perché aspettava una rumena per l’indomani. Drizzai le orecchie. Aveva combinato tutto da mesi e adesso era alla vigilia del grande giorno. La moglie era morta da qualche anno e i figli erano grandi e accasati: chi gli avrebbe fatto compagnia? Aveva pensato a quella soluzione, così avrebbe dimostrato a tutti che sapeva cavarsela sempre e che non aveva bisogno di nessuno! Mio padre incominciava a mostrare un po’ troppo interesse, una mia sorella sorridente e ammirata di tanta iniziativa senile, che lei colorava di romanticismo e di vitalità inesausta, prestava gentile ascolto, io incominciavo a sentire un vago raccapriccio di fronte a quella novella tratta delle bianche…. e la mia nipotina più piccola saltellava qua e là scattando fotografie. Ce ne andammo dopo aver promesso ad Agostino che gli avremmo fatto avere copia della fotografia sua con papà. Sarebbe bastato passare dal bar, per trovarlo: lui ci trascorreva da anni tutti i suoi dopopranzo.
Dopo qualche mese, ormai eravamo in giugno e il sole aveva raggiunto il suo abituale solstizio, la sorella madre della nipotina accompagnò, stampa fotografica in mano, mio padre al barettino del ritrovo ma di Agostino si era persa ogni traccia. Da qualche settimana non si vedeva più. La rumena? Pareva fosse arrivata e pareva anche che lo avesse convinto ad andare a conoscere i suoi in Romania….sta di fatto che Agostino era come sparito e la porta indicataci come quella di casa sua rimase serrata a ben tre tentativi di ricerca differiti nel tempo.
Più che di tratta delle spose bianche, mi sovvenne col senno di poi, forse dovevasi temere di tratta dei vedovi neri…e più che un inaspettato ritrovarsi, ci si era preannunciata una scomparsa... se era vero che un vecchietto che si cuoceva beato al solicello dell’equinozio, da riammogliato non era durato neanche una stagione, perché squagliatosi entro quello del sostizio.

Questa è una piccola chicca,
un piccolo frammento della nostra società che cambia.

I vedovi neri... se ne dovrebbe iniziare a parlare!

Piaciuta!

TERRIFICANTE!!
Ma com'è possibile una cosa del genere? E se questa qui, dopo essere arrivata, dopo aver visto tutta la sitazione, dopo aver realizzato che poteva - con un colpaccio - far suo il "patrimonio" del nonnino, l'ha prima stordito a suon di sesso (lo dici te che il nonnino si vantava d'esser ancora gagliardo... ) e l'ha poi finito col veleno dei topi nel caffè della mattina?
Potrebbe averlo sciolto nell'acido, o averlo squartato con la mannaina da macellaio, o semplcemente averlo seppellito in cantina - avete controllato che ci si sia una cantina nella casa? - e poi potrebbe esser volata via, a casa sua per far passare un po' di tempo. magari tra qualche mese, quando ormai nessuno ci pensa più, lei torna a reclamare i beni del vecchino. Eh sì, deve essere andata proprio così. La tizia, scelta la sera giusta, c'ha cucinato la pasta con le sarde, vino dell'Etna a gogò, pesce fresco in tutte le salse, caffè ammazza caffè e chicca finale, con firma del documento di lascito testamentario autografo. Al mattino nuovo caffeino! E via.
Va' beh, speriamo che il mio sia solo il folle delirio di un fifone.
Parliamo del tuo scritto. Non c'è niente da dire.
Bello.
P.

Caro GeF, sono convinta che siano partiti insieme per la Romania e che lì ne abbiano fatto goulash o qualsiasi cosa sia da quelle parti spezzatino.O che comunque, sia stato circuito in qualche modo.
Pe quale altro motivo se lo sarebbe sposato? Non ne ho saputo più nulla, anche perché mio padre, che poteva essere l'unico tramite a cui potevano arrivare notizie dagli altri "coetanei", è morto all'improvviso solo un anno e mezzo dopo.

Grazie dei tuoi numerosi apprezzamenti (io mi sento un po' in colpa con te).

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Rosalba Signorello ha scritto:

(io mi sento un po' in colpa con te).

??? per cosa, scusa'


Leggerò la tua risosta da casa, adesso "faccio festa", sono a lavorare, esco da questo posto di... sennò mi chiudono dentro.
Ciao, a dopo.

Sto andando via anch'io ma non ci sarò più per stasera.
Ciao

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Rosalba, leggo dopo, con calma.
Che mi dite dell'idea di "sbattere" un racconto dei round passati in portale?
Così chi non ha avuto occasione di leggerli in passato lo potrà fare ora.
Buongiorno, signore e signore...

perché no?

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Sull'argomento ci fu una discussione abbastanza accesa.
Hai colto, con leggerezza di penna, uno dei mali (lo metto in corsivo, onde evitare altra discusssione) che da qualche anno viviamo.
Non sono preconcetti o forse sì, sta di fatto, però, che di storie come quella di Agostino ne sentiamo ogni giorno.
Non si vuole generalizzare la categoria e riconosco loro ciò che fanno, lontane dalle loro case, dai loro affetti, dalle loro radici. Ma è anche vero che per alcune di loro, la caccia al vedovo nero (sottilissimo riferimento all'aracnide, e quello che si sa delle vedove nere) è una missione.
Arrivando così, per una sola mela un poco ammaccata, a guastare tutte le altre. Da qui i preconcetti, il guardare storta la categoria.
Ma Agostino, alla fine, non era ciò che desiderava? Me lo immagino, a bere birra cruda e tirar notte, fino a che potrà.
Bella pagina, Rosalba, concordo assolutamente sul furto perchè merita davvero tantissimo

segnalibro (alla Gef)
ci torno presto

Però caspt, quest mod di segnalibreggiare funzion solo se qualcn ved e scriv sul post dop d t... bisogn trovr un mod chiù sicr... ehm...

lambreggi?

Daniela Micheli ha scritto:

Sull'argomento ci fu una discussione abbastanza accesa.
Hai colto, con leggerezza di penna, uno dei mali (lo metto in corsivo, onde evitare altra discusssione) che da qualche anno viviamo.
Non sono preconcetti o forse sì, sta di fatto, però, che di storie come quella di Agostino ne sentiamo ogni giorno.
Non si vuole generalizzare la categoria e riconosco loro ciò che fanno, lontane dalle loro case, dai loro affetti, dalle loro radici. Ma è anche vero che per alcune di loro, la caccia al vedovo nero (sottilissimo riferimento all'aracnide, e quello che si sa delle vedove nere) è una missione.
Arrivando così, per una sola mela un poco ammaccata, a guastare tutte le altre. Da qui i preconcetti, il guardare storta la categoria.
Ma Agostino, alla fine, non era ciò che desiderava? Me lo immagino, a bere birra cruda e tirar notte, fino a che potrà.
Bella pagina, Rosalba, concordo assolutamente sul furto perchè merita davvero tantissimo

Non voglio fomentare alcuna polemica, anche perché le generalizzazioni mi repellono come alle zanzare l'Autan. Ma se conosco, come li conosco, i vecchietti siciliani, niente può sostituire nel loro cuore la loro Terra. Agostino avrebbe avuto quanto desiderava (cioé una seconda incarnazione della moglie/serva che gli era venuta a mancare) se fosse rimasto nel suo habitat e con la rumena, non altrimenti. Come si può notare, ne ho per tutti, di considerazioni, non solo per gli "stranieri".

Grazie dell'apprezzamento, Daniela, di cui ho sempre bisogno per perseverare (per scriverlo, ho dovuto fare un ritardo di un'oretta col lavoro)

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

No No, ero io che nel caso sarei stata accusata di ri_fomentarla!

Oh, il capo ti ha perdonato, spero!

Daniela Micheli ha scritto:

No No, ero io che nel caso sarei stata accusata di ri_fomentarla!

Oh, il capo ti ha perdonato, spero!

Sono il capo di me stessa e quindi poi ho staccato un'ora dopo! Me negriera!

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

E te l'ho scritto apposta

Daniela Micheli ha scritto:

E te l'ho scritto apposta

uahuahuah! buonanotte! (ho gli occhi a palloncino...)

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Mi viene da dire: un fuoco di paglia, fu!
Piacette

Ciao, Gibbì!

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Scritto testimonianza con un taglio disincantato che preannuncia il finale, e non solo del pezzo!

****
nico

Io sto dalla parte delle rumene! Se i nostri vecchietti sono così...così da pensare che veramente una giovane possa stare con loro per amore...!!!
Naturalmente provoco e brani come questi credo servano a questo, oltre che a raccontare, a far riflettere.
Comunque, secondo me, il vecchietto l'hanno messo nei campi a raccogliere patate.
Almeno ci ha avuto a che fare, in qualche modo...
(scusate, non ho resistito )

rubinia ha scritto:

Naturalmente provoco ...

Anch'io, cara. Provoco sempre, ma non lo faccio apposta. Quindi posso concludere di essere più provocatrice di chi invece lo fa consapevolmente. Ma bisogna farci un po' l'occhio, se no sfugge.

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Sceso a valle per orseggiare in riva al mare, che non è l'habitat preferito dell'Ursus Pelosus Scribacchiantis, soffre il caldo, poveraccio.
Concordo invece col fatto che l'habitat di un anziano siculo è la Sicilia, e la sparizione del vitale Agostino meriterebbe una bella indagine di Montalbano.
Piaciuto, scritto con bella mano.

GeF ha scritto:

Rosalba Signorello ha scritto:

(io mi sento un po' in colpa con te).

??? per cosa, scusa'


Leggerò la tua risosta da casa, adesso "faccio festa", sono a lavorare, esco da questo posto di... sennò mi chiudono dentro.
Ciao, a dopo.

per cosa per cosa...per le mie critiche ai tuoi pezzi, quando erano per me anonimi!
Sigh! per Fedora e Occhi blu: che altro? Ma sento che sei facile al perdono...


"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

mariovaldo ha scritto:

Sceso a valle per orseggiare in riva al mare, che non è l'habitat preferito dell'Ursus Pelosus Scribacchiantis, soffre il caldo, poveraccio.
Concordo invece col fatto che l'habitat di un anziano siculo è la Sicilia, e la sparizione del vitale Agostino meriterebbe una bella indagine di Montalbano.
Piaciuto, scritto con bella mano.

Fa sempre piacere ascoltare le tue lodi. Di te sempre ricordo il primo pezzo che lessi, ammirata: "La visita".

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France