LETTERA AD UNA FOTO

Ciao,
sono sicura che starai pensando: “rieccola”, oppure forse no, come sempre sono idee che mi faccio io, che a te piace definire le mie “seghine mentali”. Magari ti fa anche piacere ricevere i miei messaggi, non lo so, devo ancora capirlo.
E così sono di nuovo qui, a riempire questo foglio bianco, anzi questo schermo bianco, perchè sai, il mio non è un pc normale. Il mio mi fa anche da tv, ho uno schermo gigantesco, collocato sopra un tavolino di questa grande stanza che io chiamo “il mio studio”. Ma da quando ti ho conosciuto non guardo più la tv, non leggo più. Passo ore seduta ad aspettarti, spesso invano, perchè tu hai sempre mille cose da fare, mille cose più importanti di me. Non ti ho mai incontrato di persona, di te ho visto solo qualche foto. Non ho mai ascoltato la tua voce, tu non vuoi, dici sempre che tanto non serve. Non ho mai odorato il tuo profumo, mai sfiorato la tua pelle. Ho soltanto respirato la tua essenza, ho bevuto il fluido delle tue parole che mi sono entrate dentro, in fondo all’anima, lasciandovi un solco che non riesco a colmare. Mi manchi, mi manca il tuo saluto la mattina, la buonanotte lasciata nella casella di posta, da troppo tempo ormai spesso vuota. Non riesco a convincermi che fra noi non c’è storia, non potremo mai avere un futuro....Ma del resto sei solo una foto e le foto non parlano!

Caspita,
se il destinatario della tua missiva fosse reale, sarebbe una bel richiamo alle proprie, di lui lui, responsabilità. Ummm. Si scherza poco, qui.

A volte un amico virtuale fa più compagnia di uno vero, lo aspettiamo come un bambino aspetta una sorpresa ed è proprio l'attesa che ci fa compagnia. E ci preoccupiamo pure per le sue assenze, non potendo sapere cosa è accaduto, stiamo in pena.

Antonella Pozzobon ha scritto:

Ciao,
sono sicura che starai pensando: “rieccola”, oppure forse no, come sempre sono idee che mi faccio io, che a te piace definire le mie “seghine mentali”. Magari ti fa anche piacere ricevere i miei messaggi, non lo so, devo ancora capirlo.
E così sono di nuovo qui, a riempire questo foglio bianco, anzi questo schermo bianco, perchè sai, il mio non è un pc normale. Il mio mi fa anche da tv, ho uno schermo gigantesco, collocato sopra un tavolino di questa grande stanza che io chiamo “il mio studio”. Ma da quando ti ho conosciuto non guardo più la tv, non leggo più. Passo ore seduta ad aspettarti, spesso invano, perchè tu hai sempre mille cose da fare, mille cose più importanti di me. Non ti ho mai incontrato di persona, di te ho visto solo qualche foto. Non ho mai ascoltato la tua voce, tu non vuoi, dici sempre che tanto non serve. Non ho mai odorato il tuo profumo, mai sfiorato la tua pelle. Ho soltanto respirato la tua essenza, ho bevuto il fluido delle tue parole che mi sono entrate dentro, in fondo all’anima, lasciandovi un solco che non riesco a colmare. Mi manchi, mi manca il tuo saluto la mattina, la buonanotte lasciata nella casella di posta, da troppo tempo ormai spesso vuota. Non riesco a convincermi che fra noi non c’è storia, non potremo mai avere un futuro....Ma del resto sei solo una foto e le foto non parlano!

Incredibile, potrebbe essere come scritta a me da...o come l'avessi scritta io?
Metto diverso Nero su Bianco su queste "problematiche".
Tu l'hai fatto da una angolazione particolare, e l'hai saputo fare bene
ciao

Non so che dire....se non che nel virtuale si mettono in gioco i sentimenti come nel reale.

purtroppo sì, è inutile ripetere che "tanto è virtuale": dietro lo schermo e la tastiera ci sono esseri umani con le loro debolezze e fragilità

Sono convinto che alla lunga da dietro la tastiera, parola parola, tra rigo e rigo che si viene formando sullo schermo, alla fine esce quell'io che non vede l'ora di uscire a farsi un giro, a mostrare la propria essenza più vera, più vera di quella reale che ogni giorno appare.
Ma non bisogna avere paura. Si scoprono affinità. Rimbalza invece la non sincerità.

è verissimo Giampiero, dietro lo schermo a volte si ha il coraggio di dire e fare cose che nella realtà non ci sogneremmo nemmeno!

almeno tu hai una foto, anche se quella non si può abbracciare. eppure si prova nostalgia per delle parole. come un luogo che si vorrebbe visitare.

quale gioia sarebbe conoscerlo questo luogo abitato da una persona che ci ha affascinato

Antonella Pozzobon ha scritto:

purtroppo sì, è inutile ripetere che "tanto è virtuale": dietro lo schermo e la tastiera ci sono esseri umani con le loro debolezze e fragilità

Mi trovate d'accordo al cento per cento, mi prendevano per scemo le prime volte che si andava nel web, quando insistevo che la parola "virtuale" era usata a sproposito.

Ciao.