Fermo nel torbido, sospiro.
Bieco riflesso mi storpia
Quale petalo si nutre di quest’ombra?
Dalla domanda il desiderio germoglia
Reduci, gli occhi, stringono l’ambito con un bacio.
Silente foschia m’avvolge e ripara.
Non v’è sauna, non v’è piuma per la mia bara
Il sapere suda deboli gocce sulla penna,
L’alba è tornata tra varie labbra
Il mio viaggio prosegue
Mentre forza più grande del cielo mi sovrasta
Mentre il germoglio crebbe nel profondo
E il bacio tinge l’aria di timido sogno.
Dal torbido sorrido e risorgo.