STORIA DI MARCO - FRANCA BAGNOLI

Ma che succede? Oggi non è domenica. Oggi si lavora! Domani potrete riposarvi. La vostra PDG venerdì

PDG Venerdì ha scritto:

Sei fuori strada

eh già, è una LandRover oppure una Jeep?

Potrei essere una jeep. Volete venire a fare un giro con me?

o.k. andiamo, voglio arrivare in fondo all'orlo della notte per scoprire se il sole sogna prima di svegliarsi.

Certo che sogna e qualche volta fa sogni tanto belli che non si sveglia. Allora arrivano le nubi, si mettono insieme e fanno una bella coperta perché non si raffreddi. Immagini che catastrofe sarebbe?

già, le nuvole.
Ne ho fatta una all'uncinetto, tutta colorata, uno spettacolo. Copriva il sole e a volte la luna, era una copertina double face.
Me la rubò un pittore, dicendo che stava bene nel suo quadro in tinta unita, troppo serioso.

Certo che ne hai di fantasia! Due copertine, una per il sole e una per la luna.

Scusa, ho sbagliato. La copertina era una, a double face. Non mi intendo di questi lavori.

Sai cosa ha fatto la nostra Admin? L' ho chiamata ma non mi ha risposto.

è malata, ha la febbrona, per questo tace assai.

Oh poverina! Mi dispiace. Ma non è il tipo da farsi spaventare dalla febbre, sia pure ona. Le mando un augurio di pronta guarigione e mille abbracci.

Non vorrei essere nei panni (ammesso che li abbiano) dei virus, microbi o batteri che hanno tentato l'invasione: lei li sgominerà a colpi di penna e li costringerà "a risalire in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza"... hemm, scusate, suggestioni del vicino 24 maggio....

Affronti un tema difficile. Difficile nel senso che hai preso un incipit che quando lo proposi pensavo fosse stato usato di più, cosa che non è avvenuta in quanto sei stata la prima ad usarlo. Parlare di handicap è difficile perchè occorre non rendere troppo partecipe il lettore alla naturale empatia che si prova leggendo, alla commozione facile intendo. Marco è stato un bambino fortunato, ha avuto qualcuno che lo ha compreso ed aiutato. Inevitabile per me pensare a ciò che sta accadendo nella scuola italiana, ai tagli imposti da chi ben sappiamo per cui le insegnanti di sostegno sono destinate a sparire, a meno che non vogliano dedicarsi al volontariato. La lettura della tua pagina mi ha ricordato Shine e la storia di quel bambino. Formalmente, ci sono periodi che avrei spezzato e una formattazione meno muro ne agevolerebbe (a me perlomeno) la lettura. Detto ciò grazie. A te come ai tanti che provano a fare "denuncia" con le loro pagine: anche questo è non essere indifferenti.

Sì, ho avuto dei problemi che sono culminati in un febbrone da cavallo. Credo che io somatizzo in questo modo lo stress. Ci sono, ci sono.
Mario, tu citi il 24 maggio: è una data importante per me, da 11 anni.
E poichè non so come sono messa domani, vado a ripostarla, come ogni anniversario.
Un abbraccio, e scusatemi, a volte la mia latitanza ha radici che non posso spiegarvi.

Danielina, sei guarita e mi hai anche commentato! Sono curiosa di sapere che succede il 24 maggio. Un abbraccione che spero non faccia mai rima con febbrone.

forse non motli ci credono, la la febbre somatica esiste eccome!
I vecchi la chiamavano febbre mangina, non so perchè, ma era una diagnosi esatta.

Provvedo al cambio password, dopo che ho appena inviato le nuove agli autori della settimana.

Chi ha altri racconti scritti e non è previsto per questa settimana, è pregato di scrivermi perchè ho perso il conto.

Grazie.

La storia non ha punto alla chiusura, e questo è bellissimo, perché il sogno di un bambino diverso che ha trovato il suo modo di comunicare, continua, e non è ancora finita.
Leggendo questa storia, come maestra, mi si può solo sciogliere il cuore. E' secondo me un mestiere in cui si deve rischiare di andare oltre gli schemi, oltre la "preparazione", sapendo ascoltare con il cuore e con gli occhi prima ancora che con le orecchie.
Soprattutto per i bambini che non sanno parlare, saper cogliere ogni segnale è fondamentale.
Mi spiace del ritardo PDGvenerdì, un racconto che tocca corde nascoste, e sa di storia vera e di simbolo per tante altre storie vere.

purtroppo ultimamente per vari motivi ho trascurato un po' il forum, ma ora ho intenzione di rifarmi. Leggo solo ora la storia di Marco e premetto che non sono brava a commentare. Prima di tutto i miei complimenti alla Penna per l'argomento trattato e per il finale cos' positivo. Sono anch'io un'insegnante e sono di fronte ogni giorno ai problemi dei ragazzi e mi rendo conto di quanto spesso sia difficile aiutare questi piccoli che avrebbero invece tanto tanto bisogno di tempo e attenzioni. Non mi sento all'altezza di fare osservazioni sul modo in cui il racconto è stato scritto, a me è piaciuto così com'è e basta. Buona giornata a tutto il forum!