| MOSCHITO - EMMA BRICOLA | |
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+6Nuccio Pepe Paolo Secondini Mario Malgieri Franca Bagnoli Daniela Micheli La Penna del Giorno 10 partecipanti |
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Autore | Messaggio |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 22:54 | |
| Certe mattine Giulia osservava il padre quando andava al lavoro, lo seguiva con lo sguardo mentre lui saliva sulla sua strana bicicletta a motore, quella col nome bizzarro, il Moschito. A lei veniva in mente un moscerino un po' dispettoso, un po' a causa del nome, un po' perché era sempre un problema riuscire a metterlo in moto. Suo papà cominciava a spingere sui pedali molto velocemente alzandosi in piedi e facendo forza, quando le ruote avevano percorso qualche faticosissimo metro, si udiva uno scoppiettio acuto ed uno sbuffo di fumo nero veniva sparato fuori da una piccola marmitta. A quel punto gli scoppiettii divenivano sempre più ravvicinati e quello era il segnale che il motore era partito. Allora suo padre si sedeva sul sellino di pelle nera e la salutava con la mano mentre si allontanava e la sua figura diventava sempre più minuscola fino a quando spariva dietro la collina. Lei tornava verso casa con un senso acuto di malinconia e non se ne spiegava il motivo. Era una strana situazione la loro. La vita in campagna che lei amava era comunque permeata dalle mille difficoltà quotidiane. L'acqua che mancava e doveva essere attinta al pozzo, la luce che andava e veniva a causa di un impianto elettrico obsoleto. Ma per Giulia era bello stare lì, specialmente la sera. Non chiudevano mai gli scuri in estate, era troppo appagante poter osservare il quadro del cielo sul tetto della cascina di fronte. La luna a volte si faceva tanto grande e vicina che sembrava volesse entrare in camera con loro ed il silenzio della notte era perfetto. Si udivano solo i grilli frinire e talvolta qualche gatto, in cerca di femmine da conquistare, urlava al cielo i suoi canti da innamorato. I rumori della casa non le incutevano nessun timore, li conosceva bene ormai, non li considerava rumori ma voci. La voce dell'armadio che scricchiolando la salutava, e quella delle tegole sul tetto che crepitavano per abbandonare il caldo del giorno e accogliere l'umido delle ore notturne. Se qualcuno si alzava dal letto nel cuore della notte, e faceva qualche passo sul pavimento di cotto antico e pieno di avvallamenti, tutta la casa risuonava dell'eco di quei passi. Ma non faceva paura nemmeno quel rimbombo, era il segno della presenza rassicurante degli adulti. L'odore polveroso degli anni si spandeva dappertutto e Giulia lo aspirava golosa e lo tratteneva in sé, lo conservava per ricordarlo anche il giorno in cui di lì se ne sarebbero andati. Perché sapeva che sarebbe successo. Presto o tardi, su sua madre avrebbe avuto la meglio la frenesia di cambiamento che le era usuale e avrebbe convinto finalmente il marito che il trasferimento era indispensabile, per il bene di tutti. Oltretutto sua mamma si trovava male in quel borgo. Anzi, lo odiava a morte. Non si era adattata a quella casa, alle difficoltà quotidiane che emergevano anche nelle cose più piccole e semplici. E la gente che viveva lì, l'aveva sempre guardata con sospetto e diffidenza. Perché era bella, perché arrivava dalla città, perché aveva studiato anche se donna. A volte la squadravano mentre sedeva sotto il pergolato dell'uva a leggere un libro e sussurravano scuotendo la testa . Secondo loro avrebbe dovuto essere in casa a cucinare e a pulire, oppure a cucire e rattoppare. Era impensabile che perdesse così il tempo e sprecasse soldi in libri. E poi aveva iscritto la figlia più grande alle scuole superiori. -Figuriamoci a cosa può servire lo studio a una donna! dicevano -Tanto poi sposerà un contadino e lavorerà anche lei in campagna. La madre a quei discorsi non dava peso. Ma soffriva in quella situazione e si sentiva in gabbia. Però aspettava un pretesto, un appiglio qualsiasi per scappare via di lì. Poi una notte successe qualcosa. Erano andati tutti a letto alla solita ora. Giulia dormiva in camera con la sorella . Avevano chiacchierato come sempre prima di addormentarsi, o meglio aveva parlato sempre Giulia. Marina che era molto più grande di lei si limitava a darle qualche risposta di circostanza. Era già fidanzata e le ore prima del sonno probabilmente avrebbe voluto restarsene in silenzio a pensare a Giovanni, non ad ascoltare quella macchinetta sputaparole della sorella più piccola. Poi si erano addormentate tutte e due, mentre le stelle occhieggiavano dalla finestra. Le svegliò l'odore di bruciato misto alle urla della madre:-Corto circuito! Corto circuito! Via via, brucia tutto. Le sorelle furono buttate giù dal letto e fatte scappare fuori in cortile. Il padre e la madre rimasero in casa mentre accorrevano i vicini, richiamati da quelle grida e dalle fiamme. Giulia e Marina guardavano spaventate ed impotenti con la voglia di precipitarsi dentro dai genitori che sapevano in pericolo ma furono trattenute al sicuro da un'anziana signora che viveva accanto a loro. Dopo un tempo che a loro sembrò interminabile il principio di incendio fu domato. La casa sapeva di bruciacchiato, le pareti dove c'erano i fili che erano andati a fuoco erano nere e non funzionava più la corrente elettrica. Tornarono in camera e cercarono di dormire. Ma Giulia sapeva che quell'episodio sarebbe stato quello che li avrebbe portati via di lì. Per sempre. Al mattino appena alzata, non avrebbe più visto la collina, quella collina che era la prima ad accogliere il sole quando veniva su dopo aver passato la notte nascosto da qualche parte, e poi il verde dei prati intorno, quei prati che regalavano serenità solo a guardarli non sarebbero più stati la medicina per le sue malinconie. Avrebbe rimpianto il profumo dell'erba, e il vento odoroso di fresco, e le mele rosse sull'albero del vicino, e l'albero dei fichi dove lei si arrampicava per mangiarli seduta tra i rami con un libro sulle ginocchia. E quel paradiso che quel posto era per lei sarebbe stato inghiottito dalle case di città e forse non lo avrebbe mai più rivisto. Con quei pensieri agitati in testa si addormentò, sognando di diventare un albero del bosco e di rimanere lì per secoli. Avrebbe voluto crescere tra le altre piante, seguire l'avvicendarsi delle stagioni. Godere del sole in estate e riposare nella cattiva stagione rabbrividendo al cadere dei primi fiocchi di neve aspettando la primavera.
Ultima modifica di La Penna del Giorno il 28/9/2010, 14:59 - modificato 2 volte. | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 22:55 | |
| PDG, la password è stata attivata. Torno... | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 22:58 | |
| Ci sono Danieluzza!Tutto a posto | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 22:59 | |
| oki vado a mettere il portale | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:11 | |
| Perfetto! A domani...Dio mio, quanto mi piace la canzone | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:22 | |
| ehm... avevo sbagliato il titolo :-D | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:25 | |
| non me ne sono accorta, moschito è giusto. Cosa avevi messo?
Ultima modifica di La Penna del Giorno il 27/9/2010, 23:27 - modificato 1 volta. | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:26 | |
| ossignore avevo messo MOSQUITO ora ho messo MOSCHITO qual è giusto?!?!? | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:28 | |
| Tutti e due vanno bene ma lascia così | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:29 | |
| PDG, questa pagina ha il buon odore dei ricordi dolci, di quelli che sarebbero da imbottigliare per non dimenticarli mai....
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:30 | |
| Sono andata a vedere su google, si possono usare tutti e due i nomi. Grazie | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:30 | |
| - Daniela Micheli ha scritto:
- PDG, questa pagina ha il buon odore dei ricordi dolci, di quelli che sarebbero da imbottigliare per non dimenticarli mai....
Ricordi da imbottigliare, che stupenda immagine | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:33 | |
| PDG, lo sai che nei titoli io sono bravina: è il titolo di un mio racconto, di un vecchio round, Un profumo da imbottigliare. E questa tua, mi ha lasciato l'identica sensazione addosso... | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:39 | |
| Mi pare di averlo letto però me lo vado a cercare e lo rileggo. Non sei brava solo nei titoli tu, anche nel testo fai la tua porca figura Nella mia pagina,ho trovato due virgole sbagliate e le ho messe a posto. E' incredibile come a volte sfuggano le cose anche dopo averle controllate più volte | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:41 | |
| E' giusto, in genere io ne tolgo perché le virgole le mangio a colazione, pranzo e cena fino a farne indigestione... | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:43 | |
| Io invece le dimentico.Notte, vado a nanna.A domani | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 27/9/2010, 23:44 | |
| vado pure io notte PDG e notte a chi passa | |
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Franca Bagnoli Star
Numero di messaggi : 1679 Data d'iscrizione : 02.04.10
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 00:05 | |
| Un racconto che rasserena ma anche suscita un velo di malinconia per la perdita di odori, sapori e colori che il progresso ci ha sottratto. Bellezza e semplicità di un mondo che sembra lontano secoli. Bella la figura della mamma che in tempi in cui la donna non era trattata troppo bene, sfidando i pregiudizi dei vicini, preferisce leggere un libro all' ombra di un pergolato piuttosto che dedicare troppo tempo alle faccende domestiche. Molto brava, Penna. Un abbraccio. Franca. | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 07:09 | |
| Buongiorno Penne!Vi saluto e vi offro la colazione | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 07:14 | |
| - Franca Bagnoli ha scritto:
- Un racconto che rasserena ma anche suscita un velo di malinconia per la perdita di odori, sapori e colori che il progresso ci ha sottratto. Bellezza e semplicità di un mondo che sembra lontano secoli. Bella la figura della mamma che in tempi in cui la donna non era trattata troppo bene, sfidando i pregiudizi dei vicini, preferisce leggere un libro all' ombra di un pergolato piuttosto che dedicare troppo tempo alle faccende domestiche. Molto brava, Penna. Un abbraccio. Franca.
Grazie dolcissima Franca! Forse quel mondo non è tanto lontano, siamo noi che non riusciamo a vederlo.La mamma è il personaggio chiave che sfida una mentalità che non le appartiene, nonostante il parere della gente va per la sua strada e fa quello che ritiene giusto. Una delle prime femministe attive che combatte usando come arma i gesti quotidiani. Buona giornata | |
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La Penna del Giorno Top
Numero di messaggi : 1013 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 07:24 | |
| E siccome sono già le sette e ventidue, mi preparo e vado al lavoro. Ci si vede a pranzo. Buona giornata a chi passerà di qui in campagna.La vendemmia è finita si sente già l'odore del mosto | |
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Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 07:52 | |
| Mosquito, per quello che mi ricordo io, lo costruiva la Garelli, il motorino era montato sulla ruota e trasmetteva il movimento con un rullo. In pratica era una bicicletta con un motore aggiunto e poteva essere utilizzato anche solo pedalando, se il motote, come spesso accadeva, non partiva. Aveva motorizzato alla buona campagne, paesi e cittadine. Ho fatto a tempo a salirci sopra pure io... Del tuo racconto mi è piaciuta l'atmosfera, il sincero amore per la natura che viene reso palpabile dalla bella chiusa, la rievocazione di un tempo non troppo lontano come anni (cosa sono una cinquantina d'anni nella scala dell'umanità?) ma abissalmente distante come modo di concepire la vita, il rapporto con gli altri e con la natura. Grazie PdG, bell'inizio di giornata | |
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Paolo Secondini Top
Numero di messaggi : 324 Data d'iscrizione : 07.06.09
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 08:07 | |
| Un saluto cordiale alla penna del giorno, il cui racconto sembra quasi un invito a immergersi nella bellezza semplice e pura della natura, specie nella parte finale. Ciao | |
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Nuccio Pepe Top
Numero di messaggi : 1010 Data d'iscrizione : 13.12.08
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 08:29 | |
| Anche in questo brano c'è l'amore, per la natura. Grazie per questa fresca pagina cara PdG. | |
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Franca Bagnoli Star
Numero di messaggi : 1679 Data d'iscrizione : 02.04.10
| Titolo: Re: MOSCHITO - EMMA BRICOLA 28/9/2010, 09:22 | |
| Grazie per il "dolcissima, cara Penna. Forse avrai letto il mio avviso agli amici di Penna. Io ho scritto un romanzo su Santippe, femminista addirittura del V secolo avanti Cristo. Quando uscirai dall' anonimato, mandami il tuo indirizzo in un nessaggio privato ed io te lo regalerò molto volentueri. Un abbraccio. Franca. | |
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