Rumori e droghe
nel vuoto lasciato dai pensieri
e nel fiume dei vomiti
la carpa cammina a retromarcia
Claxon marchiano tracciati
di noie al traguardo
mentre risate a guardia del riflettere
Il sabato è per terra
raccolto prima di seminarlo
impastato a deliri consenzienti
Copertoni sono palpebre
ruotano su pupille
sgommano su luciferini sguardi
cercando d’infilzare il tempo
Vomita lo stereo temporali,
fulmini le voci
nelle nebbie d’aliti,
schianto il futuro
acciuffato da sirene
Fiori senza radici
in luoghi dove nessuno
sognava trapiantarli,
sui giornali,fama d’un giorno
che famosi non vedranno mai
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Da:Destini E Presagi
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