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 ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7

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Marcello Devenuti
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Marcello Devenuti


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MessaggioTitolo: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime3/7/2008, 10:57

SABATO - La trasformazione finale
Fenomeni puramente casuali o reazioni necessarie?


Nulla era rimasto del paese. Anche la chiesa era sparita e, con essa, il Parroco insieme ad Angela e alla sua casa. Rimaneva soltanto il piccolo terrazzamento dal quale, immutati, si scorgevano la vallata discontinua e la massiccia catena montuosa. A vista d’occhio si potevano scorgere i prati, gli alberi e gli animali al pascolo. Tutto era immerso in un silenzio naturale, profondo e avvolgente.
Azzurra beccava ai limiti della terrazza, con colpi nervosi, interrotti da lunghe e inquietanti pause. Guardava le cose che la circondavano con occhiate superficiali ed assenti. Sembrava voler schivare tutto, come presa da altri problemi. Di tanto in tanto emetteva lamentosi versi. A volte allungava il collo fino a beccarsi la coda, quando questa si accendeva come di un fuoco interno. In quei momenti veniva presa da una smania parossistica: ricominciava il lamentoso verso, saltava, svolazzava e tentava di strofinare la coda dove il terreno era più morbido.

Era consapevole di quanto accadeva? Sapeva di essere al centro di un evento unico di cui, forse, era essa stessa causa ed effetto? Chi potrebbe dirlo...forse Angela, se fosse qui. La donna sembrava intendere l'animale, capirne suoni e motivi, ma....come affidarsi ai giudizi di Angela?

In fondo Azzurra era soltanto ed unicamente un animale, una gallina in procinto di fetare..................... "COOOOOOOCOCOCOCOCO- "
Era giunto il momento, infine "c.........................."
Cominciò a torcersi con violenza "co........................"
Stirando gli arti fino al limite estremo "coo......................"
La luce aveva preso a pulsare ritmica "cooco.................."
Finché qualcosa di viscido e gelatinoso spuntò "coocooo.............."
Faticò a lungo per liberarsi della cosa "coocooocooc......"
E infine le espulse, tra dolorose grida di vittoria "coocooocoococo"
FINALMENTE!

Quell'uovo, o qualunque cosa fosse, era in terra, ad un palmo dal suo becco. Azzurra lo smosse con le zampe, quasi a saggiarne la struttura. Era morbido, di forma ovale e aveva la consistenza di un palloncino sgonfio, poi riempito di acqua.
Azzurra sembrava guardare dentro quel grigio impenetrabile, poi gli zampettava attorno per tornare a curiosare, tentando si smuoverlo con il becco. Infine, forse soddisfatta, gli si mise sopra e, assestasi ben bene, cominciò a covarlo, emettendo rauchi "Croo-croo"
Il tempo sembrava immobile su quella terrazza, immutabile come una vecchia stampa appesa la muro che a volte, però, si anima per i brevi momenti di una sovraimpressione: lame di luce tra imposte accostate.
Azzurra, presa dal suo compito, era perfettamente integrata in quel miniuniverso. Ogni tanto muoveva il collo, a piccoli scatti, come per seguire un qualche accadimento. A intervalli irregolari, a volte ore, smetteva la cova e, scosse le penne in un veloce brivido, tornava a curiosare attorno a quella sua appendice. Questa si faceva sempre più consistente, assumendo, col trascorrere del tempo, sembianze più precise. Ormai sembrava un uovo, se non nella consistenza, almeno nella forma. Le dimensioni, però, sicuramente maggiori di quelle di un uovo, aumentavano ad ogni controllo della gallina.
La luce, specie di notte, fuoriusciva di sotto la cova, tanto che Azzurra appariva come immersa in uno spot luminoso. L'uovo (o meglio, la Cosa) aveva, ora, la durezza del vetro e, come il vetro, dava l'impressione della forza e della fragilità. Era opaca, come una superficie smerigliata, ma in alcuni punti la luce usciva abbagliante, attraverso fessure cristalline. L'oggetto si trasformava e, oltre a crescere lentamente, mutava la propria conformazione. Le piccole fessure di luce si allargavano e crescevano, procedendo lungo il processo di cristallizzazione.
Azzurra controllava più volte al giorno, avvicinandosi fino a toccarlo, per scrutarne l'interno segreto. Poi, soddisfatta, tornava alla cova e si ricomponeva nella sua paziente immobilità. Tutto durò sino a che, dopo un ennesimo curiosare, Azzurra emise il suo verso più alto, annunciando la propria intima soddisfazione. Poi si allontanò di circa un metro, rimanendo sempre rivolta verso la sua opera.
L'uovo (o qualunque cosa fosse) aveva raggiunto le dimensioni di un piccolo melone. Il processo di cristallizzazione si era completato ed ora stava in terra, appoggiato su una stretta base, mentre la parte superiore assumeva, sia pure leggermente, la forma cuspidale. Sembrava un soprammobile, uno di quelli che un tempo si tenevano sul tavolo del salotto. Era sempre luminoso, ma la luce si distribuiva diffusa, come proveniente da molteplici punti, tanto che, senza fastidio, era possibile guardare al suo interno.
Dentro c'era, in miniatura ovviamente, qualcosa di conosciuto, forme note e consuete: c'era, riprodotto nei minimi particolari, *il paese scomparso*. Tutto il paese! Ogni piazza e ogni via, ogni casa, dal Municipio alla chiesa ed ogni bottega con le sue insegne.
Azzurra guardava compiaciuta, mentre l'oggetto cresceva. Ora aveva le dimensioni di una grossa pallovale, con dentro, piccini-piccini, anche i dettagli, persino i rigagnoli d'acqua formati dalla fonte....si! Perché dalla fonte usciva acqua vera; perché c'erano animali che bevevano e uccelli che volavano; perché i camini fumavano impalpabili e sottili fili di fumo. Si! Perché il paese era vivo.
L'aria si era fatta tersa e la catena montuosa si stagliava nitida e netta. I cespugli della terrazza si lasciavano accarezzare dal vento, lambendo i confini di cristallo.
Azzurra ascoltava le palpitanti vibrazioni che venivano dall'oggetto trasparente e, a volte, rispondeva con versi appena accennati. L'uovo, se tale era, la sopravanzava di circa venti volte e, all'interno, si potevano distinguere i volti delle persone che parlavano, lavoravano, vivevano. Azzurra si avvicinò e cominciò a girargli attorno, come cercando qualcosa o qualcuno. La base di cristallo era aumentata notevolmente; non così l'altezza, tanto che ora somigliava più a una coppa rovesciata che non a un grosso uovo. Accostò il becco al cristallo, ma nessuno, la dentro, avvertì la sua presenza. Beccò più volte la superficie, ma tutto, in quella campana di luce, proseguiva come prima: tranquillo, normale, consueto. Piccoli uomini camminavano per piccole strade. Le campane della chiesa rintoccavano lente. Le auto correvano per le vie e la gente gesticolava nel mercato della piazza. C’era anche il Dottore.

il Dottore uscì dall'ambulatorio, con una chiave in mano. Si guardò attorno, come cercando qualcuno, poi si avviò verso il farmacista ed il prof. Severoni, che passeggiavano poco avanti:

"Quella donna mi farà impazzire. Era alle mie spalle e improvvisamente è sparita. Quelle frasi, quei discorsi...."
Don, don, don... le campane rintoccavano solenni…..

"Vorrei tornare al discorso sul comportamento e sulle trasformazioni..."
Vroooon.....

"Abbiamo parlato di modificazioni preesistenti, impresse su una matrice genetica, come se queste avessero un fine, anziché essere uno strumento......"
I ragazzi, davanti al bar centrale, cavalcavano spavaldi i loro motocicli: vrooon, vroooon, facendoli impennare o girando di trecentosessanta gradi sulla ruota posteriore…..

"Quando c'è una trasformazione comportamentale, noi siamo portati a ritenere che ci sia una causa scatenante che..."
"Pesce, pesce fresco! Venite, venite! Gamberi e vongole..." annunciava una donna dall'altoparlante di un furgoncino…..

"...abbia come fine il passaggio a un momento più alto, verso una diversità che, riassumendo parte delle caratteristiche precedenti, le rielabori..."
Un camion colmo di pietrisco attraversò la strada…..

"...e dia una risultante un ..gradino più su, e, comunque, un organismo più complesso ed evoluto..."
Il furgone del procaccia cominciò a scaricare i dispacci sulla porta dell'Ufficio Postale…..

"In effetti, vogliamo giustificare il nostro *essere-esistere* con teorie filosofiche più o meno gratificanti...”
Dal panificio la gente usciva, portando grandi involti di pane, mentre i bambini gustavano, quasi rapiti dal piacere, cartate fumanti di pizza rossa…..

"Il singolo e la specie sono solo un mezzo, tramite il quale il gene riesce a trasmettersi, di generazione in generazione"
Due vigili attraversarono la strada, diretti verso il Municipio….

"Mi ricorda l'aforisma di Butler, per il quale il pulcino è solo un modo con il quale l'Uovo riesce a fabbricare un altro Uovo"
L'auto dei Carabinieri era parcheggiata davanti allo spaccio, con la radio accesa e sintonizzata sulle frequenze riservate…..

"Quindi il cervello esiste perché esso favorisce la sopravvivenza e la moltiplicazione dei geni, quegli stessi geni che dirigono la sua organizzazione?"
La merciaia si accostò all'edicola, incuriosita dai titoli esposti in bacheca…..

"La mente è uno strumento che permette la riproduzione; la ragione è soltanto una delle sue varie tecniche...."
"Azzurra! Azzurra!" gridava Angela, con il volto schiacciato sull'interno del cristallo…..

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La cupola era enorme e cresceva ancora. Persone ed oggetti, ormai ad un terzo della loro grandezza originale, proseguivano la loro esistenza.
Il tempo scorreva e le persone erano sempre uguali a sé stesse: gli intellettuali parlavano, cercando di riempire le lunghe passeggiate. Gli operai e gli artigiani giocavano con i loro freddi meccanismi. I commercianti allineavano, con puntigliosa cura, i loro prodotti e i contadini si nutrivano del buon senso della terra. La gente comune, infine, continuava ad essere comune per gli altri e particolare per sé. Solo Angela viveva nella straziante consapevolezza (incubo di una mente infantile? Lampo demenziale?).

La donna, con le palme aperte e protese in avanti, cercava ancora la liscia, trasparente superficie: "Perché...ancora io? .....E se è solo un sogno, Azzurra, perché sognarmi uguale?"


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DOMENICA
Al settimo giorno la Gallina contemplò la propria opera,
la trovò buona e si riposò
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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime4/7/2008, 21:39

Commentare ogni singola pagina non credo abbia senso.

Lavoro prolifico, che sicuramente tiene molto impegnati....

Complimenti, Flusso!

Hai la stoffa dell'artista poliedrico....mi ripeto? Forse.

Dovresti scrivere dei libri, pubblicare....sicuramente lo avrai già fatto....nel caso contrario dammi retta....sai ho un certo sesto senso...

Sei padrone della scrittura , la domi in maniera fantasmagorica....Posso chiamarti Mangiafuoco.? Sai, esiste anche la quinta stagione, quella degli incendi....
_____gin
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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime5/7/2008, 18:35

ma si, lucignola divina
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Natascia Prinzivalli
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Natascia Prinzivalli


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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime17/9/2008, 11:31

Un piccolo capolavoro.

Meriterebbe di più.



_____gin
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Massimo Guisso
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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime17/9/2008, 12:48

Flusso e riflusso... ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 575356
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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime18/9/2008, 17:12

prendo il Pariet....10mg
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Penna Libera
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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime18/9/2008, 18:13

Mi viene ogni volta da pensare che certe pagine si commentano da sole.
Che dire di questa?
Basta leggerla per capire. Per commentare ci vorrebbe lo stesso linguaggio che usi, o almeno quaclosa che assomigli alla tua voce, al tuo sguardo.
Ma mica è facile. Servirebbe talento, virtuosimo, applicazione.
Certe pagine sembrano scritte così, tanto per fare, senza pensare, quasi pe gioco e invece ti accorgi che certamente hanno divertito chi le ha scritte oltre chi le legge, ma sono il frutto laborioso di un orto incantato.
Come dici? Mi sono incasinato pure io? scratch
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Marcello Devenuti


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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime18/9/2008, 18:36

ma va, pier!!!!

comunque, se vuoi autoflaggellarti, nella categoria -prosa- ci sono gli altri giorni della settimana....ciao casinista
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MessaggioTitolo: Re: ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7   ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7 Icon_minitime

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