So di voci
incastrate
in grate di paura...
Odo percussioni
di parole
ostaggio di suoni tarpati.
E il cammino
arranca nella verità
che appare sepolta
da usure
ridondanti catene.
Ed ogni viso
d'occhi frustrati,
impallidisce
di silenzio
che non semina
l'ardire all'ascolto.
Ma pur avanza,
fiero, indomito,
quel pensiero di luce
lungo il calvario
di infiltrate
coraggiose parole.
So di voci
apparentemente
spente dall'arroganza chiusa,
ma che, come luci di stelle,
pur soffocate da nubi
di minaccia,
palpitano ugualmente
nell'universo visibile,
da ogni angolo che respira
quel senso di libertà,
reclamo di ogni coscienza.