Avete Visto Giulio? ( solo per un consiglio)

LUNEDI’


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- Lo sai? Fioravanti chatta.

Simona Arpaia, trentacinque anni bruna, un metro e sessanta occhiali come fondi di bottiglia, ottanta chili; è segretaria nello studio dell’avvocato Fioravanti da dieci anni. Sbriga pratiche complicate, chiacchiera con la collega che lavora dietro la scrivania in fondo alla stanza, risponde a due linee telefoniche quando l’altra è distratta, impegnata o finge di non sentire, chatta con tre persone alla volta senza perdere il filo e stila un atto di compravendita per il giorno dopo.
Questione d’esperienza. Dice.

- Sere, per favore, la smetti di leggere e ascolti? Ti ho detto che chatta. Hai capito? Cha – tta!

Serena Di Maggio, la collega di studio più giovane, fa l’assistente da due anni. Fresca diplomata ragioniera al Leonardo da Vinci, ha trovato il posto grazie alla madre, intima amica della moglie dell’avvocato Fioravanti. Impara con zelo, s’impegna molto, ma adesso sta scrivendo un post da mettere nel suo Blog. Lo ha creato solo da una settimana, su Splinder.com, ed ha bisogno di cure.

- Come hai detto Simo?

Serena non alza nemmeno la testa, mentre risponde alla collega.
Troppo occupata. Troppo concentrata, troppo presa a fare finta di lavorare.

- Ho detto, che l’avvocato Fioravanti chatta. E di brutto. Hai capito!
- L’avvocato? Ma dài… e come lo sai?
- L’ho beccato sabato mattina. E sai che nick usa?
- Ma dàiii Simoooo… non mi dire…ha pure un nick particolare?
- Certo. E’ un chattarolo con i fiocchi l’avvocatone… Quello le cose o le fa bene, o niente.

La scrivania di Serena è di quelle super attrezzate. Legno e cristallo, neanche un granello di polvere. Ordinatissima: a destra la pratica Mondello, a sinistra l’appello in cassazione del Gentiloni, e nel mezzo quella benedetta presentazione in Power Point dell’avvocato per il convegno di venerdì.

- Simo! per favore, non mi prendere in giro. Ma se mia madre dice che è una perla. Tutto casa e lavoro, morigerato, patrocinante in cassazione, marito e padre esemplare; e tu ora che fai? me lo distruggi in un minuto? …dài, su, smettila!
- Ti giuro Sere. E poi scusami, che vuol dire? Secondo te solo i coglioni chattano?

Serena sembra la controfigura di Simona. Un metro e ottanta, secca e ricurva come un chiodo, capelli corti neri con ciocche viola, un anellino alla narice, praticamente piatta, avanti e dietro. Chatta anche dal lavoro, quando l’avvocato è fuori studio.

- Più, o meno Simo: coglioni e sfigati come te e me. E poi, scusa, come fai ad essere così sicura che era lui?
- Sere, se chiudi quel cazzo di BLOG e mi ascolti, ti spiego. Ok?
- OK… va bene ti ascolto: però sbrigati, che ho da fare…
- OK. Allora: sabato mattina ero a casa. Marco doveva passare a prendermi per andare al mare. Te lo avevo detto che andavamo al mare, no?
- Sì, mi pare… vai avanti, sbrigati.
- Insomma, lo stronzo telefona. Le otto, forse le otto e mezza. Esco da sotto la doccia e lui: - Scusa ho la febbre. Non me la sento di andare al mare. Ora, siccome che io sono una che non ci crede alle stronzate che gli racconta il su bel Marchino, faccio finta di nulla e gli dico che non m’importa una sega, che tanto da Giulia ci andiamo un’altra volta, che non si deve preoccupare, che è meglio se si riguarda. Insomma, cose così. Tanto lo sai, no? Avevo da collegarmi con Billo e restare a casa, mi faceva piacere…
- Andavate da Giulia? E chi eravate?
- Lascia stare Sere, che se ci penso ancora mi brucia.. e poi se mi stuzzichi, mi metto a parlare, divago e perdo il fi-lo. Insomma, dicevo… sai come l’ho conosciuto Marco? No? in una chat, qui di Firenze. Il mio bel fasullone lo conosco: se resta a casa, ha in testa una pigna. Allora mi sono detta: - mi gioco la Polo Cabrio nuova, che quello, al cento per cento, s’infila dentro un nick e va a fare lo stronzo per tutto il web…
- Perché? a te non ti ha rimorchiata sul Web? Suvvia, su,… non tergiversare…
- E certo, mi ha rimorchiata così, ma…
- E quindi?...

Il telefono non aveva ancora squillato quella mattina. Di lu-nedì, a quell’ora, la gente si deve ancora organizzare e le grane in un ufficio legale arrivano più tardi. L’Arpaia, infastidita, spinge il bottone rosso del telefono e risponde col viva voce, senza neanche alzare la cornetta.

- Ufficio dell’avvocato Fioravanti. Ah, buongiorno sign…. Mi dica! ….
Come dice? ...
L’avvocato? ...
No, signora, suo marito non è arrivato, e non ha nemmeno telefonato.
Sì, venerdì… è partito...presto… mi pare alle… per..
Come?
Si…sì, ho capito… va bene, va bene. Appena arriva la faccio chiamare. Buongiorno signora Fioravanti. Mi stia bene.

- … Allora…dicevo, … Hei, insomma mi ascolti? Ovvia su. Per fartela breve, sono entrata in chat con il mio nick segreto e…
- Il nick segreto? Ma quanti nick hai?
- E dài…Sere, quello lì, PallidaLuna. Ricordi? Quello che uso se non voglio che Marco sappia che sono in giro. In-somma, ero appena entrata, come ti dicevo, e uno mi scrive in pvt. Così, di botto, senza darmi tempo di guardare in gi-ro.
- Ma come? entri e “uno” ti manda un messaggio in priva-to? Ma dài, non ci credo... Che tipo…
- E già. Quello mi ha lasciato stranita, ma poi scrive Mi scusi, cerco una segretaria per uno studio legale. Conosce qualcuno?
- Cazzo …! ma chi era?
- E che ti devo dire, Sere? Mi sono sentita morire. Ho pensato questo mi conosce, mi ha sgamato. Insomma, mi era venuta la tremarella, un’agitazione, un’ansia, che non ti dico. Poi però ho guardato il nick e… indovina un pò?
- Era Marco?
- Ma che Marco. Uno mai visto prima. Però aveva un nick particolare… Indovina un po’? …
- Che nick era?
- Ti ricordi il nome della barca che vedemmo a Napoli l’estate scorsa? Di legno, bellissima con le bandiere colorate e col bel figo, castanobiondo, abbronzato e palestrato al timone?
- Quale? quella barca con i cuscini blu che stava in porto, vicino a quella noleggiata da Sergio?
- Sì, quella: ti ricordi come si chiamava? Si insomma, il nome…
- Mi pare, …il Mascalzone… anzi no: Mascalzone latino, o qualcosa del genere. Almeno credo.
- Ecco, brava. Quel nome lì... Il nick del tizio era quello: MASCALZONELATINO.
- E allora? Questo che c’entra con l’avvocato Fioravanti? Come fai a dire che era lui?
- Sere, quello non cercava una segretaria; quello imbroc-cava. Dopo tre ore stavamo ancora parlando e più ci parlavo più mi sembrava che lo conoscevo. Hai presente quando non riesci a mettere bene a fuoco? Poi però gli parlo del mio divorzio e quello mi scrive se hai bisogno di un avvocato…, non ti riguardare, ho uno studio legale, se prometti che non lo dici in giro, ti scrivo il numero... Tu pensa! Guardo il monitor e vedo comparire quel cazzo di numero della linea privata dello studio. Sono rimasta di sale. Prima, pensavo che era Marco, ma poi.. a quel punto, dovevo sapere. Insomma…, non ti dico, mi ha tirato una manfrina che non finiva più. Matrimoni, convivenze, errori di gioventù, tutte le cazzate sulle possibilità che una nuova storia ti offre. Poi alla fine mi fa E se ti lasciassi il cellulare? Così fissiamo una sera a cena per parlarne. Non è meglio? E io zitta. E quello insiste e mi manda il numero di cellulare sul video. Quel numero… Cazzo, lo conosco a memoria, era proprio il suo. …Insomma, quello privato… hai capito no?…

Il telefono squilla ancora, la settimana è appena cominciata e Simona Arpaia e Serena di Maggio, sono già stufe.
Risponde Serena, battendo sullo scatto l’Arpaia, che le lancia un’occhiataccia e un sorriso.
Quando alza la cornetta è come se avesse sollevato il coper-chio fetido di un bidone della spazzatura.

- Studio dell’Avvocato Fioravanti, buongiorno…. Sì, mi dica. Certo, l’avvocato Giulio Fioravanti. Mi dica.. No…, non l’ho visto stamattina… Ma chi parla scusi?... Non lo vedo da venerdì. Mi scusi ma chi lo desidera? Lei è…. Ma tu guarda questa!

- Simo, ma chi era ?

- Non so, una tizia.

- Una tizia? Come una?

- Sì. Ha detto che si chiamava Orchidea, cercava Giulio, poi ha riattaccato. Una strana, … con una voce..!

Di questa "roba" ho scritto diversi capitoli. Non so decidermi se buttarlo o cointinuare. C'è qualcuno qui che mi può dare un consiglio sincero?
Questo è il secondo capitolo... nel caso, potrei farvi leggere il resto.

... censura sul singolare maschile di orchidea... (aliass esclamassione agnostica che peraltro coincide con il mio alter nick segreto: forse non dovevo far sapere al mondo dell'esistensa della Guissa: così rimorchiavo anch'io qualche vecchia chiatta da demolissione a Porto Vado, ma ancora buona per saltarci sopra come Biancaneve ai sette nani)....

Io la leggo volentieri!! E se la pubblichi, in ogni caso poi mica ti squalificano al Nobel della Letteratura a Stoccolma per dopingsss....

proprio carino, Pier.

La chat è un 'bene' di consumo che rende le persone consumate e consumabili con la loro esatta data di scadenza.....
Da consumarsi preferibilmente entro e non oltre il XXXXXXXX !

Ma Fioravanti non era scappato a Caracas con quella ballerinas, Cagliostras??

Consiglio: continua.
Belli i dialoghi, scorre. Intriga. Dov'è il dubbio?

bravo Pier penna io continuerei, dopo lo spavento iniziale li segui volentieri, e ci trovi sorrisi, che hai fatto sicuramente tu, e sicuramente noi.
si pero' non fare come il tuo socio, che prima pubblica l'ultimo poi il primo a caso sparso..............

Aspetto il seguito

___gin

Tutta la settimana mo? di nuovo?

continua continua.....

continua, continua.....

Il racconto è carino Penna, ed i dialoghi buoni .. certo è che avrei goduto di più se il Fioravanti avesse incontrato la moglie, questo tipo di uomini non li posso vedere ....

Io l'ho visto uno che assomigliava al tipo. Me lo fai rincontrare?
Aspettiamo...

Ve la siete cercata...
Grazie.
Ps
Rubinia, il tuo avatar è una favola. Non lo cambiare.

Fatto!Anzi no, non lo faccio...insomma lo lascio!

Grazie Rubi

Penna Libera ha scritto:

Di questa "roba" ho scritto diversi capitoli. Non so decidermi se buttarlo o cointinuare. C'è qualcuno qui che mi può dare un consiglio sincero?
Questo è il secondo capitolo... nel caso, potrei farvi leggere il resto.

E il primo? Dov'è?
Ora un po' per volta arrivo a quello di oggi...

Mi sa che arrivo a fuochi sparati...
Scusa P.L., ma qual'è il primo? ...C'è forse una domenica sera... della settimana precedente?
Servono coordinate.

Io ti avrei risposto di continuare.
Tiene alla grande e si legge più che volentieri, vado a continuare la lettura.

clelia