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| | La parola ci illude? | |
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+3Daniela Micheli rubinia Rosario Albano 7 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 30/9/2008, 21:21 | |
| ah ragà, sinceranente non so se mi prendete in giro o sono io che non riesco a connettermi sulla vostra lunghezza d'onda, ma va bene lo stesso: stiamo liberando la parola... sì, qui e là noto delle discrepanze, ma le crepe non sono forse le fessure da cui svola via la poesia? ...a proposito di discrepanze <Ma esso corre in piccoli inestricabili rivoletti, e non graffia la tua porta d'entrata con abbastanza tenerezza per tenerci a galla.>>Amelia ROSSELLI DISCREPANZE LIRICHEDiscrepanze e fenditure, meglio: Fessure e striate lacerazioni! Una vecchia musica come palizzata, Un fischio avverso come torre, Un cinto per il cuore e la capanna… Ma la parete è coperta di buchi, Tane di ragno, celesti passioni, di più: Un'antica ordalia, una nenia usata, La luna regina e ladra pallida, L'alcova madida di perle e niente! Nuvole di sospiri: ho timore Che mi ascolti il lupo cattivo, L'orco della diaccia realtà profana! E se il sipario all'improvviso, ecco, Si lasciasse sensualmente cadere: In un vortice d'abbràcci, svanirei… Discrepanze e graffiature, meglio: Una cicatrice ridente, un ghigno Fotocopia di me stesso; screpolarsi Oltre, ora più che mai: liricamente… Di marmellata, vate, devi spargermi, Non di critiche, figlie di madre routine! comunque il dibattito continua... | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La parola ci illude? 30/9/2008, 21:34 | |
| le menti omologate ? dai, c'è da ridere e da rodere. E' inquietante, sembrano uscite da Auschwithz (la foto), invece gli omolgati erano gli altri. I tedeschi, guarda te. come non ti si capisce ? e chi lo dice ? ognuno dice e il dibattito continua... |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:02 | |
| N.d.c: nota del commentatore: io non prendo in giro - in alcuni casi solo benevolmente, sensa malvagità. E' che mi sento un vecchio metallaro metalliko... A proposito di fessure... hem, Alky: secondo me Net intendeva dire che è lui che non capisce gli altri, non riuscendo a connettersi sulla medesima lunghessa di onda su onda, come forse avrebbe detto il favoloso Bruno Lauzi... | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:05 | |
| Risposta sintetica (misto lana): sì, la parola DEVE creare Illusioni, come direbbe Richard Bach. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:06 | |
| Mi devo esser persa qualche passaggio. Chi prende in giro chi | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:13 | |
| Dany.... Dany? Danyyyyyy!!! Per recuperare i passaggi prenditi due giorni di ferie... | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:16 | |
| Amò, non c'ho tempo per andare a fare la pipì, ci sta pure il cesso intasato e per liberarmi mi tocca fare chilometri e chilometri... e le ferie le prendo per venire a Genova, a conoscere te e vedere finalmente, con i miei occhi, l'aureola da santa della Guissa! | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:17 | |
| "Questa gliela dico a mia moglie!" (Tenente Colombo). | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 12:19 | |
| E fai bene. E, visto il titolo della pagina dove stiamo c*****ndo, dille pure che le mie parole non sono una illusione, ma che lo penso davvero di lei! Rido | |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 18:05 | |
| - Daniela Micheli ha scritto:
- E fai bene.
E, visto il titolo della pagina dove stiamo c*****ndo, dille pure che le mie parole non sono una illusione, ma che lo penso davvero di lei!
Rido visto e preso atto degli ultimi "cifrati" interventi, penso di postare quet'altra, spero di aver centrato l'argomento... comunque fa parte della stessa silloge DIALOGHI SEGRETIIn un muro di pietre-paure, s’apre La falla: porta concava con l’eco. S’apre il brusio appena sormontante E precipito in un tondo di voci, Cerchio vociante: dialoghi di spine, Veleno che parla e si ripete. Parla e taglia il mio orrore! Parla e l’intimo torpore arde! Parla e una visione nuova viene: Luce dialogante, l’aria invadi! Frasi accordate ad arpe sacre, Parole, strade infiorate di fuoco. E segreti, denti di drago serrati, Si sgretolano in polline vivo E ricoprono eburnei pilastri: Alte colonne di marmo-certezze, Piedistalli e architravi del tempio Me stesso; eretto sul fragore érto: Aulico suono del mio mesto silenzio... per ora ho concluso l'intervento, a voi la parola! Il dibattito continua: | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 18:42 | |
| la foto mi fa pensare effettivamente che ce l'abbiamo lunga tutti quanti. tagliala che è un orrore veramente ! rido. la conoscenza delle lingue è cosa controproducente, quando si moltiplicano poi è ancora peggio. ahahhah mesti saluti |
| | | Roberto Miano Top
Numero di messaggi : 520 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 18:49 | |
| come possiamo parlare del ruolo della parola correlandolo ai poeti...? io considero poetico un pensiero che non necessariamente qualcuno scrive... ci sono persone semplici, incapaci di esprimersi al meglio eppure "sono clown che collezionano attimi"... la parola ha una funzione artistica se per arte intendiamo la capacità di fermare qualcosa perché non diventi un segreto (le cose della vita fanno piangere i poeti e se non le fermi subito diventano segreti, cantava venditti)...
io discuterei sulla presunzione poetica e dell'essere poeta... il saper usare le parole bene secondo me significa ben poco... secondo me la parola deve comunicare coerenza... la finzione, fatta eccezione se artata, non mi permette di apprezzare l'uomo... questo il vantaggio dei siti di scrittura... ci permette di vaglaire chi siamo...
sta a noi non solo essere onesti, ma sinceramente seduti in cerchio per scambaire parole che abbiano capacità "obiettiva"
ne ho piene le palle di poeti che ti indicano la luna tra le righe per toccarti il culo sopra le righe... se l'ignoranza è una brutta bestia, la cultura de-scritta nasconde mostri peggiori... la coerenza è l'orizzonte raggiunto il quale vorrei saper morire...
rob | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: La parola ci illude? 1/10/2008, 20:01 | |
| [b]Senza più parole. ( Ginevralapazza).
Le parole mi hanno stancato. Ho deciso così di sedermi, come si seggono ancora le vecchie del sud, su una piccola sedia di paglia a guardare chi passa. Così udrò le parole degli altri, senza ascoltarle. Leggerò le parole degli altri, senza scriverne di mie. Sarà la ripetizione di ciò che è sempre stato: la ragione degli altri Le parole impegnano, equivocano, non si fa in tempo a disclipinarne una, che già mille altre fuggono. Un tempo possedevo un orfanotrofio lessicale, forse sarebbe meglio chiamarlo lager. Io ero sia Kapò che Blokova. Tirranica e despota, credevo di avere la supremazia su di loro. Quando le passavo in rivista non ho mai avuto pietà, non si puo’ per chi è nato dal peccato della superbia. Perchè questo sono le parole: eretici suoni satanici. Un tempo esisteva il gesto, era un dio semplice, naturale, comprensibile, mai arrogante, presuntuoso o equivocante. Era un dio fatto di occhi, di pelle, di sangue. Poi, chissà perchè, un giorno da un gesto di labbra forse contaminato, nacquero le parole. Il gesto morì e nacque l’equivoco. Quando facevo la Kapò, o la Blokova, tanto è uguale, possedevo ancora l’arroganza grammaticale e facevo volteggiare per aria il mio scudiscio semantico. Loro si prostravano subdole, babiloniche mentitrici, come satrapi sottomesi o marrani usurpatori delle cose proibite. Mi presentai al lager, con tre valigie di parole, il cambio necessario per la permanenza. La valigia con le parole materne, quella dell’eros ingannevole ed infine quella delle assenzepresenze. Ho creduto di domarle. Ho solo creduto. Quando la notte scendeva, nella solitudine della mia camera, poggiavo sul letto la valigia delle assenzepresenze. Come lucciole uscivano, volteggiando sulla mia testa. Con loro non sono mai riuscita ad essere cattiva. Erano le parole più fragili, quelle non dette, ancora ectoplasmi onirici. Erano le immagini delle parole, evocative presenze di assenze. Era il tempo in cui dormivo diagonalizzandomi in un letto, che prima mi aveva visto linea retta, parallela ad un’altra, assenzapresenza euclidea. Piangevo. Poi, come sempre arrivava il giorno. Indossavo la divisa di ordinanza ed iniziavo il mio lavoro. Ero rispettata e temuta. Un giorno, forse a causa di una mia distrazione, un gruppetto di facinorose, approfittando della debolezza del risveglio, s’impossessò di me. Mi colonizzarono la schiena e il braccio destro. Iniziò un lento e progressivo declinio. Non riconoscevano più la mia autorità. Mi scacciarono, anagrammando il mio nome. Adesso sono stanca. Il tempo che passa su di me, ha la villania di un estraneo che bussa troppo forte alla porta. Oggi dico addio alle mie parole. Mi rifugierò nel gesto dei gesti, chiudendo gli occhi, come di chi dorme o di chi muore.
______gin[/b] | |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 09:59 | |
| Buon giorno! Ci ho pensato su quasi tutta la notte, ma trovo gli ultimi due interventi: di miaghi e di Ginevralapazza, congruamente provocatori e giusti (se li ho interpretati bene) che non posso non rispondere, chiamando in causa due giganti della poesia (del resto li ho già citati in un mio intervento all'inizio), Paul Celan e Amelia Rosselli, che invito non solo a rileggerli ma a praticarli, carnalmente, come dovrebbe essere praticata la POESIA... "io discuterei sulla presunzione poetica e dell'essere poeta... il saper usare le parole bene secondo me significa ben poco... secondo me la parola deve comunicare coerenza... la finzione, fatta eccezione se artata, non mi permette di apprezzare l'uomo... questo il vantaggio dei siti di scrittura... ci permette di vaglaire chi siamo..." d'accordissimo: Celan è stato l'uomo prima che poeta che ha sostenuto: dopo la Shoah la parola è morta!Spazzata via dal vento raggiante del tuo linguaggio, la variopinta chiacchiera dell’esperienza ammucchiata – la poesia dalle cento lingue, menzognera, il niente di poesia. Sgombrato dal moto vorticoso, libero è il sentiero nella neve dalla forma umana, la neve penitente, verso le tavole del ghiacciaio, verso le stanze ospitali. Al fondo del crepaccio dei tempi nel favo del ghiaccio attende, cristallo di fiato, la tua non intaccabile testimonianza. Ammasso di parole, vulcanico, sopraffatto dal fragore del mare. Sopra, la ciurma fluttuante delle anticreature: lei issò la bandiera – copia e imitazione incrociano vane seguendo il tempo. Fin che tu lanci fuori la parola-luna donde accade del riflusso il miracolo e il cratere, al cuore conforme, testimonia scoperto degli inizi, le nascite regali. ... "Ho creduto di domarle. Ho solo creduto. Quando la notte scendeva, nella solitudine della mia camera, poggiavo sul letto la valigia delle assenzepresenze. Come lucciole uscivano, volteggiando sulla mia testa." La Rosselli, invece specularmente è stata colei che ha dato voce dislagante e dislessica alla follia e al vuoto umano... Mi truccai a prete della poesia ma ero morta alla vita le viscere che si perdono in un tafferuglio ne muori spazzato via dalla scienza. Il mondo è sottile e piano: pochi elefanti vi girano, ottusi. Perdonatemi perdonatemi perdonatemi vi amo, vi avrei amato, vi amo ho per voi l’amore più sorpreso più sorpreso che si possa immaginare. Vi amo vi venero e vi riverisco vi ricerco in tutte le pinete vi ritrovo in ogni cantuccio ed è vostra le vita che ho perso. Perdendola vi ho compreso perdendola vi ho sorpresi perdendola vi ritrovo! L’altro lato della pineta era così buio! solitario! rovinoso! Essere come voi non è così facile; sembra ma non lo è sembra cosa tanto facile essere con voi ma cosa tanto facile non è. Vi amo vi amo vi amo sono caduta nella rete del male ho le mani sporcate d’inchiostro per amarvi nel male. Cristo non ebbe così facile disegno nella mente tesa al disinganno Cristo ebbe con sé la spada e la guaina io non ebbi alcuna sorpresa. Candore non v’è nei vostri occhi benevolenza era tanto rara scambiando pugni col mio maestro ma v’avrei trovati. Vi amo? Vi amerei? Tante cose nel cielo e nel prato ricordano amore che fugge, che scappa dietro le case. Dietro ogni facciata vedere quel che mai avrei voluto sapere; dietro ogni facciata vedere quel che oggi non v’è. (da Appunti sparsi e persi, 1966-1977) Tu che mi percuoti di parole acquetati: che la mia anima sale in silenzio su per la sordida luna A questo punto, che dite, non è il caso che me ne stia un po' in silenzio? ...almeno in questo topic... P.S.Ginevra, il tuo pezzo l'ho trovato assolutamente straordinario, credemi non sono abituato a fare piaggerie, ma è proprio la tua ironia il mio ideale non solo di poesia e/o arte, ma di vita!! ... ma il dibattito deve andare Avanti! (the show must go on!!) | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 10:05 | |
| Le rincorri per tutta la vita; alcune volte le sfiori e nemmeno ti rendi conto di quanto sei stato vicino all’afferrarle e farle tue. Si allontanano, senza lasciarti addosso il fresco sudario della perdita perché non hai avuto il tempo di riconoscerle e di appropriartene. Continua la tua ricerca, alcuni giorni con serafica calma; altri, invece, preso da avulsa ansia di possesso. Ogni tanto ti arrendi. Inerme, recuperi dal baule quelle che negli anni trascorsi hai stipato previdente come formica. Ritrovi quelle piccole e senza senso di labbra piccine. Quelle irriconoscibili di un timbro di voce che abbandona adolescenza; afferri con mani rabbiose quelle dei dolori passati e ti stupisci di come, ancora, sono dolenti pur se mute. Frughi ancora, fino che le unghie sanguinano a raschiare il fondo tarlato del baule: sono finite, pareva così stipato ed invece, ora, è pieno solo del nulla. Le guardi volteggiare e le abbracci con rimpianto prima di rinchiuderle nuovamente, dando loro appuntamento alla prossima giornata di malinconia. Ecco, ora c’è il silenzio che sovrasta. In mezzo ne arriva una, una soltanto che sovrasta di un tono tutte le altre, t’afferra con la sua pienezza, la sua rotondità; ti stupisci di quanto è bello vederla aleggiare sospesa. E’ tonda. Sussurra. La tieni in bocca, la fai rotolare piano da gota a gota, saggiandola con lingua ed assaporandola lentamente, ché si sciolga piano a lasciar palato pieno di miele e vaniglia. Ne arriva un’altra all’improvviso e la sputi subito, ha sapore di fiele a disgustare e nemmeno una sorsata della trasparente acqua dell’indifferenza riesce a togliere il gusto amaro che si appiccica a denti come tartaro. Sorridi e scuoti le spalle: non vuoi rinunciare a nessuna parola che ti sarà regalata; presto sarà il momento del silenzio immoto e sai arriverà l’attimo che ti accontenteresti anche di sole parole di fiele. Stai zitto, ora. Ascolta e basta. E lasciati ascoltare. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 10:05 | |
| Visto che pare leggi solamente il tuo post, continuiamo qui il dibattito... | |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 10:42 | |
| - Daniela Micheli ha scritto:
- Visto che pare leggi solamente il tuo post, continuiamo qui il dibattito...
beh potrei essere cattivello, e quotarti l'elenKo, in cui ho postao fin ora, ma sarebbe un altro inutile elenko! A buon intentitor (mo ci vuole proprio) poche parole!... Invece ti dico (perchè sono buono in fondo in fondo...) che a leggere il tuo brano sono rimasto basito! Bello, intricante e sinuoso... Bell'esempio di prosa poetica dove vien fuori la DONNA! io lo metterei nella sezione dell'eros... m'ha attizzato! In tutti i sensi!!! Sempre servo Vostro, Madonna Admin! | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 11:15 | |
| "P.S. Ginevra, il tuo pezzo l'ho trovato assolutamente straordinario, credemi non sono abituato a fare piaggerie, ma è proprio la tua ironia il mio ideale non solo di poesia e/o arte, ma di vita!!" Grazie.
L'ironia ci salverà?
mah....credo che sia uno strumento di una bellezza unica, pur nella sua perfidia.
Perfidia raffinata che si rivolge esclusivamente a chi la usa, lasciando negli altri forse un sorriso. ( sardonico?)
La discussione è sicuramente interessante e coinvolge l'arte in generale,
ma secondo me, il concetto di arte e di fruizione o meglio conoscenza della stessa. Sempre qui, ho cercato di innescare una discussione al tal riguardo, sul significato apparente o presunto ( epistemologico) della bellezza dell'inganno e o illusione e della consapevolezza poi del piano artistico...bla bla bla..... ( http://www.inpuntadipenna.org/in-punta-di-prosa-f1/bisensualmente-t2792.htm?highlight=bisensualmente
Ho detto troppo, vado a rifugiarmi nella mia leggenda ( una la giorno tiene lontano lo stress di torno)
______gin
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 11:50 | |
| sapete che c'è ?
che definire l'ARTE è praticamente IMPOSSIBILE. Io ci rinuncio. Ma non perchè sia impraticabile. |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 11:58 | |
| Modestamente, io sono un GITANTE della poesia... | |
| | | Roberto Miano Top
Numero di messaggi : 520 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 12:09 | |
| nella fattispecie, massimo, un dì-gitante
rob | |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 12:25 | |
| - Massimo Guisso ha scritto:
- Modestamente, io sono un GITANTE della poesia...
aho GUISSO, allora non era morto paperino, era andato solo a fare il corso d'addestramento, BENE!! Con PAPERINICK sono "augelli senza zuccheri" per gli infedeli ( achi? a che? a che cosa?)!!! OT Arguto guitto sai che hai centrato il fattaccio, sulla questione nick?! ma mai è poi mai ne parlerò pubblicamente: è un fatto di pelle (rossa)!! -chiuso OT | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 2/10/2008, 12:29 | |
| "E' un fatto di pelle e ossa" (Carla Bruni). | |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 4/10/2008, 18:32 | |
| Mi sembra che il dibattito stia languendo... quindi possiamo dire di essere arrivati: A FINE LETTERATURA…L'inutile poema sta già scritto!L'ultima parentesi di fango è chiusaEd arriva appena un'aria di noiaPercuote carezzevole la testaRipetutamente asfissiante…Una cinquina d'insulti ad AtenaUn conato come scusa per voltarsiMa l'Epica canzone è terminata!Gli occhi s'avvoltolano nel sonno:È l'estasi debilitante del soleDella luna e di quel che rimane:Una notte rosa di vetro e artigliFiore che esala urticante alitoIn un cespuglio tutto spigoli e amen!Ma il cantico è l'estremo saluto…Un romanzo conchiuso nel mezzoUna sinfonia tutta fiamme e crepitiiUn racconto trama di raggiri eUna saga quale voce rantolante:Ma il rullo è arrivato all'estremo…Ancora un singulto di voracità:Ecco balenare l'apocalisse:Nel sangue appare la parola FINE! | |
| | | franco t. Top
Numero di messaggi : 249 Data d'iscrizione : 11.07.08
| Titolo: Re: La parola ci illude? 4/10/2008, 20:59 | |
| Per il momento mi limito a dirti che sei un buon affabulatore. Ti leggerò quando potrò. Ars poetandi o poetica? Avere o essere? Ho perso il filo, tra le tue righe e i commenti. Sorry | |
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| Titolo: Re: La parola ci illude? | |
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| | | | La parola ci illude? | |
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