Ho un debito e li onoro sempre.
Segue.... Tarma Letale
Ci sono delle sere in cui non riesco a dormire. O meglio, io ci riuscirei benissimo se non mi telefonasse Emma che mi coinvolge in dibattiti estenuanti. Emma è una cara ragazza, molto intelligente e dotata, non è per niente bella, anzi, esattamente l’opposto: è di una bruttezza così profonda da non essere neppure brutta. Insomma un paradosso.
Non è particolarmente alta, anzi è bassina, credo sia sul metro e cinquantacinque e porta sempre in testa degli occhiali da sole, anche in piena notte. Lei dice che servono a slanciarla. Tesoro mio, per slanciare te non bastano gli occhiali, usa un telescopio a rifrazione. Ha i capelli talmente dritti e rigidi da sembrare uno di quei portachiavi a pallina pelosa fatti a Taiwan, e purtroppo il colore è simile. Sì, perchè Emma si fa la tinta in casa, con i colori trendy, dice lei, quelli che vanno di moda. Peccato che siano quelli di moda per le automobili, infatti in questo periodo li ha di un bel color oro metallizato, credo della Renault. Ha gli occhi un bel colore nocciola con lo sguardo intenso. Ha solo un piccolo problema di strabismo.
Lo strabismo di Venere, verrebbe da pensare. No, il suo deve essere di Plutone perchè è talmente strabica che riesce a vedere con un occhio l’orecchio interno sul lato opposto. Non è che ci voglia un grande sforzo, a ben pensarci, perchè ha le orecchie a sventola, e questo è, tutto sommato normale, ma di una dimensione tale che sembra abbonata a Stream e D+ con parabole separate. Io sono convinto che l’aspetto fisico sia poco rilevante, in effetti nel caso di Emma è assolutamente poco rilevante. Per nulla.
Comunque ha un’intelligenza fuori dal comune. Credo la tenga parcheggiata in provincia.
Ma soprattutto Emma ha una fissa: gli uomini. Si dichiara single, femminista, incazzata e prigioniera. Prigioniera del sistema, che le impedisce di avere un regolare fidanzato. Non so perchè ma nessuno vuole stare con lei, eppure è disponibile, simpatica a suo modo, cucina divinamente ed è sempre pronta a fare cose, un vero vulcano di idee.
Per esempio lei è regolarmente innamorata di di due uomini. Uno appartiene al giro delle conoscenze, l’altro è di solito un attore. Si, un attore. In questo periodo Nicholas Cage. E Giorgio. Che non se la fila manco di pezza, come si dice, e infatti Emma sostiene che se Giorgio non la pensa, lei almeno può pensare a Nicholas. Bella filosofia, mi sa che domani mi innamoro di Sandra Bullock.
Emma poi scrive. Scrive sul suo diario, che credo sia più triste di quello di Anna Frank, e soprattutto scrive poesie. Lei le chiama così. C’è stato un periodo in cui Emma è stata innamorata anche di me.
Un assedio tenace. Fatto di telefonate, agguati improvvisi con torte al marzapane, a me che non mangio dolci, e con poesie scritte su foglietti che mi faceva trovare sotto il tergicristallo.
Una mi è rimasta impressa, diceva :”Ti voglio, ti voglio, ti voglio, per te adesso mi spoglio”, ussignur!.
Quel giorno ho pregato: “O mio caro e buon Gesù, fa che non respiri più”. Lei, ovviamente. Per un lungo periodo ho sperato che quei biglietti sotto il tergi fossero delle multe, contravvenzioni qualsiasi, che so “Fari sporchi”, “Sedili in disordine” oppure pubblicità, quelle del tipo “Ti prestiamo 1 miliardo in un’ora anche sei sei latitante”, insomma qualsiasi cosa, ma non le poesie di Emma.
Per fortuna mi ha salvato l’arrivo di Giorgio. Quando si è manifestato ho trovato un ultimo biglietto di Emma:”Sei insensibile e sordo al richiamo dei sentimenti e dell’attrazione fisica. Ti lascio perchè non mi meriti”.
Grazie al cielo. Attrazione, sì, da circo. Da quella volta mi ha lasciato in pace, almento per quel che riguarda il fidanzamento e mi ha chiesto che rimanessimo buoni amici, in virtù del nostro passato! Non l’avessi mai fatto.
Ogni sera mi becco una sua telefonata. Se non ci sono o non rispondo mi lascia in segreteria i suoi messaggi, meglio sarebbe dire monologhi. Se scade il tempo, lei richiama e continua. Insomma non passa giorno che non mi becchi la razione di Emma. Io le ho consigliato di comprare un computer e collegarlo a Internet. Su una qualche dannata chat potrebbe trovare l’uomo giusto, insomma qualcuno che esca con lei, che se ne innamori. Voglio dire, se davvero esiste l’abominevole uomo delle nevi, lo yeti, mettiamo una postazione Internet sulla alture intorno a Katmandu, prima o poi si collegherà, giusto? Questa sera mi sta intrattenendo con una delirante teoria socio-politica. Lei sostiene che fare sesso, insomma scopare, sia un diritto oltre che un dovere civico. Si, perchè lei sostiene che se ci diamo tanto da fare con il volontariato, le donazioni o le maratone televisive per la raccolta di fondi a favore dei meno fortunati, insomma, se esiste 30 Ore Per la Vita, perchè non esiste anche un 30 Minuti per Emma? Chiedo tanto? Emma, tesoro, replico io, l’amore non è fatto di solo sesso. E’ una miscela di cose, sensazioni, sentimenti, pulsioni, sguardi, mani che si sfiorano occhi che si incrociano, si vabbè i tuoi lo fanno da soli, e parole, tante parole che escono dal cuore. Molte di queste sussurrate all’orecchio.
Emma, ma come diavolo si può fare con te, che hai due fusi orari tra le orecchie e ci vogliono tre ore a sussurarti “Ti voglio bene…. Tesoro”?
Ah, Emma, scordavo, è rientrata in vigore l’ora solare.