DOMANI POMERIGGIO ALLE SEI - ALMITRA NEWTON

Sento ancora la voce vellutata; rivedo lo sguardo malizioso che brilla nei suoi occhi neri e mi trafigge con mille promesse inespresse; avverto il tepore delle sue mani mentre mi stringe il viso avvicinandolo pericolosamente al suo.
Finalmente, dopo un’estate trascorsa nel tentativo di affascinarla, conquistarla, possederla, esibirla come un prezioso trofeo, finalmente mi ha detto SI’ e oggi alle sei  si concretizzerà ancora una volta il mio sogno segreto. Temevo di aver perso quel mio fascino che sempre mi aveva permesso di conquistare cuori femminili e raccogliere i frutti proibiti del paradiso perduto.  E’ vero, non ho più vent’anni, ma questo è ciò che maggiormente le attrae: le tempie appena spruzzate di grigio. Nello specchio un’immagine di me che ancora gradisco guardare, ma è soprattutto l’azzurro intenso dei miei occhi che le fa impazzire!  Il fisico asciutto, i muscoli scattanti (quanti sacrifici in palestra!) ed una certa statura, fanno di me un uomo di mezza età ancor desiderabile e desiderato.  Ne è la prova l’appuntamento che, inevitabilmente, lei mi ha dato.
In passato non mi ero mai posto problemi: le donne venivano, restavano, andavano. Qualcuna – diceva – soffriva  per questa mia facilità ad innamorarmi e disamorarmi; e non era un limite: la varietà mi stuzzicava, mi attizzava.  Ma ora, una donna come lei, così giovane, dalla prorompente femminilità, quel modo di proporsi quasi a privilegiare la personalità piuttosto che l’aspetto fisico… ammetto: ne sono rimasto conquistato quasi subito, benché abbia poi tergiversato durante le nostre prime settimane fino a quando ho avuto la certezza che anche lei… e ieri lei mi ha detto “domani pomeriggio alle sei” in quel modo, con quel tono. Ah, mi sono sentito pervadere da un’emozione che non provavo più da tempo. Ed eccomi qui, ora, pronto ad accoglierla quando giungerà e sarà anche lei tutta solo mia. Come sempre, del resto.
“Vieni, cara, entra! Hai portato una valigetta: significa che ti fermerai qualche giorno! Lasciati abbracciare, baciare; quanto ti ho desiderata, piccola mia!  Ma che fai? Lascia la valigetta, ci penserai più tardi”
“Meglio di no, caro, meglio subito.
Sono qui per proporti una sottoscrizione per sostenere un istituto di beneficenza: il PIAFSA – Pio Istituto Accoglienza Fanciulle Sedotte e Abbandonate.
Tu aderisci, vero?
Firma qui”.”