Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.



 
RegistratiIndiceCercaUltime immaginiAccedi

 

 la signora dei gatti

Andare in basso 
3 partecipanti
AutoreMessaggio
Roberto Miano
Top
Top



Numero di messaggi : 520
Data d'iscrizione : 04.01.08

la signora dei gatti Empty
MessaggioTitolo: la signora dei gatti   la signora dei gatti Icon_minitime3/11/2008, 11:13

La incontrai la prima volta in ascensore. Io dovevo salire, lei scendeva. Ricordo bene il suo sguardo e anche meglio la sua vestaglia, di quelle che ti raccontano di svogliate ricerche su bancarelle per un affare da 2 euro. Accennai un saluto, lei guardò prima nel piatto che teneva in mano, poi mi guardò negli occhi serissima, si aggiustò la vestaglia, abbozzò una smorfia, poi uscì dalla cabina. Nella mano destra teneva le chiavi di casa e una busta con un mezzo litro di latte, nella sinistra il piatto di plastica, uno di quelli colorati che usano i bimbi alle prime forchette, dentro manicaretti di polmone e fegato.
Fuori dal portone chissà quanti gatti attendevano che la signora “speedy-ciccia” portasse loro da mangiare.

“Arrivederci!”

Le dissi che già mi aveva voltato le spalle. Aveva capelli molto curati, un gioco di capitelli corinzi grigi, scolpiti ad arte da bigodini antichi.

“..vederci”

Bofonchiò lei, lasciandosi dietro una scia dolciastra di lacca mista ad uno stucchevole odore di carne in scatola.

“Quanto può amare i gatti sta tipa?”

Pensavo in ascensore mentre leggevo le scritte di vita condominiale che salivano lungo il muro, come titoli di coda di un film che inizia dalla fine.
Faceva caldo quella sera e mi misi sul balcone, al buio, per guardare in strada. Volevo vedere cosa stesse facendo quella signora.

Io non amo i gatti. Penso siano animali malavitosi. Ti lisciano davanti, ti fregano da dietro. E se ti accettano allora c’è qualcosa che li ha convinti che anche tu hai anima da gatto. Sono animali strani. Hanno sette vite e, per ognuna, almeno una vecchia che li sfama. Custodi di memorie egiziane, animali domestici di un dio che fu sabbia e ora polvere. Sono eleganti, ambigui, agili e apparentemente buoni, forse anche da mangiare. Ma sul loro altare l’uomo sacrifica i conigli. E i gatti non sono conigli. Hanno coraggio di inganno e sangue freddo.

La vedevo, la signora era curva sulla combriccola di felini. In strada non c’era nessuno. Due gatti avevano il muso nel piatto, tre giravano intorno a pattugliare il convito, quattro sembravano più interessati ai suoi piedi.

Da sopra la scena era anche triste. C’era una mezza luna azzeccatissima a lampionare la laboriosa solitudine della donna. Alle 11 di sera ci sono poche finestre ancora attente. I bimbi sono a letto, e con loro i nonni. E la signora? Era lì sotto sola, sembrava proprio che nessuno l’attendesse. E da sola gestiva un ristorante pro-bono per pochi clienti, i soliti 4 gatti.

E non era un modo di dire.

Ero sempre più incuriosito, perché avevo come la sensazione che la signora stesse ascoltando qualcosa. Piegata sui suoi piccoli amici era come se prestasse orecchio a precise istruzioni. Si fermò altri cinque minuti. Ero impaziente, accesi un’altra sigaretta, e sbuffavo fumo attendendo chissà quale verità rivelata. Niente. I gatti ruppero le righe, la signora si sollevò. Era ben visibile il piatto di plastica. Avevano gradito tutti, la signora lo raccolse e lasciò il cartone del latte per chi avesse avuto sete più tardi. La vidi guardarsi intorno con aria furtiva e poi, senza fretta, scomparire sotto il cornicione. Sentii l’ascensore salire e poi fermarsi al piano sotto al mio. Prestai orecchio al rumore della porta di casa che si chiudeva e dopo un po’ a quello dell’acqua del rubinetto della cucina. Quindi allo sciacquone del bagno. Presi dell’acqua dal frigo, avevo sete. Stavo montando una piccola ossessione, volevo sapere cosa ci fosse nelle pieghe nascoste di quella vicenda strana e decisamente triste.
Hai voglia a criticare il Grande Fratello o programmi simili. Io stavo sbirciando nei gesti quotidiani e nell’intimità gestuale di quella signora. Non avevo un’idea, né un opinione. Non mi era antipatica, anche se d’impatto non mi era rimasta simpatica, il suo sguardo evitò da subito il mio sorriso, e la cosa non mi piacque affatto. Abitavo in quel palazzo da un mese circa, e lei probabilmente ci abitava da sempre.

La “signora dei gatti” sembrava un’anima triste, anche se probabilmente non lo avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura. Non mi faceva pena, tutt’altro, ma la tristezza del suo quadro complessivo solleticava dispettosamente la mia curiosità. Non sembrava una zitella. Aveva tracce di bellezza andata e il suo sguardo fiero sostenuto da mascelle rigide secondo me raccontava di una vita goduta anche a letto. Certo poi i riccioli ben tenuti erano il segno di una solitudine passata davanti allo specchio a tirar la vita per i capelli.
Mi incuriosiva il suo cercare vicende tra i gatti, compensati con ratei di pensione spesi in leccornie in scatola che poi alla fine, almeno apparentemente, non le tornavano nulla.

Quei gatti non mi piacevano proprio. Chissà cosa le raccontavano, chissà. Li avevo visti confabulare e poi chiamare la sua attenzione mentre quasi svogliati sbocconcellavano fegato e polmoni.

Il giorno dopo andai a lavorare presto. E tornai tardi. Non la vidi la signora. Cercai dal balcone se da basso c’erano tracce dei suoi amici. Il tempo di una ricognizione con la sigaretta e poi abbandonai i miei progetti, pur timidi, di indagine.
Andai a dormire.

Non so quanto tempo dopo, avevo ancora il telecomando della tv in mano, fui destato abbastanza bruscamente dal campanello della porta di casa. La sveglia segnava le tre del mattino.

“Chi sarà?”

Mi domandai banalizzando una frase che però è l’unica che ti rimane tra le pieghe del pigiama.

“Chi è?”

Domandai, guardando dallo spioncino.

Era un uomo, un poliziotto, con una collega. Aprii la porta e per un attimo cercai di riordinare le idee, tipo dove fosse la mia famiglia. Il cuore sopportò un leggero affanno emotivo.

“Si… che succede?…” Dissi loro, rivelandomi in mutande e con una t-shirt bianca. Li feci entrare e chiesi il permesso di mettere dei pantaloni.

La ragazza si tolse il cappello e tagliò corto.

“Lei conosce la signora del piano sotto?”

Coprii con una mano uno sbadiglio impietoso.

“A dire il vero non bene, ieri l’ho incrociata per la prima volta, abito qui da poco…”

“Va bene…” disse l’uomo “…le porgiamo le nostre scuse e la informiamo che stanotte sentirà dei rumori perché stiamo perquisendo la casa. E le stiamo chiedendo formalmente di presentarsi domani in centrale di polizia per una deposizione su tutto quello che sa”.

”Ma cosa è successo?”

Li incalzai

“Non possiamo aggiungere altro…”

Rispose la poliziotta.

Se ne andarono con cortesia professionale. Non riuscii a dormire. Fumai altre due o tre sigarette sul balcone. Sentivo trafficare al piano di sotto. Le luci delle volanti della polizia tagliavano il buio di quella notte spenta, né stelle, né luna. Nessuno se ne preoccupava però, qualcuno di fronte si era affacciato dalla finestra, ma poi aveva prontamente richiuso le serrande. Riuscii ad addormentarmi alle tre, e dormii per quattro ore. Al mattino, uscendo di casa, non presi l’ascensore ma optai per le scale quasi a sincerarmi che non avessi sognato tutto. La porta di casa della signora era sigillata da un nastro, proprio come nei film.

Prima di recarmi al distretto, entrai in un bar per un caffé. Vidi un giornale su tavolino. L’occhio mi andò sulla cronaca cittadina


La signora dei gatti
dal nostro inviato R.M.

Sembrava la solita storia della nonna abbandonata dagli affetti e dalla famiglia. Una di quelle donne anziane che trovano nuove misteriose ragioni di vita in amorevoli amici a 4 zampe. Nessuno però poteva immaginare che la gentile signora celava dietro la sua tristezza una storia di orrore metropolitano. La signora ***** , vedova da anni, aveva ucciso il figlio, la nuora e il nipotino. Almeno da venti giorni, cioè da quando i vicini hanno dichiarato di non averli più visti, sapendoli probabilmente in vacanza. Ma la sua follia non si era fermata all’atto omicida. Aveva prima occultato le spoglie delle sue vittime, le aveva poi opportunamente dissezionate, quindi macellate con impensabile perizia e poi sporzionate, ma anche macinate, per essere servite come cibo per i suoi amati gatti.
La polizia ha trovato nella sua casa, tenuta perfettamente in ordine e con le foto dei cari tutte al loro posto, un vero e proprio “flesh-market” dell’orrore conservato con lucida follia in sacchetti salvaroma nel grande pozzetto freezer. Vogliamo credere…”




http://it.youtube.com/watch?v=YfTg4Fcza58
Torna in alto Andare in basso
Nico Mar
Star
Star
Nico Mar


Numero di messaggi : 2327
Data d'iscrizione : 25.01.08

la signora dei gatti Empty
MessaggioTitolo: Re: la signora dei gatti   la signora dei gatti Icon_minitime3/11/2008, 16:51

Colpita dalle argomentazioni per cui l'io narrante non ama i gatti che sono le stesse per cui li amo io, sono arrivata fino in fondo catturata dalla narrazione. Hai raccontato una storia (per quanto inquietante) verosimile, ma col tuo stile inconfondibile, che non saprei, né vorrei, definire. Molto interessante, oltre che piacevole da leggere.

ciao Rob

n
Torna in alto Andare in basso
Ospite
Ospite




la signora dei gatti Empty
MessaggioTitolo: Re: la signora dei gatti   la signora dei gatti Icon_minitime3/11/2008, 17:56

amo i gatti e comprendo chi li ascolta
perchè i gatti parlano
hanno suoni, versi, verseggi, ognuno diverso dall'altro
e soprattutto una ineffabile pazienza nei confronti di questi umani un po' tontoloni che non li comprendono
e ti scelgono, sempre
il tuo brano, una chicca, direi cioccolato al cardamomo se dovessi abbinare una spezia al cacao
Citazione :
E i gatti non sono conigli
ci mancherebbe altro, certamente non sono conigli, come si può pensare che un gatto sia pavido o tremeabondo?
Citazione :
un gioco di capitelli corinzi grigi, scolpiti ad arte da bigodini antichi.
sei gozzaniano in questa frase
sul finale noir, in fondo la signora è ecologicamente corretta
nessun rifiuto, nessuno spreco
possiamo dire altrettanto?
è una forma di ordine anche questa nel caos imperante
l.
Torna in alto Andare in basso
Roberto Miano
Top
Top



Numero di messaggi : 520
Data d'iscrizione : 04.01.08

la signora dei gatti Empty
MessaggioTitolo: Re: la signora dei gatti   la signora dei gatti Icon_minitime3/11/2008, 18:17

concordo sai... liesma... credo che l'orrore sia tale proprio perché nascosto alla distrazione quotidiana e confusa dei più dall'ossessivo senso di ordine di quelle persone apparentemente innocue ed invece capaci di nascondere il proprio mondo (terribile per il comune senso del...) semplicemente mantenendo ossessivamente in ordine le proprie cose, distraendo di monotonoia il proprio intorno
Torna in alto Andare in basso
Daniela Micheli
Admin
Admin
Daniela Micheli


Numero di messaggi : 14694
Data d'iscrizione : 04.01.08

la signora dei gatti Empty
MessaggioTitolo: Re: la signora dei gatti   la signora dei gatti Icon_minitime9/11/2008, 14:37

Citazione :
Io non amo i gatti. Penso siano animali malavitosi. Ti lisciano davanti, ti fregano da dietro. E se ti accettano allora c’è qualcosa che li ha convinti che anche tu hai anima da gatto. Sono animali strani. Hanno sette vite e, per ognuna, almeno una vecchia che li sfama. Custodi di memorie egiziane, animali domestici di un dio che fu sabbia e ora polvere. Sono eleganti, ambigui, agili e apparentemente buoni, forse anche da mangiare. Ma sul loro altare l’uomo sacrifica i conigli. E i gatti non sono conigli. Hanno coraggio di inganno e sangue freddo.

Io li amo proprio per queste loro caratteristiche...

La cronaca del signor R.M., la prosa del signor R.M.: da leggere, sempre.
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





la signora dei gatti Empty
MessaggioTitolo: Re: la signora dei gatti   la signora dei gatti Icon_minitime

Torna in alto Andare in basso
 
la signora dei gatti
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» La stanza della signora Pina
» Anche se sei una puttana, sei sempre una signora
» Cara signora...
» una bella signora
» la signora svenuta

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
 :: Prosa e Poesia :: Prosa-
Vai verso: