oh forse finalmente ce l'ho fatta a trovare un po' di tempo x legger con calma. buonasera a tutti.
Innanzitutto mi preme far notare come la storia in sé "prende molto", un po' x la sequenzialità delle azioni e un po' x il tema della guerra che genera sempre un'altalena di sentimenti e di emozioni in chi legge.
Personalmente (ma qua entra in gioco una mia personale fissazione) il fatto di non sapere il luogo ove si svolge materialmente la faccenda e soprattutto la mancanza di una referenza temporale mi fanno distrarre dal corpo principale della storia.
Il fatto che all'inizio mi vedessi come un soldato italiano in Grecia durante la seconda guerra mondiale, un attimo dopo sul Sinai nella guerra dei 6 giorni e poi chissà... mi ha fatto concentrare sull'aspetto temporale e logistico piuttosto che sulla trama della storia vera e propria. Ma, ripeto, questa è una mia chiamiamola fissa, probabilmente sarà il motivo x il quale non riesco a leggere libri di fantasia:-)
seconda cosa... il finale: questa troncatura netta della granata che fa saltare in aria l'ospedale da campo stride a mio parere con la precedente precisione nella descrizione sia del paesaggio che della situazione che vive il protagonista. Cioè secondo me il taglio è un po' troppo netto.
Dette tali e tante baggianate mi ritiro e mi infilo a deliberare nella busta.[i]