BAR SPORT - DANIELA MICHELI

Emma Bricola ha scritto:

E devo dire che in questo forum c'è gente che scrive talmente bene che i miei post mi sembrano testi delle elementari!
Spero di migliorare, minchia ! Scusate l'eufemismo

Non fare l'amodesta cì è giente che scrivve bene ma tu sei tra le più migliori penne dell'arete!

PDG ciao anche a te e buongiono a chi c'è
(sono poeta rimarolo io)

mariovaldo ha scritto:

Emma Bricola ha scritto:

E devo dire che in questo forum c'è gente che scrive talmente bene che i miei post mi sembrano testi delle elementari!
Spero di migliorare, minchia ! Scusate l'eufemismo

Non fare l'amodesta cì è giente che scrivve bene ma tu sei tra le più migliori penne dell'arete!

Per l'ortografia senz'altro, visto qui sopra

Il poeta del giorno ha scritto:

PDG ciao anche a te e buongiono a chi c'è
(sono poeta rimarolo io)

la poesia senza la rima
è come le troffie senza la cima
come il basilico senza i pinoli
come la Rai senza Minoli!

Buongiorno a tutti, sono qua.
Vado a leggervi.

Gibbì ha scritto:

Oh, al posto degli apostrofi vedo robe strane...
Vabbè me lo leggo lo stesso.

stanotte si vedeva bene

Rosalba Signorello ha scritto:

Bello, sereno, pacato, come solo le atmosfere del pre-boom sanno essere. Tutto il sapore della semplicità, dell'accettazione dei ruoli, dell'identificazione del proprio posto nel mondo, prima degli anni di piombo, dell'esasperazione sociale, del femminismo. Non che si stesse meglio quando si stava peggio ma dal punto di vista di un proprietario di bar, di sesso maschile, in età vigorosa, si stava certo molto meglio allora. E questo è quanto si respira qui e ci viene qui trasmesso.

PS.1: ma dove sono finiti tutti gli apostrofi?

P.S.2: domani giornata incasinata, per cui ho approfittato di questa fresca notte.

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Buongiorno Rosaba.
Intanto grazie delle tue parole, la scrittura troppo arzigogolata, quando ci ho provato, è risultata alla fine poco gradita a me per prima, per essere così lontana da me e quindi torno al primo amore, quello che ho tentato di rendere pulito e lindo. Credo che ai tempi non poteva essere altrimenti, si stava meglio quando si stava peggio e i pensieri erano tutti rivolti alla sostanza e poco alla forma.
Se hai respirato ciò che ho provato e mettere nell'aria, PDG felicissima!
Spero troverai un momento per ripassare.
Buon lavoro, per ora

Gibbì ha scritto:

Bello stile. Piaciuto molto. E l’incedere sobrio, in tonalità di grigio.
Fazzoletti di Storia si uniscono alle vicende del bar, con zio Giorgio e la sua radio ad aleggiare.
C’è qualche imprecisione (si nota perché il brano è scritto invece con grande accuratezza). Un paio di esempi:
“anche a me, come allo zio Giorgio, piace che la clientela”: lo zio Giorgio ha tirato le cuoia un paio di righe su, allora il presente per tutta la frase mi sembra stonato.
“ le gonne tenute strette da una molletta per il bucato ché non finisca in mezzo”: credo voglia “finiscano” (le gonne)
C’è un andirivieni continuo nella prima parte, fra passato e presente, forse troppo continuo.
Se devo trovare un difetto strutturale (il quale non deturpa la bellezza del brano): l’indecisione fra Storia/costume e vicende personali. Ci sono entrambi gli aspetti, ma nessuno prende il sopravvento. Ci si aspetterebbe che le vicende personali lo facessero, ma lo spazio che gli si dedica non è sufficiente. Del resto, il ricordo di ciò che fu è reso più in termini di cronaca, di resoconto. E non si innesta del tutto nell’attualità del bar. Rimangono come due campi separati.
Comunque pdg di qualità.

Ciao Gibbì, lettura attenta in piena notte è già un gradito omaggio

"anche a me, come allo zio Giorgio, piace che la clientela"
che ne dici di volgerla in
"anche a me, come amava lo zio Giorgio, piace che la clientela"?

Per le gonne che "finiscano" svista assoluta, il plurale dei soggetti è una mia bestia nera

Il continuo andirivieni è in parte voluto, perchè io ho immaginato Giuseppe un giorno del 1952, nel suo bar, che spolvera e parla con un ipotetico avventore, raccontandogli saltellando della storia del suo Bar Sport, che tante ne ha viste e, ci auguriamo tutti, tante ne vedrà. Sperando però che non siano i tempi bui tra lo zio in posa marziale e il tour de France
Grazie davvero tanto

Claudio Esposito ha scritto:

Bravissima PDG! Hai scritto un piccolo gioiello, condensato in poche righe sobrie, equilibrate, malinconiche, divertenti, tristi, ironiche.. Insomma, in poco c'è tanto: l'epopea di gente stravolta dall'immane tragedia della guerra, dai suoi disastri, dagli stenti e dalle indescrivibili difficoltà della ricostruzione.. gente che però è riuscita a risorgere, nonostante tutte le avversità, a mantenere un saldo, ostinato legame con la vita e le piccole, grandi gioie di un mondo tutto racchiuso, testimoniato e simboleggiato dal vecchio Bar Sport.. e dalla vetusta , gloriosa radioMarelli a valvole, che troneggia imponente sulla mensola più alta del locale.
Ne ha viste tante, la vecchia radio, ed è ancora lì, al suo posto, testimone di tante piccole storie consumatesi all'ombra della Storia, quella con la esse maiuscola, raccontata retoricamente nei libri di scuola..
Libri che snobbano le storie con la esse minuscola.. spesso le più belle, le più vere, ma mai celebrate e sempre ignorate.. Per questo ben vengano testi come questo, che raccontano le vicissitudini di una Nazione dalla parte della gente comune, dando voce a chi è piccolo, anonimo, non "importante".. eppure essenziale per la comprensione di un'epoca e di un popolo.

Grazie dunque, cara PDG, per questo regalo! Continua su questa strada e partorisci altri brani belli come questo!
Un abbraccio e un complimento sincero,
Claudio

Concordo assolutamente su quanto dici, la Storia raccontata come patrimonio che viene tramandata dai padri ai figli. La Storia che non ti annoi mai ad ascoltare. Piccole storie quotidiane che nascono dal vedere una immagine d'epoca, dall'ascoltare una vecchia canzone. La Storia che io PDG amo di più, quella vissuta.
Grazie, Claudio!

turirubino ha scritto:

Ciao PdG e ciao a tutti.
Sei una PdQ (Penna di Qualità ), il tuo racconto scorre gradevole, una ciliegia tira l’altra…
Dico questo anche e proprio perché sono tanti i quadretti, i personaggi, le situazioni che hai raccolto nel tuo bar, accomunate, direi, soprattutto dall’atmosfera che hai saputo ricreare e dall’atteggiamento del protagonista narratore: uno che si fa scorrere la vita e le cose addosso, che le prende come vengono, con pacatezza, quasi fosse lui stesso un vecchio radiomarelli che sta appollaiato su uno scaffale ad osservare.
Molto piaciuta, PdG!

Buongiorno a Lei, Presidente...
Noto che stanotte è stato battuto dai nottambuli e mi domandavo dov'era finito il commento del Turi.
Eccolo qui, che mi gratifica (nientepopòdimeno) che P.D.Q.!
E' un racconto molto semplice di una persona semplice, sì.
Felice ti sia molto piaciuta

Natascia Prinzivalli ha scritto:

Buongiorno Pdg

Buongiorno a Tutti

Un brano ben scritto, dove la narrazione storica è ben tratteggiata insieme ai protagonisti che vivono un po' all'ombra di questo bar, indiscusso leitmotiv (Tanto per rimanere in tema musicale) come da incipit richiesto.

Complimenti

_____bertolda

Signora Bertolda, i personaggi passano in secondo piano, è il bar che sopravvive e fa vivere.
Chissà se la Rosina e Giuseppe si saranno sposati e hanno sfornato un bel po' di marmocchi... Adesso dovrebbero avere 57 anni. Che sia il loro figlio chi vi ha raccontato? Chissà...
Grazia anche a lei

mariovaldo ha scritto:

Buongiono a tutti, acci..., tutti caduti dal letto questa mattina?
PdG, non vale. Mi sono commosso e quindi non posso essere obiettivo.
Perchè una vecchia radio la ho anch'io, e legata a lei un mare di ricordi.
Perchè ero un Coppiano convinto da quando, piccolo piccolo ma lo ricordo, da quella scatola fu pronunciata la famosa frase "Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi". Perchè il tono del tuo racconto è quello giusto, l'incedere pure, e ciò che narri esce dal cuore e al cuore arriva dritto dritto.

E quindi nessun brontolamento questa mattina, solo un applausone e un grazie.

Mario, io ricordo bene i tuoi ricordi attorno alla tua radio!
Ma dimmi un po', Coppiano convinto, chi passò la borraccia a chi?

Emma Bricola ha scritto:

Buongiorno penne, buongiorno penna del giorno!
Bellissimo, bravissimo, me gusta mucho

Che sono bellissimo non ci piove, sul bravissimo gongolo... Ciao Emma!

La penna del giorno ha scritto:

"anche a me, come allo zio Giorgio, piace che la clientela"
che ne dici di volgerla in
"anche a me, come amava lo zio Giorgio, piace che la clientela"?

Visto che sei una pdg colloquiale e gioviale, ti dico una mia (ma 'ste cose sono personali, mica oggettive):
"mi piace, come piaceva allo zio Giorgio, che la clientela..."
C'è la ripetizione, sì, ma non è tabù.

Emma Bricola ha scritto:

E devo dire che in questo forum c'è gente che scrive talmente bene che i miei post mi sembrano testi delle elementari!
Spero di migliorare, minchia ! Scusate l'eufemismo

Emma, non stare a dire cavolate che poi per punizione non vai al mare!

La penna del giorno ha scritto:

Emma Bricola ha scritto:

E devo dire che in questo forum c'è gente che scrive talmente bene che i miei post mi sembrano testi delle elementari!
Spero di migliorare, minchia ! Scusate l'eufemismo

Emma, non stare a dire cavolate che poi per punizione non vai al mare!

A mare uno si spara un sacco di tavolate: pasta col forno, grattò di patate, molone...

Ma chi bell'o cocco...! Coccobello...!
Facciùali! All'ariancia, all'imone... Facciùali!

(le ultime da spiaggia mondellana, giuro)
Eeeeeh! Tutto ghiacciattto!

Pollanche! Che so' bell'e pollanche...! Pollanche!

Beati voi, da noi non passano più, qui solamente chi vuole venderti teli da mare, occhiali, palette, bigiotteria varia... Nemmeno l'ometto del cocco e il fotografo, accidenti!

Passaggio e saluto velocissimo
Bei commenti, PDG, non gongolare troppo

La penna del giorno ha scritto:

Mario, io ricordo bene i tuoi ricordi attorno alla tua radio!
Ma dimmi un po', Coppiano convinto, chi passò la borraccia a chi?

Il tuo ricordo mi fa gongolare, grazie
Quanto a chi passò la borraccia, ma cosa importa? Erano tempi nei quali gli avversari non erano nemici, e quello fu uno dei tanti gesti di reciproco rispetto che vorremmo vedere ancora.

Pdg, mi perdoni?

Non ti ho ancora salutato e, ancora peggio,
non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo pezzo!

Arrivo tra poco!

E' quasi l'ora dell'aperitivo.
Faccio io, naturalmente.

salmace ha scritto:

Pdg, mi perdoni?

Non ti ho ancora salutato e, ancora peggio,
non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo pezzo!

Arrivo tra poco!

Certo che ti perdono. Se poi non ripassi, ti mando nel retro, con la Rosina, a lavare i bicchieri ché la lavastoviglie non l'hanno ancora inventata. E nemmeno il Folletto...

La penna del giorno ha scritto:

salmace ha scritto:

Pdg, mi perdoni?

Non ti ho ancora salutato e, ancora peggio,
non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo pezzo!

Arrivo tra poco!

Certo che ti perdono. Se poi non ripassi, ti mando nel retro, con la Rosina, a lavare i bicchieri ché la lavastoviglie non l'hanno ancora inventata. E nemmeno il Folletto...

lo sai che non ho mai voluto la lavastoviglie in casa?
Sono divantata ormai una lavapiatti professionista!