BAR SPORT - DANIELA MICHELI

salmace ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

salmace ha scritto:

Pdg, mi perdoni?

Non ti ho ancora salutato e, ancora peggio,
non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo pezzo!

Arrivo tra poco!

Certo che ti perdono. Se poi non ripassi, ti mando nel retro, con la Rosina, a lavare i bicchieri ché la lavastoviglie non l'hanno ancora inventata. E nemmeno il Folletto...

lo sai che non ho mai voluto la lavastoviglie in casa?
Sono divantata ormai una lavapiatti professionista!

Olio di gomito, quello ci vuole

Tu sei libera stasera PDG?

Sì, PoDG ma non posso uscire con gli sconosciuti!

La penna del giorno ha scritto:

salmace ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

salmace ha scritto:

Pdg, mi perdoni?

Non ti ho ancora salutato e, ancora peggio,
non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo pezzo!

Arrivo tra poco!

Certo che ti perdono. Se poi non ripassi, ti mando nel retro, con la Rosina, a lavare i bicchieri ché la lavastoviglie non l'hanno ancora inventata. E nemmeno il Folletto...

lo sai che non ho mai voluto la lavastoviglie in casa?
Sono divantata ormai una lavapiatti professionista!

Olio di gomito, quello ci vuole

... di quello ce n'è una bella dose, per far risplendere le pentole di alluminio!

La penna del giorno ha scritto:

salmace ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

salmace ha scritto:

Pdg, mi perdoni?

Non ti ho ancora salutato e, ancora peggio,
non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo pezzo!

Arrivo tra poco!

Certo che ti perdono. Se poi non ripassi, ti mando nel retro, con la Rosina, a lavare i bicchieri ché la lavastoviglie non l'hanno ancora inventata. E nemmeno il Folletto...

lo sai che non ho mai voluto la lavastoviglie in casa?
Sono divantata ormai una lavapiatti professionista!

Olio di gomito, quello ci vuole

no, no, e poi NO! Non sono d'accordìo come dice un mio amico.
la lavastoviglie non si tocca , olio di gomito neanche per sogno! Io ne ho già fusa una e ho appena comprato la seconda. Mi regala ore di cazzeggio ma si sa io non sono una brava casalingua

PDG

ancora non ho letto niente di niente!

Per farmi scusare ti allego un Jannacci che canta Conte
dopo aver visto la foto che hai messo!
A presto!

oh che bel racconto, immerso nel passato ma libero dalla malinconia!
e poi io ho in camera la foto in cui Bartali passa la borraccia a Coppi e altre foto di ciclisti che sono popolarissimi qui al sud (rido)
piaciuto molto molto molto
unica nota negativa: forse hai un pò abusato della figura di zio Giorgio

ciao Pdg!

salmace ha scritto:

PDG

ancora non ho letto niente di niente!

Per farmi scusare ti allego un Jannacci che canta Conte
dopo aver visto la foto che hai messo!
A presto!

geniale Jannacci e divertente Boldi
conte superlativo

Alessandra, avevo pensato a quella canzone ma Daniela mi ha scritto che avrebbe fuorviato il tutto e ha messo Rabagliati senza nulla togliere a quella canzone...
Piace molto anche a me, non conoscevo questa versione di Bartali cantata da Jannacci.
Grazie!

Anam ha scritto:

oh che bel racconto, immerso nel passato ma libero dalla malinconia!
e poi io ho in camera la foto in cui Bartali passa la borraccia a Coppi e altre foto di ciclisti che sono popolarissimi qui al sud (rido)
piaciuto molto molto molto
unica nota negativa: forse hai un pò abusato della figura di zio Giorgio

ciao Pdg!

Ma povero zio Giorgio, è crepato quasi subito ma era diciamo così funzionale al passaggio delle generazioni o no?
Grazie molto molto molto

Visto che i clienti latitano, metto un po' di musica, vi dispiace?

Una storia nella Storia. Un tuffo nel passato ben calibrato, PdG!
Il tono pacato, il linguaggio intonato all'epoca rendono giustizia all'idea.
Slitto in questo passaggio:

La penna del giorno ha scritto:

[justify] con l’etichetta che dà verso i clienti.

Sei riuscito a rimanere in traccia ed al contempo svincolarti dal contesto inserendo nel tessuto anche l'amore col suo incedere insicuro, da batticuore.

Bello, bello, bello!

io so chi sei Pdg

La penna del giorno ha scritto:

Anam ha scritto:

oh che bel racconto, immerso nel passato ma libero dalla malinconia!
e poi io ho in camera la foto in cui Bartali passa la borraccia a Coppi e altre foto di ciclisti che sono popolarissimi qui al sud (rido)
piaciuto molto molto molto
unica nota negativa: forse hai un pò abusato della figura di zio Giorgio

ciao Pdg!

Ma povero zio Giorgio, è crepato quasi subito ma era diciamo così funzionale al passaggio delle generazioni o no?
Grazie molto molto molto

vero, serve al passaggio

Monica Porta ha scritto:

Una storia nella Storia. Un tuffo nel passato ben calibrato, PdG!
Il tono pacato, il linguaggio intonato all'epoca rendono giustizia all'idea.
Slitto in questo passaggio:

La penna del giorno ha scritto:

[justify] con l’etichetta che dà verso i clienti.

Sei riuscito a rimanere in traccia ed al contempo svincolarti dal contesto inserendo nel tessuto anche l'amore col suo incedere insicuro, da batticuore.

Bello, bello, bello!

Ciao Monica. La frase che ti slitta mi dava idea dell'ordine delle bottiglie, tutte belle in fila, che non erano come ora, di forme diverse e quindi era facile confondersi se non avevi l'etichetta ben in vista.
Una volta lo zio Giorgio mi raccontò che c'era una bottiglia, senza etichetta, il liquido dentro era bianco, anonimo, pareva grappa. La servì al suo cliente ma quello strabuzzò gli occhi: lo zio gli aveva servito alcol puro, quello che usava poi per fare il nocino.
Da quella volta, ogni bottiglia ebbe la sua bella etichetta ben in vista
Grazie del tuo apprezzamento.

GeF ha scritto:

Finita di leggerla, questa pagina lascia un gradevole sapore di cose buone, quel genere di sensazione che si prova volendo tornare ogni tanto nei posti conosciuti, luoghi che spesso dimorano ormai soltanto nel nostro pensiero. Si avverte il rimpianto di un’epoca in cui anche una sola scintilla riusciva a illuminare il progresso che stava avanzando, terribile, affascinante, inarrestabile! Nelle campagne, ma forse anche nelle città, tanti nonnini del tempo morirono senza aver mai capito come facesse un omino piccino a parlare e cantare così forte dentro una scatola. Per i sognatori più arditi invece, la stessa scintilla bastava ad innescare la fantasia: un giorno, chissà, riusciremo anche a vederlo l’uomo della radio.

Pezzo ben riuscito, Piddiggì.

P.

Sai che ero quasi certa ti sarebbe piaciuta?
Grazie, GieEffe

Anam ha scritto:

io so chi sei Pdg

Sono così grasso che non è facile confondermi

La penna del giorno ha scritto:

GeF ha scritto:

Finita di leggerla, questa pagina lascia un gradevole sapore di cose buone, quel genere di sensazione che si prova volendo tornare ogni tanto nei posti conosciuti, luoghi che spesso dimorano ormai soltanto nel nostro pensiero. Si avverte il rimpianto di un’epoca in cui anche una sola scintilla riusciva a illuminare il progresso che stava avanzando, terribile, affascinante, inarrestabile! Nelle campagne, ma forse anche nelle città, tanti nonnini del tempo morirono senza aver mai capito come facesse un omino piccino a parlare e cantare così forte dentro una scatola. Per i sognatori più arditi invece, la stessa scintilla bastava ad innescare la fantasia: un giorno, chissà, riusciremo anche a vederlo l’uomo della radio.

Pezzo ben riuscito, Piddiggì.

P.

Sai che ero quasi certa ti sarebbe piaciuta?
Grazie, GieEffe

Uhmmm... che vuol dire, che sono un nostalgicooooo???

Bene, rendo il vestito all'admin.
Ringrazio tutti dei vostri commenti, dei suggerimenti, dei brontolii che non ci sono stati e della partecipazione.
Un bacio e buona notte, a domani.

GeF ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

GeF ha scritto:

Finita di leggerla, questa pagina lascia un gradevole sapore di cose buone, quel genere di sensazione che si prova volendo tornare ogni tanto nei posti conosciuti, luoghi che spesso dimorano ormai soltanto nel nostro pensiero. Si avverte il rimpianto di un’epoca in cui anche una sola scintilla riusciva a illuminare il progresso che stava avanzando, terribile, affascinante, inarrestabile! Nelle campagne, ma forse anche nelle città, tanti nonnini del tempo morirono senza aver mai capito come facesse un omino piccino a parlare e cantare così forte dentro una scatola. Per i sognatori più arditi invece, la stessa scintilla bastava ad innescare la fantasia: un giorno, chissà, riusciremo anche a vederlo l’uomo della radio.

Pezzo ben riuscito, Piddiggì.

P.

Sai che ero quasi certa ti sarebbe piaciuta?
Grazie, GieEffe

Uhmmm... che vuol dire, che sono un nostalgicooooo???

Almeno quanto me, GeF