Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.



 
RegistratiIndiceCercaUltime immaginiAccedi

 

 Domenica pomeriggio

Andare in basso 
2 partecipanti
AutoreMessaggio
Mario Ughi
Top
Top
Mario Ughi


Numero di messaggi : 83
Data d'iscrizione : 11.07.09

Domenica pomeriggio Empty
MessaggioTitolo: Domenica pomeriggio   Domenica pomeriggio Icon_minitime11/7/2009, 20:22

Sfoggia un cappello di paglia a larghe falde, baffi folti e bianchi, un corpo ed una abbronzatura da pescatore, vende ombrelli sulla spiaggia, a cinque euro due. Trovo bizzarro considerare che anche i venditori ambulanti hanno una strategia di mercato: siamo quasi a settembre, e con l’arrivo delle piogge avremo certamente bisogno di ombrelli. Perfetto, ma io non posso comprare un ombrello con stampate sopra delle banane o delle ciliegie. E’ una immagine quasi oscena, il cerchio giallo del sole d’estate e tante banane che ballonzolano, ritagliate nel grigio piovoso di una sera di Novembre.
Sono steso al sole, poggiato sui gomiti, ed osservo l’incessante marea di facce che scorrono lungo la battigia. Corpi flaccidi e lenti si avvicendano a corpi più snelli e scattanti. Qualcuno cammina veloce, con la faccia di chi è intento a rassodarsi i glutei; qualche coppia che discute animatamente o amabilmente, il braccio di lui poggiato sulle spalle di lei. Io li guardo e in qualche modo li vedo distanti l’uno dall’altra. Una lama di sole crudo che separa due anime.
Sei scesa dal treno per soli quattro minuti. Una stazione come tante lungo la tratta Napoli-Torino; l’unica differenza consiste nel fatto che quella è la stazione della mia città.
I nostri occhi sorridono nella consapevolezza della brevità di questo incontro che tu hai sollecitato, al quale ho acconsentito, non riesco a chiedermi il perché.
Mi dici che capisci il motivo del mio irrigidimento, quando hai provato ad abbracciarmi; mi dici che ho ragione. Io ti abbraccio e la tua testa si china a poggiarsi sul mio petto, come la prima volta che ci siamo visti.
Sei dimagrito.
Anche tu sei dimagrita, il tuo seno sembra più grande.

Ridi. Me lo ricordo ancora, il tuo seno, quella notte che mi venisti sopra a cavalcioni, prendendomi dentro di te. Il tuo movimento era sensuale, accoglievi il mio sesso con grazia e voluttà, ma io non sentivo niente. Persi la mia erezione in pochi attimi.
Fa paura, è una sensazione cattiva sentirlo decrescere dentro una persona che hai amato.
Tu non dicesti niente, io mi guardai bene dal dire qualcosa. Parlavano i nostri occhi, esprimendo una consapevolezza che aveva in sé il senso di un tempo trascorso a sprecarci, a distruggere un sentimento.
Nella doccia, le scorie ammuffite di un amore mal consumato non vengono via, per quanto tu possa strofinare.
Come l’abbronzante che cospargo sul mio corpo. Asciuga in fretta, creando una specie di pellicola che sembra separarmi dal mondo, una colla a rapida essiccazione. Non credo che riuscirò a lavarlo via. Protezione quattro, insufficiente. Avrei bisogno di ben altro.
Il figlio di un mio amico raggiunge una ragazza sulla battigia, sorride, inizia a parlare. Anche lei sorride. Non posso che approvare il buon gusto di quel ragazzo: la ninfetta che ha abbordato ha un bel culo e un sorriso in fiore.
Vorrei essere più giovane.
Eppure quello stesso pomeriggio, nell’auto, me lo prendesti in bocca mentre guidavo, e mi venne talmente duro da riempirti tutta. Andammo avanti a lungo: io che guidavo e tu che con la lingua salivi lungo il mio sesso, per poi improvvisamente serrarlo in bocca, in un gesto di tenera determinazione. Cosa ha separato di quella distanza immensa il pomeriggio dalla notte? Anche il giorno e la notte sono complementari, si fondono l’uno nell’altra con sentimento. Ma della passione che guidò la tua bocca sul mio sesso, quella notte non restava nulla. A volte le cose si accumulano inavvertite sul pavimento della soffitta, sino a fartelo crollare in testa, una volta raggiunta la massa critica.
Sul marciapiede della stazione i nostri corpi si sciolgono dall’abbraccio; sorridendo ti chiedo del tuo nuovo uomo, tu ridi e mi imponi di non farti domande indiscrete.
Mi parli velocemente del tuo lavoro, ed io ricordo le sere trascorse ad ascoltare i tuoi progetti, a vagliare le scelte. Penso che siamo stati più intimi in quei momenti di quando facevamo l’amore.
Il fischio del capotreno arriva rapido, tu corri verso i gradini che ti separano dal vagone. La porta automatica ti taglia via. Mentre il treno parte ti volti verso di me e mi sorridi. Io resto a guardarti; poi resto a guardare il vuoto che ha preso il posto del tuo treno.
Raggiungo l’auto e mi siedo lasciando lo sportello aperto, le gambe fuori. Il sole batte forte. Io mi accendo una sigaretta. La mia testa è vuota di pensieri, soltanto un senso di sollievo alla consapevolezza che sei sferragliata via nella potenza di un treno. Succedono, queste cose.
Il tuo SMS mi raggiunge mentre sto ancora fumando: Non ci posso credere.
Anche io non posso crederci. Forse è la brevità dell’incontro che ha impedito ai tuoi urli ed alle tue offese di venir fuori; forse anche tu hai pensato che non era il momento, che non era più il tempo.
Mi hai lasciato un sorriso: più di quanto tu mi abbia mai lasciato.
Chiudo lo sportello dell’auto e metto in moto. Volo al mare.
Sdraiato sulla spiaggia, sotto un sole gentile e rinfrancato da un vento fresco, mi rilasso. Mentre una dolce sonnolenza mi conquista, lascio che suoni e colori e voci corrano su di me.
Sdraiato su quella spiaggia, sulla soglia del sonno, sento le migliaia di cellule morte della mia pelle cadere a mescolarsi con la sabbia.
Il tempo passa, perdo un po’ di pelle morta e acquisto una consapevolezza.
Mi piace tutta questa vita intorno, mio Dio.
Torna in alto Andare in basso
http://graffiati.it
Daniela Micheli
Admin
Admin
Daniela Micheli


Numero di messaggi : 14694
Data d'iscrizione : 04.01.08

Domenica pomeriggio Empty
MessaggioTitolo: Re: Domenica pomeriggio   Domenica pomeriggio Icon_minitime11/7/2009, 20:36

Un esordio davvero bello, Mario.
Una pagina che scorre liscia, lasciando il dolce amaro che in tanti hanno avuto in bocca, da qualche parte, sulla Napoli-Torino o anche in un'altra tratta.
Complimenti e ben arrivato, che la penna sia sempre con te.
Torna in alto Andare in basso
 
Domenica pomeriggio
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» 01 - CentoParoleCento - Domenica
» ANGELO AZZURRO - sabato e domenica - 7/7
» domenica mattina
» una domenica in montagna
» POMERIGGIO DEL '43 ***

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
 :: Prosa e Poesia :: Prosa-
Vai verso: