Come sempre

Visto che strano?
Passo per poco.
E forse quando arrivo, arrivo da lontano.
Come si stanno srotolando i tuoi giorni? I miei così e così.
Dovrei fare un giro al mercato dei sogni.
Ma questo caldo e l’arsura che ne deriva mi fanno desistere da qualsiasi pur si voglia movimento desiderato.
Comunque non era di questo che volevo parlarti.
E a ben guardare non c’è neanche un argomento desiderato.
Ti sto, banalmente, spudoratamente usando per mettere una dietro l’altra parole che avevano voglia di sgorgare.
Zampillano e bagnano i risvolti scesi di quest’anima spiegazzata.
Tutto è spiegazzato in questi giorni.
Il caldo, dici?
Forse.
Curioso e forse comico, come in estate si riesca a dare la colpa di tutto al “caldo”.
Non ho voglia di fare: “eh, ma fa caldo”….
Non ho voglia di dire: “eh, ma fa caldo”….
Non ho voglia di pensare: “eh, ma fa caldo”…
Potrei andare avanti all’infinito, non credi?
Ma mi ascolti?
Il tuo sguardo è innocentemente perso tra altre righe o stai pensando a cosa rispondere?
Noiosa, divento noiosa quando non mi guardi dritta negli occhi.
Inghiotto la mia voglia di risposte e mi sposto un po’ più in là.
Sono passata semplicemente per salutarti.
Mi viene voglia di farlo, ogni volta che leggo di te.
Mi sei dentro.
Ed io sono profonda.
Spero tu riesca a vedere la luce, ché mi dispiacerebbe saperti senza.
No, anzi, mi dispiacerebbe non essere luce per te.
Ma tu, vedi?
Non ho interruttori.
Nessun click che disturbi il silenzio.
Se vuoi silenzio.
Ma se vuoi luce sei tu che me ne crei in abbondanza.
Visto che strano?
Sembrava non avessi niente da dire.
E invece sono qui che ti riempio di parole.
Come sempre.
Ma sono aria nuova.
Come sempre.

Quanta tristezza che c'è qui sopra, Sue...
E quanta arrendevolezza a un ruolo che è stato assegnato senza interpellare prima l'attrice che lo dovrà recitare...
Ti abbraccio da lontano, da vicino fa troppo caldo...

Si, l'aria nuova stropiccia i polmoni, con parole claudicanti per sordità altrui
mi piate quel: "MA MI ASCOLTI?
Dice del non dire, cancellando ogni altra riga

ciao
marcello

Già Marcello.. è proprio così. Ci sono dettagli, colti al volo, che bastano a cancellare ogni altra cosa. Grazie per la lettura. A presto

bella, non riesco a dire altro

ora si potrebbe dire che è colpa dell'autunno, o del freddo, o del governo...insomma la colpa è di qualcuno e noi in ogni caso subiamo tacitamente, o provando a scrivere con parole come le tue.

... Sono passata semplicemente per salutarti.
Mi viene voglia di farlo, ogni volta che leggo di te.
Mi sei dentro. ...

Mi arriva una rassegnata tristezza, dalla tua parte più profonda. Una donna forte, ma per sempre legata ad un ricordo.
p.

Inciso. Per sempre, forse... :-))

Sono giusto passato per salutarti.
Mica per commentarti questa tua, che c'è da commentarti? l'ho letta e riletta per farmi dire dall'istinto quale immagine mi suscita. Tuttì i miei pensieri del momento mi si sono riversati "dentro", comparando lettera per lettera e sillaba per sillaba, perso come sempre per queste "problematiche".

Profonda.

Ciao

quante volte le parole ci mettono a nudo quando si scrive come te...da dentro.

scrivere sfidando il silenzio, che quello magari ci fa credere pure di leggerci

Come sempre, Luca.