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 Anna

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Franca Bagnoli
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Franca Bagnoli


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MessaggioTitolo: Anna   Anna Icon_minitime10/5/2010, 17:49

Anna era una bella ragazza che viveva in un paese non molto grande dove la vita scorreva tranquilla. Non c' erano grandi differenze sociali e ognuno conosceva le storie degli altri. C' erano piccole invidie e qualche pettegolezzo, ma presto annegavano nel mare di una sostanziale, profonda solidarietà. Anna faceva la parrucchiera e non aveva concorrenza. Tutte le teste femminili passavano sotto le sue mani. Era fidanzata con uno dei due fornai. Ad un piccolo paese una parrucchiera basta ma due fornai sono necessari. Era naturale che tra i due non ci fosse né concorrenza, né rivalità. Insomma, quel paese collinare sembrava un' isola felice. L' aria era buona e il paesaggio dolce per l' abbraccio di una collina all' altra. Dalla loro sommità si poteva vedere un quieto mare, raramente in tempesta. Un giorno il fidanzato di Anna, Marco, decise di prendersi una vacanza. Sarebbe andato in una città non lontana, ospite di parenti. Salutando Anna le disse: “ Tornerò presto, amore. E, quando sarò di ritorno, cominceremo a cercare una casa. Tra te e me abbiamo abbastanza denaro. Non credi che sia l' ora di sposarci? Anna lo abbracciò e lo baciò a lungo e i suoi occhi, umidi di lacrime si illuminarono di un sorriso che diceva tutta la sua felicità. “Non immagini da quanto tempo volevo dirtelo, Marco, ma non ci riuscivo, un po' per pudore, un po' per paura di farti pressione, di costringerti, quasi”.
Marco partì e non tornò presto, come aveva promesso, ma ogni giorno Anna riceveva lettere appassionate che le addolcivano l' attesa. Poi il tono delle lettere cambiò. Erano sempre appassionate ma Anna ne avvertiva lo sforzo di esserlo. Le sembravano molto simili a quelle che aveva letto in un libro trovato in casa della nonna. Le lettere non erano rivolte a persone reali ma a chi volesse scriverle al suo amore, ritenendo che quelle, ridondanti di falsa passione, fossero più belle di lettere personali, magari sgrammaticate ma messaggere di sentimenti forti e veri.
Finalmente Marco tornò e, ad un primo sguardo, Anna percepì l' angoscia che traspariva dagli occhi del fidanzato. La stretta dell' abbraccio di Marco era una muta richiesta di aiuto. Sgomenta, Anna, non ebbe subito il coraggio di chiedere a Marco che cosa fosse successo. Dopo attimi di silenzio, Marco, corrucciato e ansimante, le disse: “ Anna, devo confessarti una cosa. Sono rimasto fuori a lungo perché ho preso una sbandata. Ho avuto una storia con un' altra ragazza, una sgualdrinella che ci ha saputo fare. Ma ora è finita e il mio amore sei tu”. Per Anna fu una mazzata ma rimase in silenzio, a riflettere. Poi disse “ Se tutto è finito, noi potremo ricominciare. Non posso dire di non sentirmi offesa, ma, per amore, si può perdonare” Si aspettava che Marco respirasse di sollievo e l' abbracciasse .Invece Marco rimase silenzioso. “Anna, non ho finito. La ragazza è incinta” Anna sentì la terra aprirsi sotto i piedi ma riuscì a controllarsi.
“ Che cosa intendi fare?”
“Ecco..potrei riconoscere il bambino e chiederne l' affidamento. Se il giudice lo concede potremmo sposarci e tenerlo con noi”
La voce di Anna divenne dura.
“Marco, non stiamo parlando di una questione da tribunali e da giudici.
Stiamo parlando di persone: una madre, un bambino, un uomo e una ragazza che si chiama...come si chiama?”
“Dai, Anna, non fare così. Una soluzione la troveremo”
“E la” sguardinella”, come la chiami tu, che intende fare del bambino?”
“Lei vuole tenerlo ad ogni costo”
Anna restò un po' a pensare, poi chiese con un tono che non ammetteva repliche: “Dimmi come si chiama questa ragazza e dove abita”
Marco abbassò gli occhi. Anna lo afferrò per un braccio.
“Dimmelo. Credo di avere il diritto di saperlo”
“La città la sai. Via Garibaldi 28. Lei si chiama Antonella”
Anna lasciò passare un paio di giorni. Poi disse ai suoi genitori che sarebbe andata in città ad un corso per parrucchieri. Quando si trovò davanti al numero 28 il cuore le batteva forte, ma suonò, decisa, il campanello.
Le venne ad aprire una ragazza.
“Lei è la signorina Antonella?”
“Si. - rispose la ragazza, con un po' di apprensione nella voce.
“Posso entrare? Dovrei parlarle”
“Si accomodi” e le fece strada fino ad un salotto sobrio ma arredato con gusto.
“Le dispiace se ci diamo del tu?”
“No, ne sono felice. Ma tu chi sei?”
“Sono Anna, la fidanzata di Marco. Mi ha detto tutto. Ti dispiace raccontarmi come sono andate le cose?” Intanto, discretamente, osservava
la ragazza. Era vestita in modo semplice. I capelli, biondo-castano, incorniciavano un volto grazioso. Un trucco leggero non ne comprometteva la naturalezza. Sì. Era carina e ispirava simpatia.
“Marco l' ho conosciuto durante un viaggio organizzato. Pochi giorni, durante i quali mi ha corteggiato con discrezione e modi gentili. Come si dice? Quel viaggio fu galeotto. Nell' albergo che ci ospitava ci ritrovammo a letto. Marco è stato il mio primo uomo. Quando mi sono accorta di essere incinta gliel' ho detto. Ero certa che tra noi ci fosse amore. In quell' albergo io investii i miei sentimenti ed ero certa che anche per Marco fosse così. Invece, quando Marco seppe che ero incinta non si rallegrò. Anzi, si sorprese e nei suoi occhi si leggeva il disappunto. Mi caddero le braccia
quando mi disse che era fidanzato e che non poteva sposarmi. Passai giorni terribili. Poi mi rassegnai. Mi terrò il bambino e l' amerò – mi dissi - .
Non importa se qualcuno si scandalizzerà. Non si scandalizzarono i miei genitori. disposti anche loro ad accogliere il bambino. Un bambino non è mai una sventura. E' sempre una gioia”
Anna voleva fare chiarezza fino in fondo.
“Se io rinunciassi a sposare Marco, tu lo sposeresti?”
“Non credo. Mi ha considerata un' avventura, buona a colmare una notte di noia. E, poi, i matrimoni riparatori non reggono. No. Non lo sposerei”
“Nemmeno io lo sposerò, Antonella. Spero di trovare un uomo migliore di Marco. Quando nascerà il bambino, avvertimi. Verrò a trovarvi per farvi gli auguri”, Prese un biglietto dalla borsa e, porgendolo ad Antonella,
l' abbracciò in silenzio. Non c' era bisogno di parole. Tra domme ci si intende.
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MessaggioTitolo: Re: Anna   Anna Icon_minitime14/5/2010, 01:13

tutto quello che scrivi ha una grande saggezza

Citazione :
Non c' era bisogno di parole. Tra domme ci si intende.
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MessaggioTitolo: Re: Anna   Anna Icon_minitime14/5/2010, 03:47

Pinina! Sono imbarazzata. No, non è vero. Sono felice. Baci. Franca
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MessaggioTitolo: Re: Anna   Anna Icon_minitime

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