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 UNA STORIA - NUCCIO PEPE

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La Penna del Giorno
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MessaggioTitolo: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime26/9/2010, 22:06


“Siediti Natham.”
La voce echeggiò nella stanza. Natham guardò di sfuggita le due figure alla sua sinistra. Un uomo distinto seduto con le gambe accavallate e una signora altrettanto elegante che lo guardava sorridendo.
“ I tuoi zii sono venuti a prenderti. Andrai ad abitare con loro e proseguirai gli studi in un'ottima scuola. Sei fortunato.”
Il Direttore dell'orfanotrofio parlava mentre scriveva qualcosa su dei fogli che estraeva da una carpetta ingiallita.
“Sono fortunato, sono fortunato” si ripeteva mentalmente il bambino.
Era la primavera del 1953. Natham aveva appena compiuto 8 anni. Era stato partorito subito dopo la fine della guerra, durante la liberazione dei superstiti dai campi di concentramento nazisti.
La madre aveva portato a termine la gravidanza con molta caparbietà, molta fortuna e tanto aiuto da parte delle sue compagne di prigionia. Era stata prelevata all’improvviso, quando già pensava di essere in salvo, per una soffiata da parte di uno dei tanti collaborazionisti che aveva condannato anche il marito Joachim.
Il volto sfregiato dal vetriolo, scelta coraggiosa, dolorosa ed autoinflittasi, le aveva evitato le violenze abituali da parte dei carcerieri, mentre le altre donne avevano creato una vera rete di copertura ed assistenza per aiutarla nella difficile gravidanza.
Il travaglio del parto era iniziato durante le fasi convulse che avevano preceduto l'arrivo delle avanguardie americane e russe. Poi un improvviso silenzio, con le figure scheletrite che vagavano disorientate lungo i cortili del campo di Dachau.
L'urlo della donna che partoriva si era confuso con il rombo delle prime camionette che arrivavano in colonna.
Dato alla luce il bimbo tanto tenacemente voluto, era spirata con una smorfia che a coloro che le stavano intorno era sembrato un  sorriso.
Joachim, il marito era sparito in una voluta di fumo acre e biancastro, alcuni mesi prima nel campo di Mauthausen.
Il neonato era stato affidato alla Croce Rossa e in seguito portato nell’istituto in cui era cresciuto.
Passati gli anni immediati del dopoguerra, erano state avviate una serie di ricerche e grazie alla testimonianza di una compagna di prigionia di Sarah, la mamma di Natham, era stato rintracciato lo zio, fratello del padre.
L’arrivo in quella che sarebbe stata la sua casa lo aveva lasciato letteralmente a bocca aperta.
Abituato al grigiore composto dell’orfanotrofio, Natham era rimasto alcuni minuti ad osservare le stanze, i mobili, i tendaggi, i lampadari.

Trascorsi alcuni giorni, una sera durante la cena lo zio tenendo la mano della moglie e guardandolo con un sorriso, dopo avere dato uno sguardo compiaciuto a Ben, suo figlio, lentamente, a voce bassa, gli aveva parlato a lungo di sua madre e di suo padre.
Un tremore lieve e continuo aveva scosso il corpo di Natham durante tutto  il discorso dello zio. Quando questi ebbe finito, con le lacrime agli occhi si era alzato ed aveva abbracciato a lungo quelli che erano diventati i suoi nuovi genitori, poi guardato Ben  lo aveva baciato sulle guance.
Gli anni trascorrevano in maniera tranquilla. Natham frequentava la scuola con discreto successo. Aveva sempre mostrato una mente viva, pronta a recepire e un carattere aperto, molto socievole, tutto il contrario di suo cugino Ben, il cui unico interesse oltre al cibo erano i soldatini e i trenini di cui possedeva una vera collezione.
Natham si era mostrato anche molto predisposto per le lingue, così oltre al tedesco aveva approfondito il russo, lingua di origine dei suoi genitori, il francese e l’inglese, stimolato dallo zio che ne preconizzava un impegno al suo fianco nel gestire gli innumerevoli affari di famiglia.
Ben, invece. non sembrava curarsi più di tanto delle attività del padre.
Spesso la sera Natham, avvolto in lenzuola candide ed odorose di lavanda, guardava per ore la foto ingiallita che ritraeva i suoi genitori il giorno del matrimonio.
L’aveva posta una cornice con vetro per paura che si potesse sgualcire ancora di più e consumare tenendola troppo a lungo tra le mani.
Suo zio David gli aveva raccontato di quel giorno, il giorno del matrimonio, celebrato di nascosto, con il rito ebraico con pochissime persone presenti, e di come fosse venuto in possesso della foto che avrebbe dovuto consegnare al fratello.
L’incalzare tragico degli eventi aveva accelerato la sua fuga, così la foto era rimasta tra i documenti che aveva con sé.
Il fluire lento del tempo nella casa di Salisburgo iniziava a stare stretto a Natham.
Dal suo intimo veniva una spinta al nuovo, alla necessità di confrontarsi con un mondo meno ovattato
Gli zii parlavano di un trasferimento a Vienna dove avrebbero potuto seguire meglio l’attività immobiliare che era diventata il fulcro degli interessi economici della famiglia. E a Vienna sarebbe stato possibile far proseguire gli studi, che zio David aveva già individuato in giurisprudenza per Ben ed economia per Natham, ai ragazzi.
Natham non aveva trovato il coraggio di dire allo zio che la sua passione era diventata la medicina, che il suo chiodo fisso era la mente umana, che aveva deciso di fare lo psichiatra.
Aveva letto decine di libri, consultato gli Atti del processo di Norimberga, cercando di capire cosa ci fosse nella mente di “medici” che sperimentavano mostruosità su altri esseri umani.
Non aveva trovato una risposta valida.
Una sera di Agosto, una tiepida sera di un mese che era stato pieno di pioggia, raccolse poche cose, i suoi libri più cari e dato uno sguardo con gli occhi gonfi di lacrime ai suoi amati zii e a Ben, che dormivano ignari, si chiuse lentamente la porta alle spalle. Era il 1963, Natham aveva appena compiuto 18 anni.



Ultima modifica di La Penna del Giorno il 27/9/2010, 09:14 - modificato 1 volta.
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime26/9/2010, 22:12

PDG, se sei in giro sei attiva...
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime26/9/2010, 22:24

Ci sono pagine che si fa fatica a commentarle.
Per l'autenticità di ciò che ti trasmettono.
Il racconto è tronco per cui immagino che tu hai scelto di proseguire la storia di Natham nei prossimi round.
Ed a tal proposito mi sovviene una cosa e cioè che non posso postare i nomi degli autori o il round successivo non sarebbe anonimo.

Tornando a noi... pagina cruda, dura, come diversamente non poteva essere. Non occorre quando si scrive di queste cose ammiccare per commuovere, smuovere il lettore, l'argomento in sé lo include.
Detto ciò, un applauso e basta.
E' un paradosso amare queste storie di guerra? La terza, di questo round, due in parte legate e una a se stante. Gli occhi di questi bimbi, come sono adesso?
Complimenti, PDG, ottima penna la tua.
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Paolo Secondini
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 07:18

Un racconto che riaccende nella memoria alcunché di triste, di enormemente drammatico, che ricrea particolari vicende storiche che sembrano quasi impossibili, ma che pure hanno avuto l’uomo, nel bene e nel male, protagonista; un racconto che, pur muovendo da situazioni di inaudita tragicità, sembra che apra alla speranza, alla possibilità di qualcosa di diverso, di migliore.
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 08:10

Buongiorno a tutti !
Ho bisogno di un buon caffè, ritorno presto.
Anzi caffè, latte, the, cornetti, sfogliatelle, biscotti, paste varie por todos!

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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 08:49

Daniela, grazie per la scelta musicale !

L'idea è proprio di continuare la storia nei prossimi round.
L'Amore c'è sempre, ci deve essere, così come ci deve essere la speranza caro Paolo.
Perchè storie di guerra o ad essa legate? Forse vogliamo esorcizzare qualcosa di tremendo scrivendone.

Vi ringrazio per il passaggio e il commento.

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Franca Bagnoli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 09:05

Indubbiamente il tema è importante e il motivo che ci spinge a scrivere e leggere storia di guerra è quello che dici tu. Penso che il racconto andava riletto. Nel decimo rigo, partendo dal basso, il periodo che comincia con "A Vienna" è pasticciato. Detto questo, un bravo/brava te lo meriti.
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 09:13

Grazie per l'attenta lettura Franca e per i complimenti.
Ho rivisto il periodo:

E a Vienna sarebbe stato possibile far proseguire gli studi, ( che zio David aveva già individuato in giurisprudenza per Ben ed economia per Natham), ai ragazzi.

Rileggilo con la parentesi, forse è più chiaro !

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Franca Bagnoli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 09:45

Ecco, con le parentesi è chiarissimo. Scusami. e, di nuovo, bravo/a.
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 10:06

Buon giorno a tutti, buon giorno PdG.
Sarò scarno, l'argomento del tuo racconto credo lo richieda.
Al di là di attendere gli sviluppi (questo in realtà è una sorta di prologo molto ben scritto che ci illumina sulle origini e sullo stato del protagonista) ogni volta che leggo qualcosa sull'argomento con quale apri, cioè i campi di sterminio nazisti, ad un senso di nausea si affianca spontaneo un applauso: bene, non lasciamo che questo venga dimenticato, non lasciamo spazio ai negazionisti farneticanti, non lasciamo che qualcosa del genere si ripeta, sotto qualsiasi vessillo e a danno di qualsiasi popolo.
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 10:26

Ciao Mario,
condivido chiaramente il senso della memoria, del ricordo.
Sicuramente ci sarà un seguito ...vedremo !
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Emma Bricola
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 13:03

Un altro racconto che tratta di argomenti importanti, un'altra pagina di storia! Brava Penna, aspetto il seguito
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 13:04

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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 13:05

Ciao Emma !
Grazie del passaggio e della lettura.

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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 21:25

Giornata fiacca, non si batte chiodo !

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C'è nessunoooooooooooooooo ? Rolling Eyes
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 22:09

Ciao PDG.
Giornata intensa oggi, domani inizia la fiera annuale e per me sarà una settimana abbastanza intensa, salvo non avere nessuno che rompe sullo stand ed allora potrò essere magari più presente del solito.
C'è un'assente giustificata, Annamaria, al quale va il mio sincero augurio di pronta risoluzione di tutto quanto le è capitato tra capo e collo.
Tornando alla tua pagina, PDG, mi sovviene una mia, scritta molto tempo fa sull'argomento: fu la pagina che ebbe meno letture e commenti, un po' per quello di cui accenna Mario là sopra.
Una sorte di cortina che ci poniamo davanti alla mente per "dimenticare" quello che è e resterà una delle pagine più orrende della nostra storia umana.
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Franca Bagnoli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 22:09

Oggi è sabato, sono tutti fuori casa. Ma più tardi, vedrai verranno. Buona serata.
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 22:11

FRanca, oggi è lunedì tesoro.
Mi sono arrivati i libri, GRAZIE PICCOLA!
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Franca Bagnoli
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 22:12

Che è successo ad Annamaria? Niente di grave, spero.
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 22:12

Non a lei, ma a problema si è aggiunto problema...
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Emma Bricola
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MessaggioTitolo: Re: UNA STORIA - NUCCIO PEPE   UNA STORIA - NUCCIO PEPE Icon_minitime27/9/2010, 22:13

Anche a me sono arrivati, grazie Franca! Domani leggerò ai miei alunni una delle tue favole Very Happy
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Franca Bagnoli
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Sono contenta che ti siano arrivati i libri, Daniela Spero che ti piacciano. Buona serata.
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un abbraccio alla nostra Annamaria, speriamo si risolva tutto per il meglio, anche se non so cosa!
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Buonasera, Emma. Fammi sapere, per favore, le impressioni dei tuoi alunni.
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Un abbraccio ad Annamaria anche da me.
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