Pagine
cammino quel viale,
lo faccio ogni anno di questo periodo
cerco ogni volta sensazioni lasciate
le stesse che allora mi sapevano nuovo
mi sapevano vivo, meravigliosamente vivo
è trascorso quel tempo ma rimane l'incanto
forte di braccia , mattoni e cemento
speranze e vita
così si costruisce la casa dell'anima
Neruda chiudeva una nostra poesia
"Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo."
sarebbe semplice, quasi banale
se tu non fossi stata l'aratro che ha saputo smuovere
la terra stanca che m'apparteneva
vivo l'eterna domanda del "se fosse andata diversamente..."
[ci metto anche i puntini
e tu sai quanto io li detesti]
un albero sfoglia le sue pagine
lentamente, in agonia
quell'agonia vissuta alla fine del sole
la finestra si spegne a sera
e solca la via d'un percorso sfiancato
la pioggia bagna il tetto
filtrando lacrime
noi accovacciati di schiena
ci si lasciava inzuppare
cuore , anima , polmoni
era questo il nostro ieri
dopo aver aggredito amore
a morsi affamati di bisogno
che nemmeno il fiato corto
sepeva allontanare l'autunno
una foglia secca
svolazza finta vita
tra pneumatici di corsa
nella via d'asfalto
a soffocare nebbia