MATTINA

Bussami alla mente compagna di giochi:
il sole è un disco che suona la nostra musica.
Il sole è un pezzo di carta
un contorno irregolare da me scritto;
ma se ci metti il colore è perfetto.

I parchi li hanno militarizzati sai?
La libertà è un'illusione cara mia.
Hanno rimesso il gettone per divertirci a tempo
e quando scende la notte si prostituiscono i sogni.

Ma niente sesso oppure facciamolo in silenzio
perchè il corpo l'ho lasciato in lavanderia.
Ogni giorno spedisco una cartolina affrancata
dallo stesso tempo che mi sfugge.
Ogni giorno ti spedisco una cartolina
per non dimenticarmi. L'hai ricevuta?
No. Ti prego non dirmelo.

Voglio imparare il linguaggio dei segni.
Voglio imparare il linguaggio dei sordi.
Voglio mandare a quel paese quei lavoratori
se credono ancora di vivere in un paese.
Voglio madarli a fanculo
con linguaggio sordo al dovere.
Voglio scrivermi sui muri,
voglio pisciarmi addosso,

perchè non so più riconoscere gli odori.

Vorrei sapere come fanno i ciechi a leggere
a vedere con le mani.
Vorrei infilarmi in tutti quei buchi
senza il pericolo che qualcuno
mi tiri fuori da un pozzo artesiano.

Impiccami con una cravatta a fiori
e baciami al profumo lontano
lontano dalla lavanda.
Fai tu. Ti voglio indovinare.
Fammi resuscitare un lunedì
senza niente da fare.

Portami via con te
nella risata.

Una poesia dissacrante ma con allusioni al tempo presente. Perfetti gli ultimi versi, non si sa se la risata è liberatoria o sarcastica. Propenderei per la seconda. Ciao, Luca.