LE SUE ALI - MARIO MALGIERI

Grazie Betta, se mi dici così, mi rubi il cuore...

tanto te lo rubano tutte....
dai: oggi lascialo a me!
B

La barca? Ma se ora è tutta bella e rileccate che sembra un veliero?

anzi, dallo alla PdG!!!
B

sorcio ha scritto:

eccomi PDG riletto per benino.

A volte, se il sapere rende liberi, ciò che si è appreso può rendere schiavi dell’impossibile.

Questa frase mi parla del tuo angelo, di come hai visto un angelo.
E chi l'ha detto che mi serviva un angelo?
Angelo, tu hai visto una miseria, ma quella era la mia vita, e adesso?
E' molto bella quella frase, quella è un capolavoro. Non giudica non da colpe e non si prende quelle degl altri, non piange non si dispera e non regala dolore.
Si accorge solamente, con una sensibilita' feroce, molto più di quella dell'angelo, che ha sbagliato, ha perso e basta. L'impossibile è impossibile, e, bisognerebbe rispettarlo, almeno ascoltarlo prima.
Molte volte noi posiamo sugli altri delle parole, con le parole tutto il carico emotivo che hanno, ma siamo sicuri che gli altri volevano quelle parole?
Mi dice questo PDG il tuo pezzo, mi parla di tutto il male che involontariamente si può fare, anche se travestiti da angeli, quando il nostro intento non è quello di dare, ma di dare per poi riceverne il doppio.
Un angelo tristemente uguale alle persone, tristemente nelle stesse cose di queste persone. Un angelo che poi sparisce.

non ti dico niente sulla parte tecnica, uno perchè non ne sono in grado, due perchè credo che abbiano già dettu tutto, e tu ( angelo) ho visto che condividi.
per me
capolavoro.
ciao

Ora il tuo giudizio è più meditato ma vedo che in sostanza non è cambiato. Sei molto attento nell'analisi e molto sensibile alle sfumature delle parole, ma questo l'avevo già notato in altri commenti.
Condivido quello che hai percepito, del resto in questo genere di scritti si devono trasmettere tracce e sensazioni, a risolvere e razionalizzarle spetta al lettore, unico destinario di qualsiasi opera.
Si è capito che non sono d'accordo con chi dice che si scrive prima di tutto per se stessi?
Certo, si scrive per un bisogno interiore, ma deve essere un bisogno di comunicare, magari di ottenere spiegazioni a ciò che si sente, mai per leggersi e compiacersi.
Scusate il tono serio, ogni tanto mi scappa, come dicevo da piccolo.

aahahahahah credo che tu non l'abbia vista mezz'ora fa la tua barca caro Pier penna.

Va bene Betta: è tuo. Però trattalo bene che è delicato. Ora vado a mangiare con l'imbuto e poi torno. Baci... sparsi... ovunque.

Iùstòns, c'è un problema: è che 'sti fetentoni di angeli (ma sia detto caritatevolmente)... ti mollano spessso sul più bello!! Sfigato ero, sfigato rimango... E in un piede me lo prengo, hoops, prendo (scusate la rima con Rengo).

Si è capito che non sono d'accordo con chi dice che si scrive prima di tutto per se stessi?
Certo, si scrive per un bisogno interiore, ma deve essere un bisogno di comunicare, magari di ottenere spiegazioni a ciò che si sente, mai per leggersi e compiacersi.

...ma una volta comunicato, cara PdG, si può rileggere e in quello che c'è di noi riversato sul foglio farne qualcosa, del tipo capire!
tirare fuori contenuti interiori dà la possibilità di renderli meno pesanti, di vederli e di ripartire...
almeno, io a volte faccio così e mi alleggerisco molto!
B

Allora: uno (maschiles singolares penoes) che scrive per se stesso NON pubblica sui sitoes: si chiude le sue cosine nel cassetto e se le schiaccia... (cheddolores)!!!

Bettarm30seven, se ti togli quel cappello a larghe falde ti alleggerisci di almeno cinque chili!!

ma sarei meno chic...
B

Massimo Guisso ha scritto:

Allora: uno (maschiles singolares penoes) che scrive per se stesso NON pubblica sui sitoes: si chiude le sue cosine nel cassetto e se le schiaccia... (cheddolores)!!!

io credo che la spinta sia scrivere per se stessi (almeno, a me capita così), ma che poi, una volta sulla carta quello che hai scritto, essendo uscito da te, non sia più tuo.
un pò come una gravidanza: tuo figlio è tuo finchè lo hai in grembo, una volta nato è di se stesso e a te (generico) spetta il compito di lasciarlo libero di esprimersi a suo modo.
insomma: la scrittura è catartica, ma una volta scritta deve fare la sua strada, così come noi abbiamo fatto la nostra scrivendo.
ci vuole solo il coraggio di mettersi in gioco...
B

... ma la cosa seriamente più sessy è mordicchiare le stanghette degli "spegetti"(dal savonese occhiali)!!

grazie PDG e complimenti.

ciao a tutti, sembra di essere tornati a casa.

Il guaio è che my son (niente male, per uno che ha fatto françese) ormai si esprime esclusivamente tramite ululati, barriti & miagolii della sua chitarra modello Imitassione Fender Stratocaster Vintage...

Mì casa is tù casa, Sorcio!! (Sorcio deriva mica da... Sorcerer? Chiedo l'aiuto da casa: sorcerer in ingleise credo significhi stregone, mago, esorcista, ma non ne sono sicuro).

A che gioco giochiamo?

Guisso linguacciuto, la smetti di slinguazzare Betta almeno per oggi?

Caffè per me intanto che leggo?

... brutta bestiassa, la geloçia, nè Pier????

Weeeee Rubiniaaaaa ma che bel panoramaaaaaaaaaa... dal treno.

Goditelo che sto per cambiarlo!

... Stop that train, Ruby Rubynia Rubyrosa!! Mi vien che gomitare!!

Ma quale gelosia bello guaglione è solo questione che la lingua betta dove il dente duole.