Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.



 
RegistratiIndiceCercaUltime immaginiAccedi

 

 ANGELO AZZURRO - mercoledi - 3/7

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Marcello Devenuti
Top
Top
Marcello Devenuti


Numero di messaggi : 495
Data d'iscrizione : 12.03.08

ANGELO AZZURRO - mercoledi - 3/7 Empty
MessaggioTitolo: ANGELO AZZURRO - mercoledi - 3/7   ANGELO AZZURRO - mercoledi - 3/7 Icon_minitime2/7/2008, 18:22

MERCOLEDI' - L'equivoco

"E dove siamo, al mercato?" esclamò il medico, con tono alto e severo, accompagnando l'ultimo paziente verso l'uscita. Nella sala d'aspetto era rimasta la sola Angela, con la sua sporta. Il dottore, nel vederla, emise una "Ahhhh..." tra il sospirato e il rassegnato.
"Vieni, vieni pure"
La donna rimase muta. Poi si guardò intorno, sospettosa, quindi afferrò con entrambe le mani la borsa e si avviò verso il medico.
"Siediti Angela, Qui, davanti a me!"
Angela, sempre sospettosa, si avvicinò alla seggiola con passo goffo e curioso: teneva, infatti, l'involucro stretto al petto, mantenendosi in un precario equilibrio e camminando sulla punta dei piedi. Il corpo proteso in avanti, in una curva disarmonica, col mento che sopravanzava la borsa, protettivo ed avvolgente.
"Dunque....come mai questa visita? Cos'è che non va?"
Detto ciò il medico cominciò a firmare i ricettari e ad aprire le confezioni di campioni farmaceutici allineate sul tavolo. Passò qualche minuto e, infine, come sorpreso, alzò gli occhi verso Angela che ancora non aveva aperto bocca.
"Allora? Sto aspettando. Avrai pure qualcosa da dirmi?....Non sono indovino, sai..."
Angela prese ad agitarsi sulla seggiola, sempre con la borsa in braccio.
"Dotto'...sono cose delicate...e poi voi avete altro da fare. Io posso pure aspettare"
Il medico, allora, chiuse i ricettari. Dapprima con dispetto, poi rassegnato. Quindi, riallineate le scatoline dei farmaci, si predispose ad ascoltarla:
"Forza, Angela! Sono a tua disposizione"
La donna, stringendo ancor più l'involucro, disse con tono deciso:
"Dotto'...a voi piacciono le uova? 'Mbè...piacciono pure a me e non è giusto quello che succede. No, non è giusto! Io chiedo solo un ovetto...e mica tutti i giorni". Quindi proseguì sottovoce, parlando al di sopra della borsa: "Non lo fa apposta, nooo! Anzi, lei lo farebbe pure l'uovo. Io, prima, mi credevo che fosse un dispetto. Macché! Questa si sforza, ci mette l'anima, strilla e si agita...ma niente"
"Ma di quale uovo stai parlando?"
fece il medico con insofferenza. "Pasqua è passata.." Poi, come parlando tra sé, continuò: "Un ovetto al giorno?...I dispetti?. Ma chi è che ti rompe queste uova. Un vicino? Qualche animale?"
"Ma che avete capito, dotto'? Altro che rompere! E' che le uova proprio non le fa!"
"Ma chi, la tua vicina? Chi è che...hoccapito! Adesso capisco, stai parlando di Azzurra?"
seguitò con tono più affermativo che di domanda. A quelle parole la gallina cominciò ad agitarsi, emettendo soffocati: "Cooo-coooo-cooo".
"E scommetto che in quella borsa ci tieni la gallina, vero?
".
Adesso il medico, quasi divertito, guardava la donna scuotendo la testa: "Angela...Angela e Azzurra...anzi, L'Angelo Azzurro".
La donna, intanto, sembrava contagiata dalla animazione della bestiola:
"Sssst...piano Dotto'! E tu pure, sta' zitta!" disse sottovoce, rivolta alla borsa. Quindi l'aprì e, con premurosa attenzione, tirò fuori la gallina che le si accovacciò in grembo, lasciandosi accarezzare.
"Bisogna tagliare, Dottò", disse con tono tragico, "Questa, l'uovo non riesce a farlo...e soffre, poveretta. Guardate Dottò". Ciò detto, rigirò la gallina per mostrare al medico quanto affermava: "Vedete! Vedete!?" disse, stuzzicando la bestiola con un cottonette che aveva repentinamente cacciato di tasca. Il medico fu preso da un attacco di singulti, che trattenne a stento. Poi, forzatamente serioso, cercò di assumere un comportamento professionale:
"Va bene, va bene Angela! Riponi pure la...paziente. Ho capito, stai pure tranquilla, non occorre tagliare"

Ma fu un peccato! Un deplorevole errore dovuto alla consueta leggerezza oltre che alla più consolidata supponenza. Il paziente è un inferiore, un subalterno, un richiedente, soprattutto. Tutto ciò esalta ed alimenta il senso di superiorità del medico. Egli è portatore di oscure regole e rituali segreti. Di simboli onnicomprensivi e codici esclusivi, che tracciano confini invalicabili tra chi li detiene e chi ne ha bisogno. Proprio come tra Dio e l'uomo, dove la divinità tanto più è grande quanto più è misteriosa: tanto più cresce quanto più se ne ha bisogno. Allora, questa divinità, inconsapevole di essere enorme soprattutto per le altrui aspettative che non per le capacità proprie, si fa centro di ogni rapporto. Piega e convoglia tutto in funzione delle proprie intuizioni, trascurando quanto accade, sino a diventare sorda e cieca.
Peccato! Perché sarebbe bastata un poco di attenzione per vedere che c'era qualcosa...non proprio un uovo, ma qualcosa di gelatinoso, plastico, rotondeggiante.

"Sicuro, Dottò?"
"Ma si! Basterà qualche pillola. Va bene?"
"Va bene?"
ripeté Angela
"Qualche compressa...una puntura al dì...ed anche qualche ricostituente. Poi riposo...mi raccomando Angela, molto riposo". Quindi prese il ricettario e cominciò a scrivere, scandendo a voce alta le prescrizioni:
"Dunque...Laroxil e Prozac...dieci gocce ogni giorno, in poca acqua, circa mezz'ora prima di coricare,e una compressa la sera. Poi..ah, eccole! Tieni queste due scatole...una iniezione al giorno, al mattino, possibilmente. Poi uno sciroppo ricostituente...l'appetito? Come va l'appetito?"
"Ma, Dotto'?!
" fece Angela preoccupata, "Ma servirà proprio questa cura?" e seguitò agitata, come colpita da una idea improvvisa: "E pure le punture? E come gliele faccio le punture alla gallina?"
"Ma quale gallina!
" disse il medico, ormai indispettito, "Queste cure sono per te...altro che la gallina!"

Angela, come era prevedibile, si agitò ancora di più. Fece per andarsene, ma fu trattenuta da Azzurra. La gallina, infatti, se ne era volata sulla libreria e non sembrava sentir ragioni. Angela e il medico si sgolavano e sbracciavano, ma invano. Azzurra se ne stava appollaiata sul terzo tomo di Anatomia Comparata, da dove guardava, sempre di traverso, tutti gli oggetti attorno. Osservava metodica, con estrema attenzione, quasi volesse assimilare ogni cosa. Tutto questo durò per più di dieci minuti; troppi per il medico che, infuriato, era uscito dall'ambulatorio in cerca di aiuto....
Torna in alto Andare in basso
 
ANGELO AZZURRO - mercoledi - 3/7
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» ANGELO AZZURRO - lunedì - 1/7
» ANGELO AZZURRO - martedì - 2/7
» ANGELO AZZURRO -giovedì - 4/7
» ANGELO AZZURRO - venerdi 1°parte - 5/7
» ANGELO AZZURRO - venerdì 2°parte - 5/7

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
 :: Prosa e Poesia :: Prosa-
Vai verso: