L'ADDIO - MARIO MALGIERI

Boh!
Io ora posto il tutto, speriamo il bene.
A dopo se ci sei ancora
Besos y besos
(prima o poi La Mar mi ucciderà per le mie escursioni spagnoleggianti)

Ciao Dani e mi sa che questa è la buonanotte, sono stanchissima.
A domani Danielita!

Sttt, sono io travestita...
Notte serena anche a te, Rubinita

Eniente bacio a me?

Va bè,Penna, bacio anche a te, ma non ti ci abituare eh?

Prometto: mi abituo...

Che scemo!

La penna del giorno ha scritto:

Sttt, sono io travestita...
Notte serena anche a te, Rubinita

Dani, sei un portento!!!!!

vado a letto anche io. Qualcuno viene con me?

Penna Libera ha scritto:

vado a letto anche io. Qualcuno viene con me?

'notte pierpenna, sogni d'oro.
Vado a letto anch'io(da sola ).
Ciao!

Ho letto solo ora il pezzo Penna del Giorno, omettendo volutamente di leggere le pagine dei commenti di chi mi ha preceduto.
Scusami quindi se mi ripeterò.
Un tema sentito dall’autore, affatto leggero ma in sintonia col suo sentire. Quasi una testimonianza.
Celebrati nei ricordi, quel casta diva mitico, ma proposti al lettore in tono didascalico, quasi minore, direi quasi dispersi nel cuore di una realtà molto più presente. Un osservare attento, presente ma in qualche arcano modo dislocato, con due protagonisti, la cornamusa e la radio a valvole.
Un brano che si nutre sia di quello che vede e sente sia di quello che l’io narrante vive dentro di sé.
Il mondo esterno esiste ma è il lato aperto della memoria o del messaggio probabilmente.
Un io narrante che rimane fuori dal racconto pur essendone paradossalmente il protagonista che indirizza i suoi ricordi con un collage di elementi eterocliti provenienti da epoche e luoghi lontani, il che sottolinea l’atmosfera di sogno- veglia che fa perdere i punti di riferimento.
Lotta fra sogno e realtà di fatto non combattuta, ma subita passivamente e che esalta un onirismo spinto.
Adottata la scelta della confessione dell’io parlante quasi fuori campo gli eventi si succedono senza alcun intervallo di narrazione con un salto temporale equilibrato e accorto.
Un reiventare la propria esistenza attraverso la voce dei ricordi, un rituffarsi nella realtà con una lieve critica al mondo radicale di oggi evidenziata dalla contrapposizione tra le apparenze e ciò che costituisce l’essere umano in toto, più semplicisticamente quella tra spirito e corpo.
Sfasatura evidenziata dal brutale cortocircuito della vecchia e amata radio a valvole.
Notevole.
Alessandro

Daniela Micheli ha scritto:

Boh!
Io ora posto il tutto, speriamo il bene.
A dopo se ci sei ancora
Besos y besos
(prima o poi La Mar mi ucciderà per le mie escursioni spagnoleggianti)

dovrei?! epperché?!

La Mar ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Boh!
Io ora posto il tutto, speriamo il bene.
A dopo se ci sei ancora
Besos y besos
(prima o poi La Mar mi ucciderà per le mie escursioni spagnoleggianti)

dovrei?! epperché?!

perchè io oso ma non so proprio se si scrive come io lo scrivo...


Alessandro: che commentone