PER UN RITORNO - RUBINIA

Ah! colpito e affondato (ecco cos'era quel retrogusto amarognolo del caffè!)

http://www.awadasar.it/ricette/secondi/stigghioli.php

noncelafopiù ha scritto:

Ah! colpito e affondato (ecco cos'era quel retrogusto amarognolo del caffè!)

Tranquillo! Ammazza solo la tristezza!
Sorridere, please, oggi la PdG si prende cura di voi

MARIOOOOOO!!!!
Allora, scoperto cosa sono?

Stigghiole stigghiole stigghiole.. quando avevo 19 anni andai in Sicilia con amiche siciliane ,c'erano strane cose cucinate per strada: quaruma , trippa appena bollita e stigghioli, mi hanno spiegato che sono budella arrosto. E' esatto?

Esatto ma se vuoi la ricetta vai nel sito che ho postato poco più in su e vedrai

Ora vado per un po', fate i bravi.
A dopo

Quindi pdg sei siciliana

STIGGHIOLE... mhmmmm!!!
Sì, budella di agnellino avvolte strette attorno allo scalogno (cipollina lunga) e prezzemolo.
Quello che nessuna ricetta potrà rendere, cari miei, è il fumo denso e odoroso che si sprigiona per le strade tutt'intorno ai chioschetti degli "stigghiolari"!

Minkia sicula è! Ed io che credevo lombarda!

Ciao PDG. Benvunuta!
Il tuo racconto mi é piaciuto per la semplicità che trasmetti nel descrivere un dolore così potente, irreversibile e senza scampo. Ciò denota grandi potenzialità, le tue.
Complimenti!

Sentirvi parlare di intestini arrostiti dopo una simile pagina mi spezza il cuore! Ed io...che mi ero ritrovata a fare i conti con un nodo alla gola, alla fine della sua lettura, ora sono costretta ad allontanare 'sto fumo insistente che sale dritto dalle graticole al cielo! E so di cosa parlo...visto che ho frequentato in uno dei miei passati Ballarò e Vucciria!

Bien! Torniamo a noi!

Questa è una pagina di ispirazione, sana e completa, dall'inizio "avulso" (e non dò a tale aggettivo alcuna connotazione negativa), un prosieguo morbido, una conclusione tragica.
Un percorso di vita, cioè, reso con immediatezza e conseguenzialità. Coinvolgente.

Homo mundus minor

L'ho fatto perché...
A questi "perché" reiterati, pdg, hai affidato l'ossatura del racconto. Il sistema, sebbene non mi abbia entusiasmato, si è dimostrato sintetico ed efficace. Infine (dopo aver letto la fine), si sposa con la necessità della protagonista di rielaborare il lutto, di razionalizzare.
Romanticismo sotto sorveglianza.

turirubino ha scritto:

STIGGHIOLE... mhmmmm!!!
Sì, budella di agnellino avvolte strette attorno allo scalogno (cipollina lunga) e prezzemolo.
Quello che nessuna ricetta potrà rendere, cari miei, è il fumo denso e odoroso che si sprigiona per le strade tutt'intorno ai chioschetti degli "stigghiolari"!

Già, quel profumo !

Quanto mi piaceva andare in giro con il mio sacchetto di carta, pieno di stigghiole

Prima o poi, drovò ritornare nella terra paterna.

_____nat

E' il brano giusto subito dopo Pasqua: con sorpresa finale.
Credo come gli altri, ho pensato fino all'ultimo ad un ritorno di fiamma.
Ma qui la cenere coprirà tutto.
Io triste PdG, bella prova ma ora devo riprendermi

Tornata

Allora, non sono siciliana e rilancio: io a Pasqua ho mangiato strangugghj

Ora torno seria e vado a salutare gli amici che sono passati nel frattempo.

Mauro Tolu ha scritto:

Ciao PDG. Benvunuta!
Il tuo racconto mi é piaciuto per la semplicità che trasmetti nel descrivere un dolore così potente, irreversibile e senza scampo. Ciò denota grandi potenzialità, le tue.
Complimenti!

Buongiorno Mauro e grazie per tutto!
Per il benvenuto, per le bellissime parole e per l'augurio che mi fai parlando di potenzialità.
Speriamo.
Grazie ancora.

anche noi qui in puglia abbiamo qualcosa di simile ai strancugghi e sono gli slurposissimi gnumeredde suffukéte, involtini di trippa di vitello stretti dal budello e cotti a lentiiiiiiiiiisimo fuoco nella loro stessa acqua (soffocati) con tantissima cipolla bianca peperoncino e una crosta di formaggio stagionata.
Usti che fame.

Rosalba Signorello ha scritto:

Sentirvi parlare di intestini arrostiti dopo una simile pagina mi spezza il cuore! Ed io...che mi ero ritrovata a fare i conti con un nodo alla gola, alla fine della sua lettura, ora sono costretta ad allontanare 'sto fumo insistente che sale dritto dalle graticole al cielo! E so di cosa parlo...visto che ho frequentato in uno dei miei passati Ballarò e Vucciria!

Bien! Torniamo a noi!

Questa è una pagina di ispirazione, sana e completa, dall'inizio "avulso" (e non dò a tale aggettivo alcuna connotazione negativa), un prosieguo morbido, una conclusione tragica.
Un percorso di vita, cioè, reso con immediatezza e conseguenzialità. Coinvolgente.

Homo mundus minor

E a me piace da morire che tu prima di commentare abbia scherzato un po': è lo spirito giusto
Grazie Rosalba.

Sarò breve :



Brava PdG


P.S. le stigghiola sì, ma la cassata ... e vai con il Clan dei Siciliani !

noncelafopiù ha scritto:

anche noi qui in puglia abbiamo qualcosa di simile ai strancugghi e sono gli slurposissimi gnumeredde suffukéte, involtini di trippa di vitello stretti dal budello e cotti a lentiiiiiiiiiisimo fuoco nella loro stessa acqua (soffocati) con tantissima cipolla bianca peperoncino e una crosta di formaggio stagionata.
Usti che fame.

Eh eh eh!
Acqua, noncelafopiù!
Avete qualcosa di simile, si, ma non è quello.
Diciamo che è un primo piatto, dai

Si!!!!!!!! Fame!!!!!

Gibbì ha scritto:

L'ho fatto perché...
A questi "perché" reiterati, pdg, hai affidato l'ossatura del racconto. Il sistema, sebbene non mi abbia entusiasmato, si è dimostrato sintetico ed efficace. Infine (dopo aver letto la fine), si sposa con la necessità della protagonista di rielaborare il lutto, di razionalizzare.
Romanticismo sotto sorveglianza.

Grazie Gibbì, in fondo era quello che volevo: far leggere con uno spirito e poi scoprire che era un altro, ma solo alla fine( o quasi).
E tu si che sei un uomo di spirito!
Non nel senso che bevi, eh?
Grazie ancora.

Claudio Esposito ha scritto:

Ciao a te, PDG, a tutti voi e buona Pasqua fatta.
Questo racconto è molto toccante nel finale, un po' inaspettato, ma che si intuisce a metà della narrazione.
Condivido il gusto del ricordo per le case del passato, che anch'io ogni tanto vado a rivedere, spinto dalle emozioni provate lì un tempo, le quali si ostinano a non farsi dimenticare. Queste, anzi, sembrano più vive che mai nel cuore e nell'anima, e si colorano di struggente malinconia. Malinconia ancora più grande quando, come in questo racconto, i ricordi riguardano il proprio compagno (o compagna) che ci ha lasciato per sempre fisicamente, ma che spiritualmente sarà sempre con chi è rimasto.
E questo sentimento, pur malinconico e struggente, non è tuttavia mai completamente triste o negativo, perchè addolcito in parte dalla memoria dei tanti bei momenti vissuti insieme. Ciò traspare ed è reso con delicata poesia in questo testo, che si fa apprezzare tra i migliori del round.
Complimenti e un bacio, Claudio

Parole bellissime, Claudio, che mi rendono ancor più felice dette da un'anima che condivide certi sentimenti.
Grazie, bacio ricambiato

[quote="Nuccio"]Sarò breve :



Brava PdG


Quando si dice breve ma intenso...
Grazie Nuccio