Inutili scarti umani
gettati intorno ai tavolini,
come i mozziconi aspirati al limite
e calpestati dall'indifferenza.
Macchie disciolte nei tessuti
di giacche sgualcite dal destino,
rughe seccate su pensieri stanchi,
cornici di barbe dimenticate.
Un caffè abbandonato sul bancone,
da chi lo chiese per abitudine antica,
cessa di fumare rassegnato
agli occhi vitrei sul vuoto.
L'angolo infondo al buio,
zona franca di un fumatore
che ghigna la consapevolezza
di una verità insostenibile.
Muco sputato a terra,
-'sti extracomunitari di merda
tornassero a casa loro-,
bersaglio di rabbia
borbottata al muro di nessuno.
Quotidiani urlanti per strategia
e sfogliati per sbaglio,
ma utili al ricordo
del giorno mese anno,
come se facesse differeza.
Quando nessuna scusa rimane
e si deve tornare alla casa vuota,
l'ultimo pensiero va alla speranza
-dammi un gratta e vinci, và,
che ci vediamo domani-.