BASTA! - TURI RUBINO

Mario Malgieri ha scritto:

Mentre leggevo, riga dopo riga, una voglia irrefrenabile mi acchiappava, proprio come quella di un randagio famelico alla vista di una salsiccia: ma questo pezzo lo deve leggere in TV la Letizzetto! Sembra fatto da lei (da una lei di sicuro) per lei stessa: umorismo graffiante, sarcasmo destabilizzante, presa per i fondelli dei luoghi comuni.
Io la Luciana l'ho vista di persona, ospite in una convention della mia megaditta, e vi assicuro che quella che si vede in TV da Fazio è una versione frenata, ripulita e politicamente corretta, figuratevi!
Ma torniamo al tuo brano. Che mi sia piaciuto è evidente, lo trovo uno sfogo buttato giù quasi di getto a dire cose lungamente covate che in molti pensiamo ma in pochi razionalizziamo e rendiamo esplicite.
L'amore? Ma che fregatura!
Il tuo brano? Ma che goduria!

Caro Mario, la Luciana è un mito assoluto.
Il tuo associarmi a lei è il più grande dei complimenti possibili.
Che emozione sarebbe sentirle recitare il mio “BASTA!”
Io una lei? eh eh... certo: la PdG è una "lei" per definizione

Nuccio Pepe ha scritto:

Ironia allo stato puro.
Una malattia l'amore ?
Ma no, forse una droga !! Smetto, si smetto, non ci ricasco più,magari solo una volta .... poi basta!
Sai è così carina, timida, decisa, bella, sensuale, intelligente, colta, spiritosa, e così via. Se si vuole un motivo, una scusa si trova.
L'unica soluzione sarebbe il vaccino.
Mi prenoto per una mega dose.
Brava PdG !!

Ed ecco Nuccio...
ciao siculo, benvenuto anche a te.
che ti offro? un cannolo? una fetta di cassata?
oppure preferisci... ma sì, ho capito, dai... giusto perchè sei tu, va bene?

turirubino ha scritto:

Ciao PdG, ciao a tutti.
Mi sono divertito anch'io a leggere, ma direi ad ascoltare, questa tua sanguigna strillona.
Insieme al divertimento, all'indubbio intento catartico, il suo monologo mi ha trasmesso anche una profonda simpatia per la lei, proprio nel senso del “sentire con”, del “soffrire con”, in questo caso.
Il vaccino, il premio Nobel, eh eh eh... credo ci sia poco da fare al riguardo. Mi è venuto in mente un film (fra i tanti, infiniti possibili, riguardo all'amore), un cartone animato in cui WALL – E, il piccolo robot protagonista, si innamora perdutamente di Eve, affascinante, fredda, efficientissima e tecnologicissima robottina di ultima generazione, finché anche lei, sì, la più “macchina” delle macchine... comincia a intenerirsi, a palpitare... beh, a innamorarsi di lui.
Non c'è niente da fare, PdG... credo che per l'estinzione di quello che chiamiamo amore, si dovrà attendere l'estinzione del genere umano.

Altro siculo, altro ospite illustre!
Mi fa piacere che si alzi una voce di simpatia per la mia povera protagonista, che tu ne espliciti il lato dolente.
Non ho visto il cartone che citi, ma anche lì, nelle storie e nelle favole, l'uomo non fa che metterci se stesso e certamente lo farà... fino alla fine!

Luca Curatoli ha scritto:

di nuovo la parola amore virgolettata - parola col preservativo - magari per paura che ci attacchi qualche malattia. qui se ne parla con apparente leggerezza. potrebbe essere un portinaio a straparlare; uno scottato; o infreddolito dal tempo: di quelli che s'incontrano per la strada (non certo di quella razza cafchiana che vuol stare sola col proprio sorriso), e ci sembrano impazziti soltanto perchè indossiamo maschere di serietà. qui si straparla. di uomini di donne di bestie e di anima, finendo fatalmente a toccare "il lato erotico della faccenda". toccare nel vero senso della parola, come potrebbe farlo un comico mentre ci fa ridere col suo corpo tutto. per quanto mi riguarda, il massimo della aspirazione per me, è perdere il mio lato animale. non vedo l'ora di diventar impotente. l'anima? ci sono persone che ci suggeriscono la loro esistenza con la parola. fatalmente molte di esse sono vecchie o morte da un pezzo

Ciao Luca,
non ti vanno le virgolette? Accidenti, anche di queste ne ho messe tante... mi sa che devo fare un corso accelerato sull'uso della punteggiatura... anche i puntini di sospensione li uso un po' troppo, mi sa... (eccoli di nuovo, uffa!)
Quanto al portinaio, allo scottato, non so. Io mi immagino una giovane donna piuttosto "normale" (rivirgoletto), una come ce ne sono tante.

Rita Paleari ha scritto:

l'amore, sì grazie un pochettino tanto per gradire. Ma sì, ancora un altro poco, non vorrei disturbare, MMMhhh però è delizioso ce ne sarebbe un altro poco? magari ce vorrebbe tanto ancora, sa, la famosa dose di mantenimento.
Uffa questo amore mi sfrutta mi costringe a dare, prosciuga le mie forze, non se ne può più. Miihh, ma quando se ne va? usa tutte le mie cose, usa me, gli sembra tutto dovuto, non ho più libertà, ma chi cavolo l'ha portato in casa questo amore? fuori, sciò, lascami un poco di spazio, devo respirare. Colpa Mia? No tua che sei sempre lì a....
Vatteneeee non ti sopporto più.
Ora vado in farmacia e mi compero il vaccino.
Ya l'amore è una malattia feroce, lascia pochissimi anticorpi ed una specie di dipendenza, dell'amore si ricordano alla fine solo le cose belle, i palpiti del cuore e ci si vorrebbe subito riammalare. Che si può fare, siamo masochisti.

Ciao Rita,
t'ho contagiata, vero?
anche a te è venuta una gran voglia di gridare e prendere questo amore a calci nel sedere.
Masochisti, masochisti, hai ragione, ecco cosa siamo!

Luca Curatoli ha scritto:

comunque qui si spara sulla croce rossa. aivoglia a rettificare tutti se si è dentro o fuori quell'ospedale da campo... resta da stabilire se la mira è buona.

come testo teatrale, un monologo, potrebbe funzionare. avrei da ridire su certi colpi bassi, scontati, che buttano nel tritatutto amore sesso e anima. avrei voluto maggiore cattiveria in questo testo. la stessa che sarebbe occorsa per scrivere veramente d'amore

Ecco di nuovo Luca,
un Luca sibillino, devo dire.
Così non ho capito bene se c'ho preso o se ho sbagliato la mira, se ho picchiato troppo in basso, e dove, e come
Quanto alla cattiveria, c'ho messo tutta quella che m'è venuta, tutta la rabbia di cui sono stata capace e prendo atto che per te è un po' pochina e comunque insufficiente "per scrivere veramente d'amore".
In un round sull'amore, un mezzo flop, insomma.
Allora grazie per la tua critica

La penna del giorno ha scritto:

Rita Paleari ha scritto:

l'amore, sì grazie un pochettino tanto per gradire. Ma sì, ancora un altro poco, non vorrei disturbare, MMMhhh però è delizioso ce ne sarebbe un altro poco? magari ce vorrebbe tanto ancora, sa, la famosa dose di mantenimento.
Uffa questo amore mi sfrutta mi costringe a dare, prosciuga le mie forze, non se ne può più. Miihh, ma quando se ne va? usa tutte le mie cose, usa me, gli sembra tutto dovuto, non ho più libertà, ma chi cavolo l'ha portato in casa questo amore? fuori, sciò, lascami un poco di spazio, devo respirare. Colpa Mia? No tua che sei sempre lì a....
Vatteneeee non ti sopporto più.
Ora vado in farmacia e mi compero il vaccino.
Ya l'amore è una malattia feroce, lascia pochissimi anticorpi ed una specie di dipendenza, dell'amore si ricordano alla fine solo le cose belle, i palpiti del cuore e ci si vorrebbe subito riammalare. Che si può fare, siamo masochisti.

Ciao Rita,
t'ho contagiata, vero?
anche a te è venuta una gran voglia di gridare e prendere questo amore a calci nel sedere.
Masochisti, masochisti, hai ragione, ecco cosa siamo!

già, si comincia con desìarlo, sognarlo, poi quando si ha, siamo davvero al settimi cielo, poi esplode come una bolla di sapone e ci ritroviamo con il culicchio per terra. Un poco ci riposiamo e poi via, in cerca di un nuovo amore per poter soffrire di nuovo, ma sentirci vivi.

sono sibillino spesso perchè non trovo parole semplici per dire cose complicate. e la mia povera grammatica ci mette il bastone...

tu dici che ti sei immaginata una donna normale. ma io mi chiedo cosa sia una donna normale: se una che parla come tutte, ammesso che ciò sia possibile. o che altro.

riguardo alla mira ho visto qui troppi luoghi comuni sparati. non mi riferisco all'amore come malattia, ci mancherebbe. piuttosto una buttarla in caciara, senza la voglia di soffermarsi nemmeno un momento su quel che si dice. la cattiveria - in scrittura - non è buttare (avere questa pretesa) l'anima nel cesso, ma soffermarsi, riflettere sul perchè molti facciano questo. fosse una donna con un nome di fantasia o una qualunque. allora forse una donna normale è quella che butta via la possibilità di capire chi è "veramente". capisco che qui forse l'intento non era questo. a me questa specie di sfogo mi dà l'impressione che dietro le parole non ci sia nessuno

Luca Curatoli ha scritto:

sono sibillino spesso perchè non trovo parole semplici per dire cose complicate. e la mia povera grammatica ci mette il bastone...

tu dici che ti sei immaginata una donna normale. ma io mi chiedo cosa sia una donna normale: se una che parla come tutte, ammesso che ciò sia possibile. o che altro.

riguardo alla mira ho visto qui troppi luoghi comuni sparati. non mi riferisco all'amore come malattia, ci mancherebbe. piuttosto una buttarla in caciara, senza la voglia di soffermarsi nemmeno un momento su quel che si dice. la cattiveria - in scrittura - non è buttare (avere questa pretesa) l'anima nel cesso, ma soffermarsi, riflettere sul perchè molti facciano questo. fosse una donna con un nome di fantasia o una qualunque. allora forse una donna normale è quella che butta via la possibilità di capire chi è "veramente". capisco che qui forse l'intento non era questo. a me questa specie di sfogo mi dà l'impressione che dietro le parole non ci sia nessuno

Sì, Luca, il monologo è zeppo di luoghi comuni e lei è una "normale" proprio in questo senso, una come tutte, ammesso che ciò sia possibile, come giustamente tu precisi.
E sì, fa caciara. Fa caciara per buttare fuori il suo dolore, e con la speranza, vana, di buttare nel cesso la sua anima dolente. L'esatto contrario del ben più doloroso processo di introspezione che di solito, e non per tutti, può avviarsi solo quando i livelli di sofferenza si sono parzialmente ridotti e si può tornare dentro sè stessi.
Io la vedo così.
Grazie ancora per essere tornato a chiacchierare con me.

Femmina incazzatissima, mi pare, quest’io narrante!
Più che un racconto mi sembrano pensieri a briglia sciolta alé, sputati con la sacrosanta rabbia di chi è stata “mollata”.
Che “stronzo” l’uomo quando molla. Che “stronza” la donna quando molla (o no?)
Pagina che mi ha fatto sorridere, anzi di più, al pensiero che sono stati gli stessi identici pensieri miei qualche tempo fà!
Essere immuni? Spero proprio di no, è nelle batoste che viene il meglio di noi e come non innamorarsi come prima più di prima t’amerò?
Muy bien Pdg, ma aricordate che:
“Viva viva l’amor
perché è l’amore che si canta
viva viva l’amor
e per l’amore ancor si vivrà”
Tema, I Giganti

buon pranzo

Martino Giusti ha scritto:

Femmina incazzatissima, mi pare, quest’io narrante!
Più che un racconto mi sembrano pensieri a briglia sciolta alé, sputati con la sacrosanta rabbia di chi è stata “mollata”.
Che “stronzo” l’uomo quando molla. Che “stronza” la donna quando molla (o no?)
Pagina che mi ha fatto sorridere, anzi di più, al pensiero che sono stati gli stessi identici pensieri miei qualche tempo fà!
Essere immuni? Spero proprio di no, è nelle batoste che viene il meglio di noi e come non innamorarsi come prima più di prima t’amerò?
Muy bien Pdg, ma aricordate che:
“Viva viva l’amor
perché è l’amore che si canta
viva viva l’amor
e per l’amore ancor si vivrà”
Tema, I Giganti

buon pranzo

Ciao Martino, hai ragione a dire che si tratta più di pensieri a briglia sciolta che di un racconto in senso stretto. Anche io mi ponevo questa domanda (complicatissima per altro: cos'è un racconto? ci potremmo perdere giornate intere a discuterne...) e concludevo con me stessa che forse lo è comunque, dal momento che seppure limitata al monologo della protagonista e quindi in forma indiretta, quasi implicita, questa pagina "racconta" una situazione, uno scorcio di storia personale. Insomma... non mi sembra saggistica, quanto, appunto, narrativa.

Splendida ti basta? L'amore è una convenzione ( o una circonvenzione non d'incapaci ma di illusi...) Concordo, approvo e sottoscrivo. L'unico amore che vale la pena di essere vissuto è quello per i figli e gli animali ( preferibilmente di sesso femminile).
Entusiasmante la divisione in sillabe.

Brava.

Ciao

____nat

Natascia Prinzivalli ha scritto:

Splendida ti basta? L'amore è una convenzione ( o una circonvenzione non d'incapaci ma di illusi...) Concordo, approvo e sottoscrivo. L'unico amore che vale la pena di essere vissuto è quello per i figli e gli animali ( preferibilmente di sesso femminile).
Entusiasmante la divisione in sillabe.

Brava.

Ciao

____nat

Ciao a tutti, in particolare a te PDG!
Mi hai fatto proprio divertire! Questo racconto è un terremoto di ironia e simpatia. La sua verve scoppiettante ti cattura. Complimenti! Come è stato detto, il testo ricorda molto uno di quegli irresistibili monologhi della Litizzetto. A me ricorda anche le battute di Mafalda, quel fortissimo fumetto di Quino, magari una Mafalda cresciuta, diventata donna disincantata e acerrima nemica di quella grossa fregatura patologica chiamata "amore". Malattia contagiosissima, dalle "ricadute" molto pericolose!
Bravissima Penna, complimentoni e a presto!

Claudio Esposito ha scritto:

Ciao a tutti, in particolare a te PDG!
Mi hai fatto proprio divertire! Questo racconto è un terremoto di ironia e simpatia. La sua verve scoppiettante ti cattura. Complimenti! Come è stato detto, il testo ricorda molto uno di quegli irresistibili monologhi della Litizzetto. A me ricorda anche le battute di Mafalda, quel fortissimo fumetto di Quino, magari una Mafalda cresciuta, diventata donna disincantata e acerrima nemica di quella grossa fregatura patologica chiamata "amore". Malattia contagiosissima, dalle "ricadute" molto pericolose!
Bravissima Penna, complimentoni e a presto!

Ciao Claudio, grazie anche a te
Mafalda ci starebbe benissimo, certo.
Anche lei un mito di ironia e simpatia

Comunicazione Urgente.

A causa di gravi problemi, Daniela sarà assente per tutta la settimana. Il round si ferma qui, in attesa del suo ritorno. Per eventuali chiarimenti, sono a Vs disposizione.

Certa della Vs comprensione, Vi ringrazio

Natascia Prinzivalli

Grazie Natascia.
Conoscendo l'entusiasmo e la passione che ci mette Daniela per portare avanti questo sito, non posso che essere preoccupato e resto in attesa di notizie rassicuranti.

Grazie Mario.

vorrebbe dire che domani non c'è il round, ho capito bene?

Spero che Dani risolva per il meglio ciò che la tiene impegnata.

Si Rita, è così. Per tutta la settimana il round si fermerà.

Grazie.

Ciao Natascia,
anch'io resto in attesa di notizie da parte tua condividendo la preoccupazione di Mario.

UN ABBRACCIO A DANIELA.

Che dire? Mi sono divertita un mondo! Un vero precipizio di espressioni nel vero senso della parola!
Ti hanno paragonata alla Luciana e io dico che per me lei è una tua fotocopia!
Tu sei geniale!
Si veramente una figata!
La chiusa poi è eccezionale.......

Grazie Costantino.

Ciao, sono preoccupata. Ma sta bene?Nat rassicurami

Emma è un brutto momento. Non ci resta che attendere.

Grazie.