IL MIO MIGLIORE AMICO - RUBINIA

Almitra Newton ha scritto:

Noc: i galli in brodo non li ho mai sentiti, ma devono avere la carne un po' coriacea... sai, hanno altro da fare, i galli, che non il brodo per i tortellini ecc ecc...

zitta Almitra, zitta....
però ci vengono delle ottime cacciatora da sbafarsi con le tigelle no?

Belli voi.
Ciao!

nocturna ha scritto:

Almitra Newton ha scritto:

Noc: i galli in brodo non li ho mai sentiti, ma devono avere la carne un po' coriacea... sai, hanno altro da fare, i galli, che non il brodo per i tortellini ecc ecc...

zitta Almitra, zitta....
però ci vengono delle ottime cacciatora da sbafarsi con le tigelle no?

Ora capisco perchè la cucina emiliana è la più buona del mondo. qua si penza solo a magna'...!

Avete sentito, ragazzi: nel nuovo governo, Maroni agli interni... c'era da aspettarselo, no? (non so se piangere o ridere...)

nocturna ha scritto:

No, Al, non ho ancora letto, sono in arretrato con le letture ma ci andrò.
Saluto anche io questa pagina, tra poco si parte con il nuovo brano e c'ho da preparare il tutto, aho.
Ma quando vi presento il conto, preparatevi, ragazze e ragazzi miei, ché dovrete sprecarvi in baciabbraccicoccole&pandistelle

Carissima Noc: vuol dire che all'incontro che faremo dalle tue parti (perché lo faremo, vero?) ti offriremo il pranzo e anche qualche bottigliotta di lambruschino di Castelvetro...
da portarti a casa...

E grazie, per il tuo passaggio...

Ho un discorso in sospeso, un discorso che come PdG non era giusto facessi ma come Rosaria sento giusto fare.
Questo bambino esiste, ed è ancora un bambino di sette anni. Questo bambino sono occhi che stanno attaccati alla mia cattedra, occhi che mi raccontano molto di lui, tutto, tutto quello che a parole non sa dire, perchè la sua vita non corrisponde alla sua età.
Non sa dirle e non sa scriverle naturalmente, naturalmente molte delle parole che gli ho attribuito non sono sue e infatti, lui non direbbe mai che è nervoso, primo perchè più che nervoso è incazzato nero, secondo perchè usa una parola che nel nostro dialetto dice molto ma molto di più: mi cumpundia... e non è facile,credetemi, riassumere in poche righe il concetto.
"Mi cumpundia"è l'essere stanchi, confusi, il sentirsi impotenti, la rabbia, la disillusione, il rifiuto, la rottura di palle e altro ancora e lui, quando lo dice, non vuole indicare una sola opzione, ma tutte insieme.
E' normale che ci sia del mio in quello che ho scritto: lui non me lo direbbe mai che il nome che porta è un peso, non ha ancora gli strumenti per farlo ma, cavolo, permettete che io possa averlo capito?
E lui ha capito che io ho capito e infatti sono l'unica figura che accetta, che rispetta. Quando a scuola ci sono io lui è perfetto(tranquillo?) quando io manco combina la qualunque. Le altre insegnanti sono disperate e si rivolgono a me.
Pensate che il mio orgoglio sia solleticato da tutto questo?
Affatto!
Io mi sento sconfitta perchè la vita di questo bambino(ha un nome ma per scelta non lo dico) non sono io. Però io ci sono per un pezzo importante e se non riuscirò a fare qualcosa per lui nel frattempo, avrò perso e lo perderò.
Io ho pianto per lui e con lui, pregandolo di aiutarmi ad aiutarlo.
Lui ha pianto con me e per sè, perchè non sa se riuscirà a trattenere la sua rabbia.
Questo brano è stato catartico per me, è arrivato in un momento in cui avevo bisogno di tirare fuori il marasma.
Anche se credo di stare facendo il possibile, se avete suggerimenti umilmente il accetto.
Grazie.

ROMEOOOOOOOO!!!!
Ma non è che in quel mare ora mi ci vorresti affogare???
E scherzi a parte, anche se ti ho"usato"perchè non volevo rispondere come pdg, mi hai fatto riflettere e l'autotiratadorecchie era assolutamente vera!
Peace and love?

rubinia ha scritto:

Ho un discorso in sospeso, un discorso che come PdG non era giusto facessi ma come Rosaria sento giusto fare.
Questo bambino esiste, ed è ancora un bambino di sette anni. Questo bambino sono occhi che stanno attaccati alla mia cattedra, occhi che mi raccontano molto di lui, tutto, tutto quello che a parole non sa dire, perchè la sua vita non corrisponde alla sua età.
Non sa dirle e non sa scriverle naturalmente, naturalmente molte delle parole che gli ho attribuito non sono sue e infatti, lui non direbbe mai che è nervoso, primo perchè più che nervoso è incazzato nero, secondo perchè usa una parola che nel nostro dialetto dice molto ma molto di più: mi cumpundia... e non è facile,credetemi, riassumere in poche righe il concetto.
"Mi cumpundia"è l'essere stanchi, confusi, il sentirsi impotenti, la rabbia, la disillusione, il rifiuto, la rottura di palle e altro ancora e lui, quando lo dice, non vuole indicare una sola opzione, ma tutte insieme.
E' normale che ci sia del mio in quello che ho scritto: lui non me lo direbbe mai che il nome che porta è un peso, non ha ancora gli strumenti per farlo ma, cavolo, permettete che io possa averlo capito?
E lui ha capito che io ho capito e infatti sono l'unica figura che accetta, che rispetta. Quando a scuola ci sono io lui è perfetto(tranquillo?) quando io manco combina la qualunque. Le altre insegnanti sono disperate e si rivolgono a me.
Pensate che il mio orgoglio sia solleticato da tutto questo?
Affatto!
Io mi sento sconfitta perchè la vita di questo bambino(ha un nome ma per scelta non lo dico) non sono io. Però io ci sono per un pezzo importante e se non riuscirò a fare qualcosa per lui nel frattempo, avrò perso e lo perderò.
Io ho pianto per lui e con lui, pregandolo di aiutarmi ad aiutarlo.
Lui ha pianto con me e per sè, perchè non sa se riuscirà a trattenere la sua rabbia.
Questo brano è stato catartico per me, è arrivato in un momento in cui avevo bisogno di tirare fuori il marasma.
Anche se credo di stare facendo il possibile, se avete suggerimenti umilmente il accetto.
Grazie.

mi prendi il cuore quando scrivi cosi.
Stagli vicino come puoi, come stai facendo.

ciao maestra.

Grazie Nuccina.

"E lui ha capito che io ho capito"

è tutto lì.

_____________nico

è tutto lì...

Rubi, la citazione sotto la firma è assolutamente UNICA

nico

Bella vero? Eheheh ho un degno zio!

" Maestra appena capisci chi sono capisci anche chi è il mio miglior amico. "

Grazie a te Rubi, appena capito chi eri, ho capito subito che eri un amico.

Grazie a te Romeo che mi è amico.

Bambina carissima: c'era da aspettarselo che questa pagina fosse tua, conoscendoti.
Non mi ricordo più (ah, l'età!) se avevo immaginato fosse tua, per quel poco che ti conosco, ma qui ci sei tutta tu e c'è lui.
Quando si fa il nostro mestiere (è una brutta parola, ma c'è molto significato, dentro) si sa anche che lavoriamo "a fondo perduto", poiché la scuola dura qualche anno mentre di solito, la vita, di più. E le ore trascorse a scuola sono poche, rispetto a quelle della giornata intera. Ti ricordo anche che, dopo aver fatto il possibile (e, spesso, anche l'impossibile), la vita dei "nostri" ragazzi non è più nelle nostre mani. E' dura da accettare, ma è così.
Ti voglio bene, dolce ragazza. E voglio bene anche al tuo piccolo scolaro sfortunato (ma ce ne sono tanti, in giro per l'Italia...).
Al.