MUTAMENTI - PENNA LIBERA

Grazie Sorcio, piace anche a me Andrea, ma forse complicherebbe la comprensione del testo che ha già dei passaggi delicati tra maschile e femminile. Ci vuole un nome che sia di donna, ma che renda l'idea della durezza. E possibilmente di derivazione spagnola.
Comunqe grazie

Bonsuar a tu le mond
Un fugace capatina solo per dire che ci sono anch'io
E' da ieri che mia moglie mi soffoca d'impegni e pertanto e per cui, visto che sto per uscire dalla caverna per l'ennesima volta, chiedo pazienza alla Pdg, anche per oggi potrò leggere e commentare domani.
D'altronde domani è un altro giorno e i racconti postati (mannaggia a Voi) non sono caramelle.
Ho detto tutto

Torno or ora dal voto al SENATO.
Ho posto la questione di fiducia sull'avatar di avreskida e TUTTI gli onorevoli colleghi hanno ribadito e votato che la libertà di posizione è l'espressione massima della democrazia.
Quindi benemerita avreskida, grazie per questa sua posizione evocativa di ricordi lontani fumosi che solleticano memorie di unomini di un tempo con clava sollevata e senza... penna.

Scelta a ... posteriori, è decisamente evocativo. Grazie gocciadispendore...

Comunque attendo con ansia il parere di Aldo Merini, che ho molto apprezzato nelle sue attente valutazioni dei testi precedenti. Spero vivamente di leggere presto il suo prezioso punto di vista e quello di quanti vorranno o possono contribuire con la loro attenzione a migliorare il testo.

Ci rileggiamo dopo. Passerò a fine serata per ringraziare.

la scelta a posteriori, sul nome... o era sull'avatar di avre ?

devo confessare che questa frase: " poscia lo dissi solo una volta che una quasi suora mi chiese di ringraziare ... prima di consumare " Mi ha molto divertito
Grazie Goccia. Mi hai fatto ridere.

Ho trovato il nome: Duranga! (è una piccola città vicina a Bilbao. Però ci puoi trovare la Epiphone Zakk Wylde Bullseye in un negossietto di chitarrine, non so se mi spiego)...

Citazione :

andrea, mi sembra il piu' portato ai mutamenti

Consolante che qualcuno ha letto...
Grazie Sorcio smackkkk

questi mutamenti sono bene resi sul versante intimo, di chi lo vive questo cambiamento. rilevo la giusta rilevanza sul tempo e il simpatico gioco tra i nomi, senza scadere in teatrini di costume. ho letto solamente l'intervento di selva, sul fatto del riconoscimento. e mi rimane un profumo...da rileggere

Una storia che all'inizio mi aveva un po' sconcertata, ma poi l'ho riletta e credo d'aver capito sia il significato che la scrittura. Ho notato anch'io qualche piccola imperfezione... ma chi sono io per mettermi a discutere di questo? Lascio libero il campo al prof di filosofia di ieri sera (o era l'altra sera?) che sarà certamente più qualificato di me in tale operazione.
Intanto, adesso non ricordo più quale mi era piaciuto di più: mi sembra che mi son piaciuti tutti e dovrò rileggerli, alla fine, per dire... Ma CHI sarà a dire?

Bella idea, ben scritto, mi avrebbe addirittura esaltato se fosse stato fatto un miglior uso della punteggiatura (meno moderno, e piu' classico, insomma meno interrotto...)
brava Pennadelgiorno

Almitra chi sarà a dire? beh veramente nessuno vince nulla.
Alla fine Noc svelerà gli autori, ma leggere è stato bello e magari chi vuole dire potrà dire.

Però anche Andrei (condissionale d'obbligo, quasi dubitativo in sè - solo che è russo, mica spagnoleggiante).

Forse alla fine Julia, non è male. Oppure Maria Josè o Dolores....

Julia fa molto Ponte di Bassano.... Nun me piace, no no no

Il racconto ha una buona idea di fondo ed è scritto molto bene. Questi i pregi. I “difetti”, a mio parere, sono da individuare in un “niente”, perché in verità non sono difetti ma scelte di scrittura. L’Autore aveva la possibilità di chiudere il brano con “Eulivia è diventata uomo”, lasciando all’immaginazione del lettore il resto, in sospensione riflessiva. La scelta che avrei preferito. Oppure, considerando che l’idea stessa si presta ad una scrittura più distesa, particolareggiata e, soprattutto, più estesa, l’Autore avrebbe potuto lasciarsi andare fino a tentare di scrivere un romanzo breve, le potenzialità narrative ci sono tutte.
Infine, l’Autore ha fatto la scelta più saggia ed obbligata, presentandoci un racconto che rispetta il postincipit e nell’insieme fruibile nel web.
Detto questo, è indubitale che il brano sia originale, scorra bene e sia scritto con impegno e sensibilità.
Ottimo l’incipit “annusò il corpo… Sapeva di canfora”, la stura per trasferire immediatamente le immagini al primo incontro, all’attrazione fatale. “uno strano odore…un odore familiare” , il primo contatto con i sensi, e quello strano nome inventato per non farsi sfuggire l’occasione. “…il sedere e la muscolatura; si muoveva con una grazia che non era normale per un uomo”, la lettura si fa sempre più interessante, l’eccitazione dell’io narrante tocca e coinvolge, fin quanto il fazzoletto di lino e le mani sottili snodano il colpo di scena “Sono una donna” “Aveva sussurrato quella parola donna con un sorriso quasi di scusa”.
La rivelazione, per assurdo, nel narrante accentua l’empatia, la voglia irrefrenabile di superare ogni limite e paura, l’odore di canfora l’attrae più che mai, donna con donna invischiati in un profumo di uomo.
“un anno, due mesi, tre giorni, e ventisette minuti.” , si contano i minuti, i secondi e gli attimi, dalla separazione dal corpo di donna, pur di provare l’estrema sensazione di fare all’amore con Elisa con un corpo di uomo. S’inventa e si rischia un rapporto totale, da uomo e donna, per soddisfare appieno i sensi e il cuore nella grazia femminea di Elisa. E ancora: nella istintuale femminilità latente di Elio e fra i caratteri mascolini della stessa Elisa. Un incrocio eccitante di generi dove l’amore impossibile si completa in un equilibrio in bilico, strano e felice.
Un’ultima notazione: trovo originale anche la scelta narrativa della “mutazione” di Elio, piuttosto che di Elisa.
Complimenti all’Autore!!

Chiunque leggerà questo commento, dovrebbe fare chapeau, ad Aldo Reina. Ha doti d'osservatore e profondità di analisi dA vero recensore.
Se il brano (così bene recensito) fosse il mio, sentirei l'orgoglio salire fino alle lacrime.
Per quanto mi riguarda propongo ALDO REINA QUALE recensore ufficiale del sito IN PUNTA DI PENNA.

Minchia, Pier: hai trenta giorni, ventisei minuti, dodici secondi di tempo per andare al diavolo, ricoperto di pece, penne libere bic scadenti e glicerina! Perchè la PDG di quel giorno lì sei tì! Olè!

Penna Libera ha scritto:

Chiunque leggerà questo commento, dovrebbe fare chapeau, ad Aldo Reina. Ha doti d'osservatore e profondità di analisi dA vero recensore.
Se il brano (così bene recensito) fosse il mio, sentirei l'orgoglio salire fino alle lacrime.
Per quanto mi riguarda propongo ALDO REINA QUALE recensore ufficiale del sito IN PUNTA DI PENNA.

Questa frase: "Se il brano... fosse il mio..." m'insospettisce assai.
Vuoi vedere che niente niente... mah...