A 179614 - ILVOLODELFALCO MARGHERITA BASSI

Spetta che arriva....

ecco qua, ragazza!

Ho ancora problemi di linea..mannaggia...ma ci tenevo a dirti che mi hai fatto riflettere, PDG.

UN BYE BYE e grazie.

PS: miii, che spremuta, va giù che è un piacere.

'Notte, gente ...issima

notte dolce donna
bacio

Aaaaah eccomi!!!! Un abbraccio cosmico, musa!!!

Daniela Micheli ha scritto:

Non so chi di voi si ricorda il round degli angeli. Ci fu un autore che zittì tutti quanti, in un momento molto particolare, tra l'altro, dell'ennesimo attacco israeliano contro i palestinesi.
Anche quel giorno i commenti furono difficili da lasciare. Molto difficili. E anche per quell'autore fu doloroso scrivere quella pagina. Per entrare nella storia, occorre leggere, documentarsi, farsi entrare dentro ciò che successe. Non so se i grandi autori riescono a farsi sfiorare da ciò che leggo. Io so per certo che l'autore che scrisse di Pepi Mengele non ci riuscì. Come non lo credo dell'autore qui presente.

Hai ragione Daniela, senza considerare il livello di scrittura del mio racconto... è doloroso cercare notizie, documentarsi, andare a fondo nel marciume. Ma l'ho fatto perchè sentivo di doverlo a questi venti bambini. Come forse la PDG del round degli angeli sentiva di doverlo ad altri bambini. E son quelle storie che poi ti rimangono dentro, e ti fanno sperare possibile un mondo migliore.
Un abbraccio.

La penna del giorno ha scritto:

Ciao Turi! Ma che bel commento, l'ho letto più di una volta e molto attentamente. Si, le ripetizioni sono un mio problema, non c'è nulla da fare, e hai ragionissima. Hai ragione anche sull'ignoranza riguardo alla pagina di storia... ma mi sembrava... troppo, esagerato, parlare direttamente del problema, intanto perchè avrei dovuto cambiare punto di vista del narratore, poi perchè.... insomma, non ce l'avrei fatta a raccontare come davvero stavano le cose. Troppo orrore!! Comunque capisco la tua allusione, non è facile leggere un racconto se si ignorano i fatti. E ti dò piena ragione nella seconda parte, ho fatto l'errore di cambiare narratore, e ho forzato troppo la fine della storia.
Grazie a te di averla letta, Turi, e grazie del tuo preziosissimo commento!

Buonanotte anche da parte mia, PdG.
Contento che abbia tanto apprezzato il mio commento, anche perchè è stato fra i pochi che s'è concentrato sull'aspetto narrativo del tuo scritto (le difficoltà che ti segnalavo, e che hai perfettamente colto, sono di difficilissima soluzione).
La scelta di raccontare questa storia e di farlo con lo spirito di un portavoce, ti fa grande onore e, nel mio piccolo, voglio rendertelo di tutto cuore.

La penna del giorno ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Non so chi di voi si ricorda il round degli angeli. Ci fu un autore che zittì tutti quanti, in un momento molto particolare, tra l'altro, dell'ennesimo attacco israeliano contro i palestinesi.
Anche quel giorno i commenti furono difficili da lasciare. Molto difficili. E anche per quell'autore fu doloroso scrivere quella pagina. Per entrare nella storia, occorre leggere, documentarsi, farsi entrare dentro ciò che successe. Non so se i grandi autori riescono a farsi sfiorare da ciò che leggo. Io so per certo che l'autore che scrisse di Pepi Mengele non ci riuscì. Come non lo credo dell'autore qui presente.

Hai ragione Daniela, senza considerare il livello di scrittura del mio racconto... è doloroso cercare notizie, documentarsi, andare a fondo nel marciume. Ma l'ho fatto perchè sentivo di doverlo a questi venti bambini. Come forse la PDG del round degli angeli sentiva di doverlo ad altri bambini. E son quelle storie che poi ti rimangono dentro, e ti fanno sperare possibile un mondo migliore.
Un abbraccio.

io credo che un "professionista" debba avere la giusta freddezza, certo è che l'uomo è attraversato dai sentimenti quindi è tutto più difficile

Non lo so, Anam. Io non ci riesco. Per quello che mi riguarda scrivere di una cosa scottante, come una pagina simile, o di uno stupro, o di un omicidio o di qualsiasi altra cosa, è molto difficile non entrarci dentro e fare grondare la scrittura di troppa empatia e restare distaccata da ciò che racconti.

turirubino ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

Ciao Turi! Ma che bel commento, l'ho letto più di una volta e molto attentamente. Si, le ripetizioni sono un mio problema, non c'è nulla da fare, e hai ragionissima. Hai ragione anche sull'ignoranza riguardo alla pagina di storia... ma mi sembrava... troppo, esagerato, parlare direttamente del problema, intanto perchè avrei dovuto cambiare punto di vista del narratore, poi perchè.... insomma, non ce l'avrei fatta a raccontare come davvero stavano le cose. Troppo orrore!! Comunque capisco la tua allusione, non è facile leggere un racconto se si ignorano i fatti. E ti dò piena ragione nella seconda parte, ho fatto l'errore di cambiare narratore, e ho forzato troppo la fine della storia.
Grazie a te di averla letta, Turi, e grazie del tuo preziosissimo commento!

Buonanotte anche da parte mia, PdG.
Contento che abbia tanto apprezzato il mio commento, anche perchè è stato fra i pochi che s'è concentrato sull'aspetto narrativo del tuo scritto (le difficoltà che ti segnalavo, e che hai perfettamente colto, sono di difficilissima soluzione).
La scelta di raccontare questa storia e di farlo con lo spirito di un portavoce, ti fa grande onore e, nel mio piccolo, voglio rendertelo di tutto cuore.

Un sorriso enorme a te Turi, e una buonissimissima notte!!

gocciadisplendore ha scritto:

due appunti:
1. troppo scoperto l'esito, fin dai primi righi
2 "chiamò un uomo vestito da infermiere." basta "chiamò un infermiere".. a meno che si volgia far capire che il bambino non abbia ancora realizzato in quale situazione sia finito... sì forse è così

si, credo sia così

Daniela Micheli ha scritto:

Non lo so, Anam. Io non ci riesco. Per quello che mi riguarda scrivere di una cosa scottante, come una pagina simile, o di uno stupro, o di un omicidio o di qualsiasi altra cosa, è molto difficile non entrarci dentro e fare grondare la scrittura di troppa empatia e restare distaccata da ciò che racconti.

non credi che renderebbe la scrittura "alterate"?
forse il tipo di freddezza di cui parlo è innaturale

allora, a quest'ora di sera non mi ha fatto bene leggere questa storia, l'ho sentita più forte
nulla da dire sulla tecnica, forse hai calcato la mano in qualche punto ma evidentemente è il tuo modo di scrivere.
queste storie sono sempre come un pugno di faccia

Anam ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Non lo so, Anam. Io non ci riesco. Per quello che mi riguarda scrivere di una cosa scottante, come una pagina simile, o di uno stupro, o di un omicidio o di qualsiasi altra cosa, è molto difficile non entrarci dentro e fare grondare la scrittura di troppa empatia e restare distaccata da ciò che racconti.

non credi che renderebbe la scrittura "alterate"?
forse il tipo di freddezza di cui parlo è innaturale

la renderebbe troppo partecipata.
è un bene o un male partecipare troppo le proprie storie?

non lo so, un autore bravo trova il giusto compromesso
forse è per questo che ormai non scrivo più storie autobiografiche

Anam ha scritto:

allora, a quest'ora di sera non mi ha fatto bene leggere questa storia, l'ho sentita più forte
nulla da dire sulla tecnica, forse hai calcato la mano in qualche punto ma evidentemente è il tuo modo di scrivere.
queste storie sono sempre come un pugno di faccia

Ti capisco perfettamente, per il pugno in faccia, niente da dire. L'ho riletta infatti il meno possibile... e capisci anche il perchè. Le prime frasi le ho scritte e riscritte un bel pò di volte, perchè non ero sicuro/a di voler fare una storia su questo. Cancellavo e scancellavo, poi però alla fine ho pensato... forse l'unico modo per togliermi quella storia dalla pelle è tirarla fuori. Passarla, appiccicarla alla pelle di qualcun altro. Verrà via prima o poi, Anam, e chissà che non faccia nascere un campo di rose bianche. Un abbraccio!

Gaetano!!!!!!!!!!!!!!

lo spero...

mentre leggevo la tua risposta ho pensato a un' immagine stupida, un tipo con un adesivo appiccicato sotto la scarpa che agita la gamba per farla cade e alla fine ci riesce
colpa della mia mente deviata

Daniela Micheli ha scritto:

Anam ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Non lo so, Anam. Io non ci riesco. Per quello che mi riguarda scrivere di una cosa scottante, come una pagina simile, o di uno stupro, o di un omicidio o di qualsiasi altra cosa, è molto difficile non entrarci dentro e fare grondare la scrittura di troppa empatia e restare distaccata da ciò che racconti.

non credi che renderebbe la scrittura "alterate"?
forse il tipo di freddezza di cui parlo è innaturale

la renderebbe troppo partecipata.
è un bene o un male partecipare troppo le proprie storie?

Non saprei.... dipende qual'è la tematica ed il livello di empatia con cui la vivo. Io personalmente preferisco non scrivere mai storie riferite a me stesso/a, perchè non ho il fegato di scoprirmi. E poi sono più bravo/a a capire gli altri che me stesso/a. Questo bambino, un minimo lo capisco. Se avessi passato una vicenda del genere, non penso avrei mai la forza ed il coraggio di parlarne.

Daniela Micheli ha scritto:

Anam ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Non lo so, Anam. Io non ci riesco. Per quello che mi riguarda scrivere di una cosa scottante, come una pagina simile, o di uno stupro, o di un omicidio o di qualsiasi altra cosa, è molto difficile non entrarci dentro e fare grondare la scrittura di troppa empatia e restare distaccata da ciò che racconti.

non credi che renderebbe la scrittura "alterate"?
forse il tipo di freddezza di cui parlo è innaturale

la renderebbe troppo partecipata.
è un bene o un male partecipare troppo le proprie storie?

Non saprei.... dipende qual'è la tematica ed il livello di empatia con cui la vivo. Io personalmente preferisco non scrivere mai storie riferite a me stesso/a, perchè non ho il fegato di scoprirmi. E poi sono più bravo/a a capire gli altri che me stesso/a. Questo bambino, un minimo lo capisco. Se avessi passato una vicenda del genere, non penso avrei mai la forza ed il coraggio di parlarne.

Daniela Micheli ha scritto:

Gaetano!!!!!!!!!!!!!!

Perchè me l'ha inviato due volte?? Mente deviata!!!

ecco ...chi non vuole smentirsi

du is meglio che uan

D'accordo con te, Daniela. E per l'adesivo, lo vuoi dei puffi o di Minni??