MIRANDA - MUSA MONICA PORTA

Daniela Micheli ha scritto:

mi viene in mente il volto sfigurato su uno di quei giornali da parrucchiere che ritraevano una Laura Antonelli deturpata a causa di un intervento estetico, qualcuno lo ricorda? Il problema non è tanto il Dottor Bellavista di turno, ma le motivazione per cui una Miranda ne cerca le prestazioni. Questo è il punto focale del tuo racconto, il capire perchè adesso se non hai tette sode, culi che sfidano la gravità e prestazioni da Rocco Sifredi, non ti senti parte di un mondo al quale si vorrebbe appartenere a ogni costo. Io ho una mia teoria molto personale, se una volta i modelli erano le eroine dei romanzi a puntate, oggi chi sono, se non calciatori con pacco annesso e veline che per il pacco sbavano? Quali modelli ci vengono propinati? Quando avevo dieci anni volevo diventare come Loretta Goggi ne La freccia nera, oggi non siamo un po' come Laura Morante e figliola nel film di Muccino in Ricordati di me?
Io non condanno la chirurgia estetica, soprattutto quando viene usata per non farti sentire diversa (vedi quella ricostruttiva dopo un intervento al seno, a un incidente per cui è modo come un altro per farti dimenticare il tutto), la condanno quando viene usata per raggiungere gli stereotipi che rifiuto.
Daniela

Eh sì che lo ricordo…e molto bene anche. Ed hai centrato il tema, espresso anche da Jalila. Siamo immerse in una società che non solo dà rilievo a certi modelli ma a volte te li impone.
Leggendo l’incipit la domanda mi è sorta spontanea: sarei così sicura di me stessa se non avessi accanto un uomo che mi ama per quel che sono? Non sono ancora riuscita a darmi una risposta sincera.
In ogni caso non riuscirei a ricorrere a niente io…in ospedale ci vado solo per serie necessità (tradotto: ho una gran fifa)

IlVoloDelFalco ha scritto:

Chiusura perfetta PDG, e questo è davvero un merito, ma devo dire che mi sono un pò persa durante la storia... non so bene perchè, forse è stato il cambiamento d'argomento così all'improvviso, all'inizio. Ovviamente è una storia che si capisce solo alla fine!
Ah, c'è qualcosa che mi irrita nella tua descrizione delle donne, non sento nemmeno un pò la loro anima. Sono personaggi freddi! Non hanno spessore.
Non so, forse l'ho letta il giorno sbagliato, ma questo racconto non mi è piaciuto molto. Niente da dire per lo stile, con la penna te la cavi davvero bene, ti sei sgarbugliato dalla matassa creata con classe. Per questo ti faccio i miei complimenti.

Marghy

Ho tenuto un tono molto leggero per le due, è vero. Il tema sembrava richiedermelo per non sfociare nel drammatico.
Il cambio registro lo volevo per non appiattire la trama. Parte dalla telefonata tra Giada e Miranda e nel mentre le descrivo per giustificare infine la chiusa.
E’ un tentativo che puo’ essere senz’altro arricchito.
Grazie per gli spunti

turirubino ha scritto:

Ciao PdG,
premetto che, a costo di confessare un'ignoranza che, nel caso, mi sarei portato appresso per oltre cinquant'anni , non ho capito nulla della faccenda “frequenza cardiaca” in relazione alle prestazioni sessuali... a meno che Vittorio e Nicola non siano cardiopatici, non debbano ricorrere al viagra o non so che altro...
Nonostante che ciò (il non capire) mi abbia molto infastidito durante la lettura (e continui ad infastidirmi il fatto che i vari commentatori che mi hanno preceduto non facciano una piega al riguardo... ), sono riuscito ad apprezzare il tuo stile narrativo: energico, deciso, scorrevole.
Il racconto, inoltre, ha il pregio di mettere perfettamente a fuoco un argomento attualissimo, interessante, capace di stimolare riflessioni e contraddittorio. La frase finale è inserita con successo, salvo che per l'appendice (“E' l'ultima donna di questa storia”), che per me suona decisamente “posticcia”.
Bye

E’ quello che volevo sentirti dire, dottore

Al di là del racconto, la faccenda dei 60 battiti al minuto mi è accaduta davvero.
Immagina la scena: ero ad un convegno quando m’imbatto in questa ehm…strana discussione. La tesi, sostenuta con enfasi da un ‘palestrato’ era avallata dal suo amico chirurgo plastico.
Al che io, da ignorante in materia, mi sono astenuta dall’entrare nella discussione.
Apprendere che non ci sia una base scientifica a giustificare il fenomeno mi tranquillizza.
In merito alla chiusa…intendevo l’ultima donna di questa storia che ha dovuto subire il danno…ma ammetto che è dura da far passare

Dunque... il discorso del battito cardiaco che non supera i 60 (manco so quanto dovrebbero essere le frequenze solite) a me, nel contesto, ha semplicemente fatto pensare a qualcuno che fa dell'atto del sesso solamente una performance da controllare nel corpo dopo che nelle emozioni...
Il riferimento che fa Soglia a Hannibal in effetti (e tiratemi allora i pomodori) è una po' una conferma al mio pensiero.
O no?

si sono incrociati i commenti PDG
petta che leggo eh magari mi hai già risposto

ci capisco sempre meno su sta storia dei battiti...

sogliaoscura ha scritto:

Ciao PDG,
sai veramente trascinare il lettore in una pagina di cronaca che, infine, si rivela narrativa di gran classe.
Sembra scritto d'"impeto e furia", ma la cura di ogni singolo particolare suggerisce un calcolo dell'effetto che emerge procedendo nella lettura.
La struttura é solidissima e gli spunti di riflessione veramente tanti... Siamo "Persone" oppure maschere d'attore? Concordo sulla preziosità dell'immagine suggerita da: "maschere di donna che camminano sui tacchi"


P.S.: Non nascondo che mi stia molto divertendo il dibattito scatenato dai 60 battiti al minuto. Credo tu voglia sottolineare il controllo della situazione dettato dal machismo imperante...
Su maschietti, scateniamoci! A me ha fatto venire in mente un pezzo de "Il silenzio degli innocenti" di Harris, quando descrivono a Clarice Sterling l'episodio in cui il Dott. Lecter, nel corso di un cardiogramma, strappa la lingua all'infermiera e la ingoia, mantenendo il battito cardiaco invariato (vatti a fidare degli psichiatri...).

Ciao, soglia...confesso che vederti nella mia paginetta mi ha sorpreso.
Grazie per la lettura e...no...non li accuso i maschi, io... non avevo nemmeno presente il caso che illustri ehm...con tanta dovizia di particolari.
Era solo una curiosità che ho dovuto rielaborare per il racconto.
Se ami un uomo non vorresti vederlo schiattare tra le lenzuola, giusto?

lapenna.delgiorno ha scritto:

Se ami un uomo non vorresti vederlo schiattare tra le lenzuola, giusto?

ehm.... mi appello al V emendamento anche se la domanda non era rivolta a me...

Daniela Micheli ha scritto:

ci capisco sempre meno su sta storia dei battiti...

Nemmeno io ne so di più di quanto ho detto.
Fortuna che è una bufala.
Non fa male fare sesso

e allora lasciamo che i battiti vanno, dove i porta il flusso : )))))

ops

io non mi sono mai misurato il polso durante un incontro amoroso
per cui turi ....
non mi sono soffermato sul motivo di vanto degli uomini della storia di oggi.
però ora che me lo dici,
ho sempre sentito parlare di centimetri o di minuti,
mai di frequenze cardiache ...
boh !?

tanto io non gareggio contro nessuno ...

Daniela Micheli ha scritto:

Dunque... il discorso del battito cardiaco che non supera i 60 (manco so quanto dovrebbero essere le frequenze solite) a me, nel contesto, ha semplicemente fatto pensare a qualcuno che fa dell'atto del sesso solamente una performance da controllare nel corpo dopo che nelle emozioni...Il riferimento che fa Soglia a Hannibal in effetti (e tiratemi allora i pomodori) è una po' una conferma al mio pensiero.
O no?

No, la mia domanda era dettata da una curiosità ma posso senz'altro affermare che la compagna del palestrato che ha pronunciato la fatidica frase non abbia gradito molto.
La sua faccia era eloquente...credimi.

Buon lavoro...mi tocca proseguire

pio ha scritto:

io non mi sono mai misurato il polso durante un incontro amoroso
per cui turi ....
non mi sono soffermato sul motivo di vanto degli uomini della storia di oggi.
però ora che me lo dici,
ho sempre sentito parlare di centimetri o di minuti,
mai di frequenze cardiache ...
boh !?

tanto io non gareggio contro nessuno ...

ma senti senti...ora che devo andare...spero di leggervi più tardi

mi sa che ti seguo a ruota PDG

lapenna.delgiorno ha scritto:

turirubino ha scritto:

Ciao PdG,
premetto che, a costo di confessare un'ignoranza che, nel caso, mi sarei portato appresso per oltre cinquant'anni , non ho capito nulla della faccenda “frequenza cardiaca” in relazione alle prestazioni sessuali... a meno che Vittorio e Nicola non siano cardiopatici, non debbano ricorrere al viagra o non so che altro...
Bye

E’ quello che volevo sentirti dire, dottore

Al di là del racconto, la faccenda dei 60 battiti al minuto mi è accaduta davvero.
Immagina la scena: ero ad un convegno quando m’imbatto in questa ehm…strana discussione. La tesi, sostenuta con enfasi da un ‘palestrato’ era avallata dal suo amico chirurgo plastico.
Al che io, da ignorante in materia, mi sono astenuta dall’entrare nella discussione.
Apprendere che non ci sia una base scientifica a giustificare il fenomeno mi tranquillizza.

Meno male, PdG, ora sì che mi sento meglio!!!

... per cui, rinfrancato, posso aggiungere un P.S. cattivello?
Ragazzi! O meglio: Picciotti! ma a nessuno di voi era suonata un po' strana sta faccenda (che fra parentesi prende un bel pezzo del racconto)?
E a te, PdG, ma se non c'avevi capito un tubo neanche tu, perchè e per come ti sei convinta a piazzarla in questa bella pagina?
Sono scherzi da farsi?
Ciao, e ancora grazie per la precisazione.

E' nella norma il tuo battito cardiaco, Turi?

pio ha scritto:

io non mi sono mai misurato il polso durante un incontro amoroso
per cui turi ....
non mi sono soffermato sul motivo di vanto degli uomini della storia di oggi.
però ora che me lo dici,
ho sempre sentito parlare di centimetri o di minuti,
mai di frequenze cardiache ...
boh !?

tanto io non gareggio contro nessuno ...

sono del tutto d'accordo con te, Pio, infatti non ci capivo niente!

Daniela Micheli ha scritto:

E' nella norma il tuo battito cardiaco, Turi?

Tranquilla, Daniela... ora sì!

meno male, dottor Turi

lapenna.delgiorno ha scritto:

IlVoloDelFalco ha scritto:

Chiusura perfetta PDG, e questo è davvero un merito, ma devo dire che mi sono un pò persa durante la storia... non so bene perchè, forse è stato il cambiamento d'argomento così all'improvviso, all'inizio. Ovviamente è una storia che si capisce solo alla fine!
Ah, c'è qualcosa che mi irrita nella tua descrizione delle donne, non sento nemmeno un pò la loro anima. Sono personaggi freddi! Non hanno spessore.
Non so, forse l'ho letta il giorno sbagliato, ma questo racconto non mi è piaciuto molto. Niente da dire per lo stile, con la penna te la cavi davvero bene, ti sei sgarbugliato dalla matassa creata con classe. Per questo ti faccio i miei complimenti.

Marghy

Ho tenuto un tono molto leggero per le due, è vero. Il tema sembrava richiedermelo per non sfociare nel drammatico.
Il cambio registro lo volevo per non appiattire la trama. Parte dalla telefonata tra Giada e Miranda e nel mentre le descrivo per giustificare infine la chiusa.
E’ un tentativo che puo’ essere senz’altro arricchito.
Grazie per gli spunti

PDG

Mi è piaciuta la verve. Tuttavia mi è sembrata una verve poco organizzata.

Spero tu ci sia più tardi PDG

Buona serata se non ci incrociamo.

Daniela

Gibbì ha scritto:

Mi è piaciuta la verve. Tuttavia mi è sembrata una verve poco organizzata.

Grazie per la lettura, Gibbì.