L'ANGELO CHE VOLEVA ESSERE DIO - DANIELA MICHELI

Accidenti, che bei commenti!! Giusto! In particolare, farei un applauso sincero a Nuccina... Per Betta: secondo me, la citazione de "Train de vie" ci sta dentro tutta, eccome: un filmone!! (a tratti tragicomico, magari proprio sotto il profilo della ingenuità infantile e similari, se ben ricordo)...

nocturna ha scritto:

A me viene in mente il mio 18mo compleanno, in gita scolastica a Monaco di Baviera. Andammo a visitare il campo di concentramento di Dachau.

Ci andai pure io, in gita scolastica, a 18 anni. Stesse senzazioni, solo che forse l'odore era più fresco. Non vuole certo essere una battuta, erano passati solo 17 anni dalla fine della guerra, dalla fine di quegli orrori.
Ecco io credo che nessuno, dico nessuno, di quei ragazzi che erano con me, e di molti altri che ci sono andati prima e dopo, abbia mai più pensato di assumere certe posizioni politiche... o forse la mia è solo una speranza.

L'innocenza dei bambini, sì, il darsi risposte con fiducia: il campo grande, le bugie che avevano sentito e che nel campo si andava davvero per lavorare e, una volta finito il loro compito, avrebbero potuto giocare coi compagni.
Io credo che ragionassero davvero così, non posso e non voglio credere che fossero consapevoli di ciò che succedeva là dentro.

alla fine proprio non riesco a stare zitta!
cara PdG, non è così, purtroppo.
cito le parole di Bettelheim a riguardo:
" Oh, il terribile silenzio dei bambini che sono costretti a sopportare l'insopportabile! La loro agonia è muta: essi devono seppellire nelle profondità della loro anima, con tutte le forze disponibili, una ferita, un'angoscia che non li abbandona mai, una pena così crudele da essere indicibile. E questo vale per tutta la vita, non solo mentre hanno luogo gli eventi distruttivi, o nel periodo immediatamente seguente, o durante l'infanzia, quando è difficile per tutti esprimere a parole risentimenti, pensieri e paure. Un simile trauma provoca una tale sofferenza ed è così onnipresente, così enorme, che sembra impossibile parlarne persino quando è trascorsa tutta una vita dal momento in un cui si è verificato. Ma per coloro che continuano a soffrirne non si tratta di qualcosa che è accaduto nel passato; il dolore è altrettanto presente e reale anni e anni dopo, quanto lo era il giorno in cui è stato inflitto. Nonostante ogni apparenza, non è possibile a queste vittime del passato vivere una vita normale nel presente."
Studi fatti dai bambini ormai adulti sopravvissuti ai campi o che sono riusciti ad evitarli a differenza dei loro cari o genitori, hanno fatto notare una differenza rispetto a quanto accade a bambini che vivono catastrofi e rimangono ugualmente orfani.
le differenze sono tante, la principale è che i primi non riescono e non riusciranno mai a parlarne, i secondi possono concedersi pianto e parole.
dietro a questa differenza vi sono molteplici motivazioni.
è un commento, quindi non scriverò un trattato e accennerò solo qualcosa.
i loro genitori, fratelli, parenti, sono morti perchè nati appartenti ad una "razza". erano morti perchè ebrei. non si può sfuggire a questo, non si può piangere con pieno abbandono quando si sa di essere a propria volta destinati ad essere uccisi.
la negazione dei sentimenti e la disperazione sono le uniche reazioni possibili sul piano psicologico.
altro elemento è l'impossibilità di eleborare un lutto. non ci sono salme, non ci sono corpi: solo silenzio, e nel silenzio la speranza del ritorno, che a volte si è verificato.
riti quali i funerali, o le veglie sono fondamentali per l'inizio di un processo lungo ma necessario quale l'elaborazione di un distacco.
per gli ebrei, la data di morte assume un valore in più. secondo un'usanza ebraica, infatti, e non so se lo facciano ancora, la pietra tombale viene chiusa nel primo anniversario della morte o del funerale, segnando, così il termine del periodo ufficiale del lutto. in assenza di date, il lutto, doloroso ma necessario per superare la depressione causata dalla perdita, diventa infinito e può trascinarsi per una vita.
sono tanti i libri e gli studi fatti a riguardo.
mi sono permessa di scrivere queste parole per sottolineare e ricordare il dolore di quei bambini. da adulti dicono che anche se figli di chi ha vissuto i campi ma nati in condizioni di sicurezza, la sofferenza dei genitori si è riflessa su loro, lo stesso, e così per almeno tre generazioni.
volevo stare in silenzio ed alla fine non ce l'ho fatta.
desideravo dare una voce a questi bambini/persone mute, perse in un lacerante monologo interiore.
cara PdG, sarebbe stato bello se fosse stato come hai immaginato tu, ma non è così. e pensavo fosse giusto dirlo.
Elisabetta

E' un round bellissimo!! Grassie, grassie moltissimo, Admins, PPDDGG & commentatori!! (esclusi i presenti, cioè me ieri: sdrammatisso semiseriamente un po': è il mio ruolo)

Ed io, Elisabetta, ti ringrazio.
Io continuo a sperare che non si rendessero bene conto di ciò che succedeva, che cercassero davvero il conforto tra di loro.
Ma che la realtà non è quella romanzata lo sappiamo.

Massimo Guisso ha scritto:

E' un round bellissimo!!

Sei contagioso e commovente con questa tua affermazione, Massimo.
Molto.

Massimo Guisso ha scritto:

E' un round bellissimo!! Grassie, grassie moltissimo, Admins!! (sdrammatisso semiseriamente un po': è il mio ruolo)

Ho cercato davvero quello che diceva Nuccina nel suo lungo e bellissimo commento: l'alternare un poco le pagine.
Posso dirmi, per una volta a forse per la seconda, brava da sola? Sì?
Me lo dico e vi stringo tutti.
Massimo, i round li fai anche tu, li fanno chi manda i propri racconti, chi commenta e partecipa senza averne scritto.
I round li fa chi c'è.
I forum li fanno chi c'è.
Voi ci siete.
Ci siamo.

E poi ci sono ancora tanti angeli da leggere...
Sì, è stata una buona idea.

Posso fare la pausa-pranso??

Madonnina, come sono buonista oggi....
Ma piove, qui. Ha di nuovo iniziato a piovere, sono a casa in ferie.
Sono a casa.
E c'è un bel profumo.

Massimo Guisso ha scritto:

Posso fare la pausa-pranso??

Da me prosciutto e melone se gradisci

nocturna ha scritto:

Madonnina, come sono buonista oggi....
Ma piove, qui. Ha di nuovo iniziato a piovere, sono a casa in ferie.
Sono a casa.
E c'è un bel profumo.

posso venire da te? mi sento piccola e sola...
mi fa male scrivere certe cose...
E

bettarm37 ha scritto:

nocturna ha scritto:

Madonnina, come sono buonista oggi....
Ma piove, qui. Ha di nuovo iniziato a piovere, sono a casa in ferie.
Sono a casa.
E c'è un bel profumo.

posso venire da te? mi sento piccola e sola...
mi fa male scrivere certe cose...
E

Tieni poco spazio?
Perchè casa mia è piccola ed è invasa di tutto e di più e ti ospito volentieri se vuoi, anche se qui un pallido sole cerca di bucare le nuvole

Sorry: prosciutto e miserrimo melone da supermarket è proprio l'unica cosa che mi ha lasciato oggi in frigo la Guissa...

Massimo Guisso ha scritto:

Sorry: prosciutto e miserrimo melone da supermarket è proprio l'unica cosa che mi ha lasciato oggi in frigo la Guissa...

Belin, ma sono la Guissa allora

La penna del giorno ha scritto:

bettarm37 ha scritto:

nocturna ha scritto:

Madonnina, come sono buonista oggi....
Ma piove, qui. Ha di nuovo iniziato a piovere, sono a casa in ferie.
Sono a casa.
E c'è un bel profumo.

posso venire da te? mi sento piccola e sola...
mi fa male scrivere certe cose...
E

Tieni poco spazio?
Perchè casa mia è piccola ed è invasa di tutto e di più e ti ospito volentieri se vuoi, anche se qui un pallido sole cerca di bucare le nuvole

grazie, Piddì!!
casa mia è un caos pieno!! ma tu sei buono, buono come daniela?
perchè io ci verrei pure da te, ma mi hai fatta piangere e scrivere di cose che mi fanno male...
B

La penna del giorno ha scritto:

Massimo Guisso ha scritto:

Sorry: prosciutto e miserrimo melone da supermarket è proprio l'unica cosa che mi ha lasciato oggi in frigo la Guissa...

Belin, ma sono la Guissa allora

Io sono molto blava.
Io essele un

e brava Piddì che mi hai fatta sorridere!!!
B

Purtroppo la Guissa avrebbe tutte le qualità per scrivere benissimo, ma non ha abbastansa fiducia in se stessa, quindi non pubblica e non è nemmeno iscritta: legge solamente sul sito (spesso e volentieri, magari stasera, spero legga questo brano)... Aurevoire!!

vogliamo la guissa fra noi!!!
B

E' strano come questo argomento in qualunque modo venga trattato, provochi sempre la stessa reazione: che sia film, o fumetto, o saggio, o documentario.
Oppure un brano così, che te lo porge senza troppi fronzoli nè quando parla dei bambini che pur in presenza dell'orrore non lo riconoscono perchè nel loro mondo non esiste, esiste il gioco, tutto potrebbe essere un gioco; e non indugia nemmeno nel raccontarti dei capelli, non si piega alla pietà, te lo consegna e basta: facci quello che vuoi, quello che sei capace di fare(piangere?).
Senti PdG ma i Mengele possono mai essere stati bambini?