DUE SETTIMANE A NATALE - TURI RUBINO

Un inizio diesel, poi la storia carbura e mi porta con sè.
L'angoscia striscia su quel 'sapere non sapere' e sprona ad arrivare veloce alla chiusa. Una scelta difficile da compiere e ben espressa.

In merito alle circostanze, anch'io mi trovo concorde col dire che la realtà riesce a spiazzarti. Perciò lo trovo credibile soprattutto la parte che spinge il dottore ad affidarsi ad un estraneo.
La solitudine esiste anche in mezzo a parenti e spinge ad aggrapparsi a briciole donate anzichè mendicarle. Anche la sua professione pone il suo step spingendolo a scegliere Mimmo.

Avvincente, PdG.

Rosalba Signorello ha scritto:

E io te la difendo!!!




"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Monica Porta ha scritto:

Un inizio diesel, poi la storia carbura e mi porta con sè.
L'angoscia striscia su quel 'sapere non sapere' e sprona ad arrivare veloce alla chiusa. Una scelta difficile da compiere e ben espressa.

In merito alle circostanze, anch'io mi trovo concorde col dire che la realtà riesce a spiazzarti. Perciò lo trovo credibile soprattutto la parte che spinge il dottore ad affidarsi ad un estraneo.
La solitudine esiste anche in mezzo a parenti e spinge ad aggrapparsi a briciole donate anzichè mendicarle. Anche la sua professione pone il suo step spingendolo a scegliere Mimmo.

Avvincente, PdG.

Grazie, Monica, anche e soprattutto per aver contribuito col tuo parere, col tuo "sentire", direi.
Certo, Mimmo è il banconista, il vecchio dottore gli dice che è anche un bravo ragazzo... in qualche modo ci si aggrappa. E' un tentativo disperato... infatti Mimmo non potrà "aiutarlo".
Ciao

Complimenti ancora per il brano.

Quasi mai commento due volte...


_____bertolda


Ps Musica splendida

Natascia Prinzivalli ha scritto:

Complimenti ancora per il brano.

Quasi mai commento due volte...
_____bertolda


Ps Musica splendida

Questo non è un secondo commento... ed è firmato "Bertolda"!
Sono lusingatissima
anche per l'apprezzamento della struggente" Sonata al chiaro di luna": un brano di dolcezza e malinconia infinite.

Tonnai anche io

Daniela Micheli ha scritto:

Tonnai anche io

Uhhhh!!!
E come fu?

Fu che finii di lavorare, cenai, mi docciai e tonnai accà!

La penna del giorno ha scritto:

Anam ha scritto:

un pugno nello stomaco, avevo immaginato quel finale ma è arrivato lo stesso violento
l'inizio l'ho trovato incerto, poi il finale molto molto più sciolto

Ciao Anam, l’inizio è la parte statica, più lenta, in quella fase il racconto è descrittivo.
Ti è sembrato "incerto"? Io ero bella tranquilla e sicura, mentre la scrivevo…
Scherzi a parte, forse risulta troppo lunga?
Sono stata tentata di tagliare ancora (c’erano ancora più e altri particolari sparsi, in una prima versione), ma m’è sembrato di esagerare e che questa parte, così com’è, servisse proprio a preparare l’accelerazione successiva.

non troppo lunga ma un pò lenta, ma questo ha permesso di godere dell'accelerazione successiva quindi forse non è un male

Ho riletto, PDG.
E anche a me, ora, è venuto un piccolo magone.
Grazie di questa pagina.
Avrei voluta scriverla io.

PDG ci sei ancora?
Vado leggo e torno.

la PDG non lo so, ma io sì, contento?

Gibbì ha scritto:

PDG ci sei ancora?
Vado leggo e torno.

PdG presente... o quasi (sto ri-guardando "Monna Lisa smile" su raidue..)

Contento, Dani, contento.

Dunque ho letto. Parto dall'unico appunto, così poi chiudo in bellezza: l'io narrante l'avrei coinvolto prima nell'azione. L'introduzione lascia pensare a un narratore tutto sommato esterno: da quando il professore invita Mimmo a sedersi, invece, il racconto decolla e va dove deve.
Scritto bene, corretto, molto descrittivo ma asciutto. E' pervaso da una tristezza costante che poi trova il consono, inevitabile epilogo.
Promossa pdg

La penna del giorno ha scritto:

Gibbì ha scritto:

PDG ci sei ancora?
Vado leggo e torno.

PdG presente... o quasi (sto ri-guardando "Monna Lisa smile" su raidue..)

Ehilà: un occhio alla Tv e uno al PC. PDG multimediale.

vado a leggere la poesia (proverò a fare del mio meglio, ma...)
A frappè. Di fragole, eh!

per me una granità al caffè, se mai è possibile, ora che i siculi son arrivati

Ho notato una cosa, non so voi: ci sono pagine che sono così "piene" che resta ben poco da dire sulla forma, solamente meditare sul contenuto.
Questa vi appartiene.

Al caffè a quest'ora? E poi non mi dormi!
Io certe volte mi vorrei dormire.
Ma dormire dormendo, o dormire per dire?
No... cioè non lo so. Certe volte, però, mi vorrei dormire.

Vorrei dormire anche io, Gibbì, ma se vado a letto mi votu e mi rivotu suspirannu, che sarà???

Gibbì ha scritto:

Dunque ho letto. Parto dall'unico appunto, così poi chiudo in bellezza: l'io narrante l'avrei coinvolto prima nell'azione. L'introduzione lascia pensare a un narratore tutto sommato esterno: da quando il professore invita Mimmo a sedersi, invece, il racconto decolla e va dove deve.
Scritto bene, corretto, molto descrittivo ma asciutto. E' pervaso da una tristezza costante che poi trova il consono, inevitabile epilogo.
Promossa pdg

E' un buon consiglio. Da "provare". Certo darebbe una certa continuità, non creerebbe la "frattura" che invece c'è fra prima e seconda parte. Non so, sinceramente, se "funzionerebbe" di più. Forse stilisticamente sì, ma la "sollecitazione" del lettore, quella sarebbe la stessa?

Daniela Micheli ha scritto:

Ho notato una cosa, non so voi: ci sono pagine che sono così "piene" che resta ben poco da dire sulla forma, solamente meditare sul contenuto.
Questa vi appartiene.

Ooooommmmmm (medito)
ma tu, daniela, l'avresti avvelenato (o comunque eutanasiato) il Prof?

Daniela Micheli ha scritto:

Ho notato una cosa, non so voi: ci sono pagine che sono così "piene" che resta ben poco da dire sulla forma, solamente meditare sul contenuto.
Questa vi appartiene.

E' vero, qui scrive veramente gente che sa scrivere...

Pdg, che intendi con sollecitazione del lettore?