LA PERFEZIONE SI SA NON E' DI QUESTO MONDO - MAMMOLINA

La Mar ha scritto:

buongiorno!!!

evvivaaa riecccottiiiii !! bacciiiiiiii

La penna del giorno ha scritto:

sorcio ha scritto:

Pezzo difficilissimo nell'intento, non so dove voglia arrivare.
Io mi perdo nel finale, il fatto che l'amica ritorni la prenda per mano, forse si offra ( come dice goccia ) nelle gambe e negli occhi azzurri, non riesco a collegarla con la perfezione, di cosa?
Allora ritorno e rileggo.
Quale di quelle sei tu?
Tutte e due, mi dico, alla terza volta che rileggo. E questa mi sembra molto di più una seduta di analisi. Forse sta qua la sensazione di Penna e anche la mia ti dico con sincerita', dopo la prima lettura, eppure centra, centra tantissimo con la scuola questo pezzo, non si puo' dire il contrario, ma la mia prima impressione era quella, che non centrasse nulla.
Quarto tentativo, tempo scaduto.
Non posso cercare di capire, che gioco è?
C'e tutto eppure non c'e' nulla, comincia e si ferma sempre prima di ogni cosa, si ferma prima dell'amicizia, prima dell'invidia, prima della rabbia, prima della vendetta, prima del pentimento.
E' tutto cominciato senza finire, lascia questo, che debba finire per trovare tutte quante le risposte per giustificare la perfezione che altrimenti non sembra niente. Mi sembra riduttivo e non credo che tu voglia dire che il bello si perfeziona con l brutto la ragione con l'irruenza Livia con Simona.
Non ci ho capito una mazza, ecco PDG, ecco la verita', non mi puoi spiegare cosa intendi per perfezione?

rispondo con ordine ..
1.la perfezione è riferita a quella dell'umana natura. è un piccolo episodio rapportato alla natura umana. un dire che intenderebbe.. sarebbe più facile vivere semplicemnete perchè non lo facciamo.
2. non sono nessuno dei personaggi, questo è il mio primo racconto in cui mi discosto da me stesso, e sono orgoglioso di me, perchè uscire fuori da se stessi è quanto di più difficile esista, almeno per me .. certo alcuni riferimenti li ho presi, la caccola ad esempio, due capodanni fa al mio tavolo c'era una "gradevole presenza", troppo per i miei gusti che ostentava l'opulenza del suo essere in maniera eccessiva, provai ad immaginarmela con una caccola pendente, e la visione "celestiale" perse ancor più ogni attrattiva. ho sempre ritenuto che la mia scrittura mancasse di tessuto narrativo, di corposità. beh qui .. modestamente ce l'ho!
3. questo racconto forse l'ho immaginato in una stesura più lunga, ma non so se andrà avanti. nella scrittura cerco di creare una simmetria fra i temi, che vada a riprodursi e a percorrersi anche in una struttura inversa. la scuola c'entra? non lo so, avviene tutto all'università. per me l'università è stata la scuola più complessa ed approfondita (come studio mi riferisco) di qualunque scuola, la ritengo la vera scuola. (perdonami goccia, ma le scuole sono delle grandi fregature, elementari, medie e liceo, sono un terno a lotto .. se hai buoni insegnanti vinci, altrimenti non fai nulla .. e poi se qualcuno mi spiega perchè lasciano insegnare dei cattivi professori .. mi fa una cortesia personale .. )
4. Romeo, tu vedi sempre oltre nella scrittura, percepisci, io so qui cosa ti sfugge, non cogli l'altro che c'è da dire, forse perchè qui .. non c'è ..
5. cos'è la perfezione? la immagino come uno stato di grazia a cui l'umana natura dovrebbe cercare di tendere. ma noi siamo sciocci, viviamo delle insane gherminelle che la nostra mente crea. e qui ci sono tutte o quasi ..


ho dimenticato qualcosa?

Si, hai dimenticato questo:

VADOOOOO!!!
Ciao bella gente, a dopo!

rubinia ha scritto:

VADOOOOO!!!
Ciao bella gente, a dopo!

a dopo!

nemmeno una virgola PDG
grazie davvero.

sono felice per la tua prima volta, che per me non e' ancora arrivata, e perdona i miei dubbi.

Grazie e ciao

sorcio ha scritto:

nemmeno una virgola PDG
grazie davvero.

sono felice per la tua prima volta, che per me non e' ancora arrivata, e perdona i miei dubbi.

Grazie e ciao

grazie a te Romeo, quanto alla tua scrittura io direi che è ottima!

Diego, ora, è In.
Arriva subito...

Pecoranera ha scritto:

Diego, ora, è In.
Arriva subito...

ben arrivato diego!!! aspetto un commento spietato! tornerò fra una mezz'ora a leggerti con piacere! attenzione però! faccio un commento al commento ..

Eccomi.
Allora, l'ho letto e riletto e riletto e riletto perchè da commentare è difficile se proprio lo vuoi commentare bene.
Innanzi tutto la forma, curatissima, davvero invidiabile nella ricerca dei termini e delle espressioni.
Questo lo si nota da subito.
La pdg in fatto di tecnica non ha nulla da temere.

La musica, bella ma anche Morricone non sarebbe stato male con il buono il brutto e il cattivo, perchè questo poteva essere il sottotitolo: la buona , la brutta, e il cattivo.

Personaggi e racconto che ho trovato per molti aspetti simile a Dickens, non nella storia ma nella struttura.
I personaggi sono chiusi nei loro schemi, il buono( e bello) è dannatamente buono e bello,alla brutta le manca solo di saldarle addosso un maniglione e ci fai un vaso da notte ed il cattivo è perfetto.
Sebbene quest'ultimo sia un personaggio a tutto tondo che leggermente si discosta dai co-antagonisti dickensiani in quanto ha anche qualche cosa da temere, ( una moglie).
Ma anche la struttura della novella è dickensiana, la protagonista è travolta dagli eventi o dalla sua stupidità, chiusa appunto nella sua rigida struttura formale e non vuole e non desidera altro che quello che vede con il suo paraocchi davanti e come in dickens alla fine non viene salvata ( la risoluzione della tensione) dai suoi sforzi ( come un qualunque eroe moderno) ma da un fenomeno esterno ( e chiamare fenomeno la stragnocca bellerrima- braverrima- buonerrima è un eufemismo).
Tanto che il titolo alla fine può sembrare un po' fuorviante: la perfezione esiste già: si chiama Livia, insieme all'altra diventano una quasi perfezione, ma a patto che Simona la smetta di agitarsi e lasci fare alla sua amicherrima.
Tanto è che la protagonista diventa antagonista (non in agonismo) e l'antagonista diventa protagonista indiscussa e reginetta del ballo.
Poi ci sono anche tante morali dentro, ma alla fine l'unica che mi interessa è che se ti vuoi bene il mondo è più bello e la stessa giornata che a quello di fianco a te pare brutta a te sembra una meraviglia perchè noi, comunque, prima di ogni altra cosa, siamo sempre in compagnia dei nostri pensieri e di noi stessi.

Un mio amico ora direbbe: amen.

Amen.

Diego

Pecoranera ha scritto:

Eccomi.
Allora, l'ho letto e riletto e riletto e riletto perchè da commentare è difficile se proprio lo vuoi commentare bene.
Innanzi tutto la forma, curatissima, davvero invidiabile nella ricerca dei termini e delle espressioni.
Questo lo si nota da subito.
La pdg in fatto di tecnica non ha nulla da temere.

La musica, bella ma anche Morricone non sarebbe stato male con il buono il brutto e il cattivo, perchè questo poteva essere il sottotitolo: la buona , la brutta, e il cattivo.

Personaggi e racconto che ho trovato per molti aspetti simile a Dickens, non nella storia ma nella struttura.
I personaggi sono chiusi nei loro schemi, il buono( e bello) è dannatamente buono e bello,alla brutta le manca solo di saldarle addosso un maniglione e ci fai un vaso da notte ed il cattivo è perfetto.
Sebbene quest'ultimo sia un personaggio a tutto tondo che leggermente si discosta dai co-antagonisti dickensiani in quanto ha anche qualche cosa da temere, ( una moglie).
Ma anche la struttura della novella è dickensiana, la protagonista è travolta dagli eventi o dalla sua stupidità, chiusa appunto nella sua rigida struttura formale e non vuole e non desidera altro che quello che vede con il suo paraocchi davanti e come in dickens alla fine non viene salvata ( la risoluzione della tensione) dai suoi sforzi ( come un qualunque eroe moderno) ma da un fenomeno esterno ( e chiamare fenomeno la stragnocca bellerrima- braverrima- buonerrima è un eufemismo).
Tanto che il titolo alla fine può sembrare un po' fuorviante: la perfezione esiste già: si chiama Livia, insieme all'altra diventano una quasi perfezione, ma a patto che Simona la smetta di agitarsi e lasci fare alla sua amicherrima.
Tanto è che la protagonista diventa antagonista (non in agonismo) e l'antagonista diventa protagonista indiscussa e reginetta del ballo.
Poi ci sono anche tante morali dentro, ma alla fine l'unica che mi interessa è che se ti vuoi bene il mondo è più bello e la stessa giornata che a quello di fianco a te pare brutta a te sembra una meraviglia perchè noi, comunque, prima di ogni altra cosa, siamo sempre in compagnia dei nostri pensieri e di noi stessi.

Un mio amico ora direbbe: amen.

Amen.

Diego

innanzi tutto Diego ti ringrazio!!!

La pdg in fatto di tecnica non ha nulla da temere.
questo rafforza oggi il mio ego prepotentemente!!

la musica è stata una piacevole sorpresa anche per me, ma concordo anche con il tuo suggerimento!!

non avevo pensato alla struttura telenovela di dickens! ho curato l'incastonatura, ma a lui non avevo pensato, ovrò rileggermelo prima o poi!
il resto hai ragione, sono una serie di morali che si rincorrono.

concludo che mi ha fatto davvero piacere commentare il tuo commento! pdG

per te chi era la protagonista? Quella vera.

Mica facile essere buone quando si è brutte...
Mica facile essere belle e anche buone...
Mica facile essere sempre all'altezza della situazione...
Vedi? Anche qui ognuno fa quello che cavolo gli pare, senza rispettare il copione...
Capito?

Pecoranera ha scritto:

per te chi era la protagonista? Quella vera.

per me?

rubinia ha scritto:

Mica facile essere buone quando si è brutte...
Mica facile essere belle e anche buone...
Mica facile essere sempre all'altezza della situazione...
Vedi? Anche qui ognuno fa quello che cavolo gli pare, senza rispettare il copione...
Capito?

capito ... ti ho.

rubinia ha scritto:

Mica facile essere buone quando si è brutte...
Mica facile essere belle e anche buone...
Mica facile essere sempre all'altezza della situazione...
Vedi? Anche qui ognuno fa quello che cavolo gli pare, senza rispettare il copione...
Capito?

Alla fine tutto è facile o difficile, prendi l'essere noi stessi: è facile o difficile? E quando provi ad essere te stessa lo sei davvero o sei solo una che si imita?

E quando provi ad essere te stessa lo sei davvero o sei solo una che si imita?
una bella domanda.

Orwell dice " nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario" .. io sono quella/o.

Pecoranera ha scritto:

rubinia ha scritto:

Mica facile essere buone quando si è brutte...
Mica facile essere belle e anche buone...
Mica facile essere sempre all'altezza della situazione...
Vedi? Anche qui ognuno fa quello che cavolo gli pare, senza rispettare il copione...
Capito?

Alla fine tutto è facile o difficile, prendi l'essere noi stessi: è facile o difficile? E quando provi ad essere te stessa lo sei davvero o sei solo una che si imita?

Essere se stessi con se stessi è facile, essere se stessi con gli altri non sempre è facile:quando non lo è, imiti ciò che gli altri vogliono tu sia, ma se tu hai imparato chi sei lo sai sempre chi sei(come andare in bicicletta),per il resto:the show must go on!

La penna del giorno ha scritto:

Pecoranera ha scritto:

per te chi era la protagonista? Quella vera.

per me?

Ovviamente sì, per te.
Chi è la protagonista e chi l'antagonista.
Ce n'è una o consideri il tessuto un tutt'uno?

rubinia ha scritto:

Pecoranera ha scritto:

rubinia ha scritto:

Mica facile essere buone quando si è brutte...
Mica facile essere belle e anche buone...
Mica facile essere sempre all'altezza della situazione...
Vedi? Anche qui ognuno fa quello che cavolo gli pare, senza rispettare il copione...
Capito?

Alla fine tutto è facile o difficile, prendi l'essere noi stessi: è facile o difficile? E quando provi ad essere te stessa lo sei davvero o sei solo una che si imita?

Essere se stessi con se stessi è facile, essere se stessi con gli altri non sempre è facile:quando non lo è, imiti ciò che gli altri vogliono tu sia, ma se tu hai imparato chi sei lo sai sempre chi sei(come andare in bicicletta),per il resto:the show must go on!

Anche con se stessi essere se stessi è difficile solo che non hai feedback e quindi lo noti meno!

Ruby, essere se stessi non è facile, il mondo è pieno di persone incapaci di esserlo, ma per fortuna ce ne sono di persone "sane".

Pecoranera ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

Pecoranera ha scritto:

per te chi era la protagonista? Quella vera.

per me?

Ovviamente sì, per te.
Chi è la protagonista e chi l'antagonista.
Ce n'è una o consideri il tessuto un tutt'uno?

entrambe sono insieme, io non le ho sentite scisse. sono simmetriche, si compensano. la stessa imparzialità della mia descrizione ha voluto porle su uno stesso livello. ho giocato intercambiando i ruoli fra protagonista ed antagonista, ma è alla fine che le loro figure si ricongiungono svelando nell'unità un tutt'uno .. almeno, spero di esserci riuscito a renderle così .. tu chi vedi come preponderante?

Essere se stessi con se stessi non è difficile, piuttosto faticoso perchè devi sempre tenere ben presente chi sei, cosa vuoi, cosa fai perchè tanto è inutile che fingi, il te stesso sa esattamente cosa penserai nel momento stesso in cui l'hai pensato te stesso. E' demoralizzante, ogni tanto vorrei scappare da 'sta me stessa rompipalle(parlo per me eh?).

La penna del giorno ha scritto:

Ruby, essere se stessi non è facile, il mondo è pieno di persone incapaci di esserlo, ma per fortuna ce ne sono di persone "sane".

Bella, PdG!

rubinia ha scritto:

Essere se stessi con se stessi non è difficile, piuttosto faticoso perchè devi sempre tenere ben presente chi sei, cosa vuoi, cosa fai perchè tanto è inutile che fingi, il te stesso sa esattamente cosa penserai nel momento stesso in cui l'hai pensato te stesso. E' demoralizzante, ogni tanto vorrei scappare da 'sta me stessa rompipalle(parlo per me eh?).

per chi è se stesso non è difficile, ma per chi non ci è mai riuscito e per chi lo circonda è un dramma, t'assicuro ne ho viste di anime "perse" ...

rubinia ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

Ruby, essere se stessi non è facile, il mondo è pieno di persone incapaci di esserlo, ma per fortuna ce ne sono di persone "sane".

Bella, PdG!

ok, mi hai letto dopo che ti avevo ri-risposto!