PROF, RICORDA I NOSTRI LUNEDI'? - ALMITRA NEWTON

Grazie Nuccina: tu grande Donna, lo so!
Buona notte e

E poiché ritengo che ormai, a quest'ora, non verrà più nessuno, mi accingo a salutare TUTTI, ma proprio TUTTI.
Anche quelli che mi hanno confuso le idee, tanto che mi sono dimenticato che la PdG ero io e... mi sono dato la buonanotte da solo! (però ho corretto, perché mi sono vergognato di essere già tanto "fuori" di testa!)
Ringrazio Dani, anche se non è potuta passare di qui.
Forse mi commenterà domani o quando potrà.
A chi ha voluto lasciare il proprio pensiero, dico GRAZIE; a chi non è potuto venire, dico: sarà per un'altra volta.
Vi abbraccio tutti virtualmente e vi auguro un bellissimo mercoledì.
PdG



Ed ora ascolto ancora per un po' la "mia" bellissima musica.

buonasera piddigì,
purtroppo non sono potuta arrivare prima ma tengo a dirti la mia…

C'è la scuola da dentro, qui,
e non solo.

Dalla forma che hai scelto, il dialogo che, come tutti i dialoghi, mette in gioco voci diverse, sebbene una -come giustamente dici- corale, mi arrivano varie cose: sicuramente il ricordo ma anche uno spaccato di un’epoca, con degli adulti descritti nella loro mentalità e, soprattutto, dell’effetto che il loro pensiero ha sui ragazzi.
Le voci procedono parallele ma tutte tendono e convergono verso ciò che il cuore di chi ha avuto la fortuna di vivere esperienze del genere dalla cattedra o dal banco chiamerebbe semplicemente “scuola”, perché è così che così dovrebbe essere.

L’esperienza mi dice che dalla cattedra (anche da quelle giù dal piedistallo) non è facile che tutto scorra liscio come l’olio, perciò se di autobiografia si tratta aggiungo le mie congratulazioni ai complimenti come Piddigì.



buonanotte

nico

Buongiorno PDG di ieri.
Come promesso arrivo, tardi ma arrivo a dire la mia anche se già tutto e di più hanno detto. Questa tornata sulla scuola ha fino ad ora avuto sviluppi diversissimi l'uno dall'altro, ma questo è la prima che leggo come pagina di diario di un prof che c'era, c'era proprio dentro anima e cuore nella II^F del paesino popoloso della bassa padana (a fine tornata mi dirai dove, PDG?), mi sarebbe piaciuto avere una prof così, che da episodi di vita quotidiani, dai quali sempre imparare, ne fa davvero occasione per impartire lezioni di vita.
Come nei tuoi ricordi l'incontro con la II^F resterà un ricordo speciale, credo che anche i tuoi insegnamenti resteranno per loro un ricordo sempre vivido negli uomini e donne che sono ora.
La tua narrativa è pacata, scorre dolce, come la penna che la scrive.
Grazie, PDG di ieri.
Daniela

La penna del giorno ha scritto:

Grazie G&F,
grazie per aver letto e per aver impiegato parte del tuo tempo a pensare chi io potrei essere...
Intanto ti posso assicurare che sono la PdG di oggi, poi... il resto si vedrà;
soprattutto se avrai tempo di ritornare e chiacchierare un poco con me medesimo... qualcosa, forse, scaturirà... chissà...

Ed eccomi qua, secoli dopo, a rileggere la tua pagina.
Ma si sa, l'uomo è simile alla bestia, e la soma ha da portà!
Tu forse non lo sai, ma io non sono un grande tecnico della scrittura, non capisco molto di "ossatura" del racconto o meccanismi acchiappa-lettore per schiavizzarlo alla lettura fino alla fine della pagina (un po' come quegli intelocutori che nel discorrere richiamano sempre l'attenzione del malcapitato ascoltatore dandogli dei colpetti sul braccio o la spalla, anche quando quello li sta fissando con-vinto negli occhi, hai presente?).
Quindi in queste mie quattro scarne righe dirò soltanto dell'impressione di serenità che si trae dalla lettura della tua pagina.
Si capisce, per esempio, che tu (e non prenderla come un'allusione all'età!) appartieni ad una razza di docentus premodernis odierinis, ormai estinta da anni.
Questi insegnanti delle ere passate praticavano ancora l'insegnamento in forza di un instinto didattico fortissimo, un istinto che ormai è andato ad affievolirsi negli ultimi esemplari.
Se ne trovano ancora - rarissimi - in qualche paese sotto sviluppato, ma difficilissimi da avvistare.
Ma volendo fare un accenno proprio anche alla scrittura, dal mio punto di vista di lettore posso assicurarti che la pagina è legibilissima, proprio perchè, appunto, ne esce la sensazione che quell'insegnante non lavorava solo per dovere, ma cercava invece con passione di far crescere una nuova generazione.
Mah, altri valori...! Lasciamo perde'! Tutti ne parliamo blandamente al giorno d'oggi e poi, ma nessuno è convinto ormai di dovercisi attenere attenere veramente.
Comunque, per farla breve - colpetto di dito sul braccio - del tuo brano penso questo.
Delle due l'una.
O tu sei bravissima a usare le parole per manifestare un sentimento virtuale, oppure le tue parole, senza che tu lo voglia più di tanto, tradiscono la forte passione che per anni ti ha spronato a cercare di dare ai tuoi allievi gli strumenti più adatti possibili per affrontare la vita da adulti.
Io scelgo la seconda ipotesi.
Brano approved!!! Bravo/a PDG

Ringrazio tutti, anche, e soprattutto, chi è passato finita la giornata, e non ho potuto ringraziare come PdG.
Ringrazio per le belle cose che mi sono state dette e anche per quelle che non mi sono state dette (per gentilezza?).
Naturalmente è una pagina vera: un giorno, non tanti anni fa, incontrai sul bus alcuni di quei ragazzi, venuti in città per non so quale occasione.
Mi riconobbero loro: "Prof! Non è cambiata in tutti questi anni!" un bellissimo complimento! Loro sì, erano cambiati: uomini e donne, ormai! E ricordammo così: "Prof, ricorda i nostri lunedì?" e scesero alla mia fermata, per poter continuare a ricordare assieme.
Fu un incontro bellissimo, perché seppi che ciò che avevo seminato, anche in piccola parte aveva dato i suoi frutti!
E ancora grazie a tutti voi...
Al.