PROF, RICORDA I NOSTRI LUNEDI'? - ALMITRA NEWTON

Penna Libera ha scritto:

vado a leggere... Comincia a sorridre.

Pen Na: dove sei? Hai letto la mia paginetta "Sillogismi di vita"? Che ne dici dell'editing?

Scusami, PdG se approfitto della tua pagina per inseguire Pen Na... da un po' di tempo mi trascura

Almitra Newton ha scritto:

Penna Libera ha scritto:

vado a leggere... Comincia a sorridre.

Pen Na: dove sei? Hai letto la mia paginetta "Sillogismi di vita"? Che ne dici dell'editing?

Scusami, PdG se approfitto della tua pagina per inseguire Pen Na... da un po' di tempo mi trascura

Ma prego, cara Al: fa' pure come fossi a casa tua (in fondo la mia - di oggi - casa, è la vostra casa tutti i giorni).
Vuoi favorire qualcosa, mentre aspetti Pier Penna, quel discolaccio?

qualche salatino dev'essere rimasto: è passata così poca gente, oggi... Tutti indaffarati...
Mi sento un po' solo a reggere le sorti della giornata così, mentre ognuno ha da fare i fatti propri e non ha tempo.

Per la verità, Pier Penna lo aspetto pure io: mi deve dire qual è il verbo che lo ha traumatizzato... Ma ho come l'impressione che abbia fatto come qualcuno di quei 18 alunni: ha lanciato il sasso e poi ha nascosto la mano!
non si fa così...

c'e' solo un verbo in questo pezzo
e pezzo pare sia il termine più appropriato per definire questo brano.

pdg ho riletto il tuo racconto.
Ho sorriso della giornata di educazione sessuale.
Ricordo che anche ai miei tempi certe cose erano tabù.Forse si pensava
che crescere nell'ignoranza potesse essere indice di innocenza.
Il problema fu alla scuola media, il primo anno eravamo tutte femmine , ma il secondo anno fecero classe miste e si parlo di corpo umano.
Ricordo lo sghignazzamento a destra e a manca di tutti che sorridevano nascondendo la faccia dietro i bordi del banco.
Quella era l'età in cui avremmo voluto sapere molto, ma quelli piu giovani di qualche mese chiedevamo ai piu grandi che si mostravano esperti delle cose della vita.
Io seppi che il mio corpo sarebbe cambiato da una mia compagna di classe
e parlarne con mia madre fu una vera e propria tragedia.
La scuola non ci aveva preparato e neanche la famiglia.
Avrei voluto una maestra come te.

prendo un salatino pdg.Si puo?

La penna del giorno ha scritto:

Pecoranera ha scritto:

Ciao pdg Diego è stupito del tuo racconto!
Sai cosa mi è sembrato?
Mi è sembrato che me lo leggesse quella bellissima voce fuori campo che commentava i film di Don Camillo, la ricordi? Anche loro ambientati nella "bassa" della Pianura Padana.
Sai quel tono caldo e ragionevole che ti coccola mentre ti dice le cose.
Fare il proprio lavoro bene non è da tutti, nel campo scolastico poi spesso gli insegnanti sono inadeguati, così come inadeguati i loro compensi.
Tutto il sistema è sbagliato, inutile cercare colpe.
Ma c'è chi cerca di fare bene il proprio lavoro e lo fa con il cuore e allora tutto si dipana al meglio.
E' un gran bel racconto che si distingue per lo stile e per l'eleganza. I migliori complimenti pdg.

Diego

Salve, Diego: bentornato!

Se ricordo la voce narrante dei film di Don Camillo?
Eccome! Ed è un bellissimo accostamento, un vero regalo.

Rimango sempre stupito (eppure dovrei saperlo che funziona così) di come ognuno veda, scovi, rilevi, nei vari scritti, aspetti sempre diversi e, tutti insieme, probabilmente, danno il vero significato allo scritto stesso.

Qualcuno ha citato, qualche giorno fa (non ricordo chi e a proposito di quale scritto), che in questo modo [cioè con questi commenti così sinceri, spassionati e, soprattutto, differenti] si ha un esame dei testi completo, che ricorda la tecnica del film di Akira Kurosawa: Rashomoon (non ricordo se il titolo si scrive così).
Io concordo e, chi lo conosce, capisce che è proprio vero.

Per ora grazie a tutti quelli che sono passati, hanno letto e hanno scritto...


PdG

Grazie a te PdG per averci regalato tanta dolcezza e saggezza ( che a questo scimmione a volte...)

Diego

sorcio ha scritto:

c'e' solo un verbo in questo pezzo
e pezzo pare sia il termine più appropriato per definire questo brano.

Anche tu, Romeo, mi tieni sulle spine?

Nuccina ha scritto:

prendo un salatino pdg.Si puo?

Ma certo che si può... li avevo fatti mandare per chi fosse passato a leggere, qui nella casa delle Penne del Giorno...
Intanto chiacchieriamo di come sono cambiati i tempi?

Chissà se Sorcio è andato a portare a spasso il cagnolino, o a svolgere qualche altra incombenza familiar - domestica...

Ma voi che siete qui, che ne dite della musica e dell'immagine di apertura?

Non sono stupende entrambe?

Io l'ho detto stamattina ma posso ripeterlo stasera: bellissime!

eh si...le cose cambiano anche nel giro di un giorno mia cara penna del giorno.

certe aperture mentaili credo siano ancora utopia, ma non solo nell'ambito della scuola.
Sono appena ritornata da un consiglio di classe di una 5 classe liceale per approvare il documento di presentazione della classe agli esami.
questa volta non ce l'ho fatta a non scontrarmi con il preside.

è dura! davvero dura.
ma in quanto genitore rappresentante sono stata piu libera di parlare persino rispetto agli insegnanti, ho visto che li ha zittiti per troppe volte e tutte le volte ho preso la parola.
Una specie di braccio di ferro.

solo che alla fine ne sono uscita avvilita, un preside che parla ancora di minacce di 2 e non di progettualita dei ragazzi, di discorsi sensati alla fine di un ciclo scolastico, ecco questo mi ha lasciato l'amaro in bocca.

ecco stiamo chiaccherando pdg.

Ruby oggi l'avatar che mi hai consigliato( questa bellissima corsara)mi sarebbe stato necessario a scuola.

Perchè tu pensi di essere qualcos'altro?

Ma quale spine PDG
e non dirmi che non sai con quale verbo hai scritto il tuo racconto.
anzi
pezzo.

Carissima Nuccina: mi duole dirlo, non vorrei offendere qualcuno, generalizzando, ma quella dei presidi è una strana categoria. Spesso non sono né pesce né carne, come suol dirsi; hanno la mania di comandare a bacchetta gl insegnanti (perché sanno di poterlo fare) e poi, magari, si lasciano mettere i piedi in gola da qualche personaggio che vale la metà dell'ultimo insegnante della loro scuola. (qui parla la mia esperienza personale. Ma non è questa la sede...)

Lì da te, che tempo fa?

sorcio ha scritto:

Ma quale spine PDG
e non dirmi che non sai con quale verbo hai scritto il tuo racconto.
anzi
pezzo.

Carissimo Romeo: l'unico verbo che è risuonato per tutto il tempo in tutti i miei pezzi, dal primo all'ultimo, è stato il verbo AMARE...

Ma non credo...

E a me,PdG, a me niente?

Madame Rubi... è tornata Madame Rubi: quale piacere rivederla, cara... trascorso un buon pomeriggio?

Molto buono,grazie. Ma anche lei graziosa PdG pare aver piacevolmente trascorso le ore, che qui mi avvedo esserci stato grande apprezzamento per la di vostra scrittura. Ne sono lieta e sono certa che lei lo sia ancor di più!

sorcio ha scritto:

Ma quale spine PDG
e non dirmi che non sai con quale verbo hai scritto il tuo racconto.
anzi
pezzo.

Sorcio se non erro il riferimento al " pezzo" è a me.
Definire un brano " bellissimo pezzo" non è degradante dalle mie parti.
Forse è un termine giornalistico o forse mio personale ma intendo precisare che il termine è stato usato
in buona fede.

C'è persino uno scrittore che ha scrito un libro: pezzi di prosa.

Non intendevo offendere nessuno, se l'ho fatto non era mia intenzione, siccome sorcio mi pare che l'ha sottolineato piu volte, ti ho chiarito la cosa pdg.

rubinia ha scritto:

Molto buono,grazie. Ma anche lei graziosa PdG pare aver piacevolmente trascorso le ore, che qui mi avvedo esserci stato grande apprezzamento per la di vostra scrittura. Ne sono lieta e sono certa che lei lo sia ancor di più!

Piacevolmente... beh, insomma, piacevolmente... mancava lei, Madame Rubi, con la sua simpatia prorompente, a tener desta l'atmosfera.
Non nascondo che, per qualche attimo (e forse più di qualche attimo), si è rischiato ...
Nemmeno il caffè, le bibite, i pasticcini e le tartine, son serviti ad attirare gente, ahimé

La penna del giorno ha scritto:

Carissima Nuccina: mi duole dirlo, non vorrei offendere qualcuno, generalizzando, ma quella dei presidi è una strana categoria. Spesso non sono né pesce né carne, come suol dirsi; hanno la mania di comandare a bacchetta gl insegnanti (perché sanno di poterlo fare) e poi, magari, si lasciano mettere i piedi in gola da qualche personaggio che vale la metà dell'ultimo insegnante della loro scuola. (qui parla la mia esperienza personale. Ma non è questa la sede...)

Lì da te, che tempo fa?

ha piovuto tutto il giorno pdg. Fortunatamente per questioni che non sto qui a dire, sono rimasta rilegata in una stanza, tranne il salto a scuola, ma tanto era un'altra stanza...

Credo che il suo brano abbia dato da pensare cara la mia PdG!

Nuccina ha scritto:

sorcio ha scritto:

Ma quale spine PDG
e non dirmi che non sai con quale verbo hai scritto il tuo racconto.
anzi
pezzo.

Sorcio se non erro il riferimento al " pezzo" è a me.
Definire un brano " bellissimo pezzo" non è degradante dalle mie parti.
Forse è un termine giornalistico o forse mio personale ma intendo precisare che il termine è stato usato
in buona fede.

C'è persino uno scrittore che ha scrito un libro: pezzi di prosa.

Non intendevo offendere nessuno, se l'ho fatto non era mia intenzione, siccome sorcio mi pare che l'ha sottolineato piu volte, ti ho chiarito la cosa pdg.

Chiedo venia: non avevo capito il sottotesto del messaggio di Sorcio

In effetti "pezzo" si dice anche di un articolo di giornale, un po' speciale; o no?
Ecco perché non avevo "raccolto".
Ragazzi, ragazzi: non si fa così proprio ora che si stava trovando un po' di pace...
Mi è oscura invece la faccenda del verbo:
Pennalibera mi ha parlato di un verbo (nel suo secondo intervento) che lo avrebbe choccato, ma non ha voluto dirmi quale.
Chi mi da una mano a risolvere l'enigma del verbo?
Lei, Donna Rubi, ne sa qualcosa? (so che è abbastanza "vicina" a Pier Penna )

Io niente so! E se c'ero dormivo!