IL VARCO - PENNA LIBERA

Noct, quando ti porterò fuori a cena ti chiemerò NOCT, ogni due minuti...

Sono già emossionata all'idea

Speravo fossi... sì, insomma... un'altra cosa.

Pier, semo

Goccia l'idea è stata quasi immediata, poi ho scritto quasi di getto e alla fine ho tagliato, tagliato, tagliato. Se avessi continuato, non sarebbe rimasto nulla. E forse era meglio?
Comunque la domanda aveva una ragione di apprezzamento o di critica?

Una volta lessi di Penna una cosa riguardo alla costruzione di un brano, che mi resto' impressa. Da quella volta, rileggo sempre quello che scrivo, e tagli taglio taglio, mi resta sempre meno, scrivo pochissimo adesso, credo che sia un'ottima domanda quella di goccia, per valutare sia l'apprezzamento che la critica

Però non su tutte le pagine si può fare questa operazione.
Io ho rinunciato alla prima idea per Sophia, ripiegando (!!!) su altro, perchè il rispettarne pù o meno il limite di battute avrebbe svilito il senso della pagina. Poi che io sono prolissa si sa

Prolissa nel senso, credo, che non riesco a non collocare con descrizioni ambientali, le pagine che ho in testa. Prima le devo vedere in un contesto, descriverlo come lo vedo in me. In questa pagina, ad esempio, avrei immaginato l'ambiente ove Sophia supera il varco, avrei parlato di ampi divani viola e lampadari con luci colorate, tante candele profumate intorno...
Mi sono capita?

Goccia, scrivere è spesso catartico, quasi un'esigenza. Ma bisogna divertirsi. Però a ben vedere, chi scrive è un artigiano.
Il tempo di scrivere una pagina spesso è minimo. Il tempo per sistemarla invece è lunghissimo. Personalmente spesso me la tolgo davanti perchè la odio. Solo così di una pagina resta l'essenza ( e a volte fa schifo uguale).

PDG: tes!
(traduzione a pag.777 di televideo: taci)
ehehehheheh

Vedi Noct, io non sono brava a scrivere, ma ho imparato a leggere. Ho capito che certi testi funzionano di più, più per le cose NON dette che per quelle dette. Per questo mi ripeto che se non scrivo è meglio. Almeno non rischio di scrivere cavolate prolisse dove credo di essere un genio e invece sono solo pesante come un uscio.

Ora vado a dare la pappa a qualcuno. A dopo.

esatto PDG taci sullo schifo, e lasciami pensare che a te' piace, come a me, altrimenti che cosa l'hai mandata a fare, o sei Penna che ha le scadenze IVA ILOR ICI INPS INAIL .

Eccomi qui. Chi mi vuole? ho appena attraversato il varco... e sono tornato.. ( alla faccia di pdg)
Di sotto c'è un bel mondo. Sorcio vieni con me a fare un giro? :acontent:

La penna del giorno ha scritto:

Vedi Noct, io non sono brava a scrivere, ma ho imparato a leggere. Ho capito che certi testi funzionano di più, più per le cose NON dette che per quelle dette. Per questo mi ripeto che se non scrivo è meglio. Almeno non rischio di scrivere cavolate prolisse dove credo di essere un genio e invece sono solo pesante come un uscio.

Io so solamente una cosa: che ci sono testi sui quali sputo sangue (in senso virtuale) e che alla fine amo molto, perchè c'è molto di me e nessuno li considera; dall'altra parte ci sono dei divertissement che nascono così, in due e due quattro e che sono invece molto apprezzati....

E' vero NOC, la bellezza di un testo è tutta negli occhi di chi legge. Chi scrive non è un buon giudice. Mai Solitamente capita anche a me. Se piace a me, non piace a nessuno.

noc, e cos'e' quella cosa che ce li fa scrivere entrambi?
o leggere entrambi?


Penna............

Non lo so.
E' il sapere che qualcuno ti legge.
A prescindere.
Non so chi ha scritto ieri (mi pare Orione21 nella sua presentazione) che non scriviamo per noi stessi ma per chi ci legge.
Ed abbiamo forse la presunzione che chi ci legge riesca ad "entrare" in quello che ha mosso la penna nello scrivere.
Non riesco a spiegarmi

Noct, ti sei spiagata meglio di un tovagliolo.

risposta carina e sincera, nemmeno io lo so
so solo che tutto quello che scrivo io lo so gia', e' gia' maturato a quel dire, se siamo qua, credo che e' per farlo sapere.
E allora e' giusto, giustissimo avere la schiettezza di Penna o di guisso ( ) ed andare oltre, solo che io non ci riesco, ca....rola

Steso al sole, bello disteso...
Grazie, Pier Penna.

Ragazzi, vi lascio un saluto. Devo assentarmi, ma torno, promesso.
Era un bel parlare.
Un bacio a chi c'è

ho letto una malinconia tra le righe della PDG
non vogliooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
venite a commentareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
avanti su

Stamattina questo testo viene snobbato. Peccato. Ha ragione Sorcio, tanto per cambiare.